Manga, in Giappone il 2023 è stato da record

La All Japan Magazine and Book Publisher’s and Editor’s Association ha tirato le somme economiche del 2023 relative al mercato dei Manga in Giappone. Le cifre sono da capogiro: parliamone insieme.

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Che il mercato Manga potesse essere attivo e in costante crescita in Giappone, non è di certo un mistero. Parliamo del paese dove tutto ebbe inizio, la costola originale che ha generato un movimento culturale e sociale su scala mondiale che non accenna a fermarsi per nessun motivo; la conta di appassionati Manga nel mondo annovera sempre più reclute, ed è quindi interessante studiare il movimento economico del fenomeno alla matrice.

AJPEA, ente che si occupa di analisi di mercato, ha fatto qualche calcolo in merito al mercato Manga in Giappone nell’anno 2023. Le cifre, anche senza alcuna spiegazione correlata, fanno impressione: 693,7 miliardi di Yen, l’equivalente approssimativo di 4 miliardi di Euro circa. 
Primo dato interessante: c’è un incremento rispetto alle vendite del 2022, circa un 2,5%. 
Secondo dato interessante: dal 1978, primo anno di analisi per il settore Manga, non si era mai rilevato un dato elevato come quello del 2023. 

Se è quindi vero che sì, le persone continuano a leggere (in Giappone come in tutto il mondo), è altresì vero che cambiano le modalità di lettura: lo studio di AJPEA, oltre a portare in dote numeri di stampo economico, porta anche statistiche sulle modalità del consumo dei Manga. 
Come facilmente pronosticabile, l’aumento della lettura tramite smartphone e dispositivi appositi ruota attorno al 8%. 
Conseguenza naturale, diminuiscono le vendite di Manga in formato Tankobon, così come diminuiscono le vendite delle riviste specializzate. Per quanto sia un’evoluzione naturale e fisiologica, non può non destare un lieve velo di tristezza e malinconia in chi scrive, fortemente affezionato al formato cartaceo per ragioni sia sentimentali che collezionistiche.

Abbiamo una medaglia con due facce ben distinte: è un dato di fatto, si leggono molti più fumetti negli ultimi anni, ma sempre meno su carta stampata. Che il mercato sia destinato a cambiare forma e metodo di consumo, ahimè, lo sappiamo già da tempo. Auguriamo comunque all’industria di continuare a viaggiare su questi binari floridi, non soltanto in Giappone, ma in tutto il mondo.


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