Lucifer – Recensione quarta stagione

Lucifer è tornato con una quarta stagione su Netflix, riprendendo la trama esattamente dove si era interrotta la versione Fox: vi raccontiamo come sono questi nuovi episodi

recensione lucifer quarta stagione

Lo show basato sul fumetto di casa Vertigo sembrava giunto al capolinea con la cancellazione da parte di Fox dopo la terza stagione. La sommossa dei fan tramite social ha invece mobilitato il colosso Netflix che, acquistandone i diritti, si è prodigata nel produrre una quarta stagione per un totale di dieci nuovi  episodi. La storia riprende dove si era interrotta, con inalterati personaggi, scenari e meccaniche che i fan hanno imparato a conoscere ed apprezzare in questi anni.

Nella quarta stagione viene introdotto il personaggio di Eva, la moglie biblica di Adamo: la prima donna a calcare la Terra porterà scompiglio nella vita di Lucifer e degli altri personaggi. Lei che fu tentata dal diavolo nel giardino celeste, ora si ritroverà a sedurre Lucifer in uno scambio di ruoli particolarmente efficace. Nonostante questo nuovo plot e qualche altra trovata, la stagione cerca di risolvere le sottotrame in sospeso, focalizzandosi in particolare sul dilemma del protagonista, dilaniato tra il suo lato diabolico, quello angelico e il suo amore impossibile per la bella detective. Rispetto alle precedenti stagioni possiamo notare un maggior ritmo negli episodi. Ci sono più scene d’azione, anche se in alcune i personaggi risultano un po’ goffi; si ricorre più spesso agli effetti speciali, mai come in questa stagione si era visto tante volte il volto diabolico di Lucifer; si pongono questioni morali che nelle stagioni precedenti venivano semplicemente sfiorate, mentre ora vengono ben analizzate ed interiorizzate dai personaggi.

lucifer_404_unit_00530r

Certo la struttura è quella rodata del nostro protagonista, che risolvendo un caso ha un’epifania che lo aiuta in un suo problema personale, ma anche questo aspetto ora viene messo sotto la lente d’ingrandimento. I personaggi secondari acquisiscono un ruolo centrale nella storia; smarcandosi dall’etichetta di comprimari compassati, vediamo i vari Dan, Ella, Rita, Amenadiel e Maze crescere episodio dopo episodio, rubando a tratti il ruolo di protagonista al nostro diavolo preferito. Una menzione speciale va fatta per la detective Chloe Decker: il suo personaggio è forse quello che più di tutti, insieme a Lucifer, vive una vera e propria trasformazione. La nuova consapevolezza della vera identità di Lucifer porta la poliziotta ad un altalenare di emozioni ben interpretate dall’attrice Lauren German (decisamente migliorata nel trasmettere emozioni con le sue movenze ed espressioni facciali), ma forse a volte troppo marcate ed estemporanee.

Lucifer

Il peggior difetto in questa stagione probabilmente è nella prevedibilità dei casi di omicidio che si susseguono puntata dopo puntata come nella intuitiva trama generale. Ad un certo punto ci troviamo a prevedere esattamente cosa sta per accadere e come si comporteranno certi personaggi. Con dieci episodi non era facile orchestrare il tutto in maniera più complessa e meno prevedibile con un bagaglio così vasto dell’era Fox, ma ci si aspetta spesso quel quid in più che non arriva, quel colpo di scena mancato per un soffio.

Per il resto le gag sono divertenti come al solito e Lucifer fa di tutto per rendersi adorabile sia dal pubblico maschile che femminile. Momenti di riflessione si alternano sapientemente a momenti di puro divertimento e di azione per un mix che intrattiene e non annoia quasi mai. La serie è stata pensata come una conclusione dell’intero show ed in effetti anche così può essere vista considerando il finale, ma dato l’enorme successo che ha riscosso in poco tempo questa nuova versione targata Netflix, ci si aspetta una quinta stagione; gli stessi autori sembrano avere in cantiere una nuova storia, che già definiscono geniale, mentre gli attori, con Tom Ellis su tutti, strizzano l’occhio sui social, alla possibilità che Lucifer possa tornare.

In conclusione: questo nuovo-vecchio Lucifer mantiene tutte le caratteristiche che lo hanno reso celebre con un salto di qualità notevole nel ritmo ed una buona crescita dell’indagine sui personaggi.

 

 

Abbiamo parlato di:

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *