Stiamo parlando di uno dei classici più belli di tutti i tempi, Walt Disney in persona lo ha definito il suo più grande successo e dopo ben 53 anni dalla sua uscita ancora fa parlare di sé: ecco a voi l’unica, inimitabile Mary Poppins!
Quante ragazze avranno pensato di avere la borsa di Mary Poppins mentre tiravano fuori merendine, fazzoletti, spazzole, caramelle, portafogli, mollette, medicine, specchietto, occhiali, telefono, acqua, trucchi, elastici, foto, limetta… e chi più ne ha, più ne metta! E quante volte con l’ombrello in preda al forte vento il timore più grande sarà stato quello di volare via come lei!
Tutti quelli che tra di noi hanno visto il film, indubbiamente più famoso del romanzo da cui è ispirato, hanno desiderato di avere una governante come Mary, anzi l’avremmo voluta proprio come Julie Andrews! Perché dobbiamo ammetterlo, la Andrews ha dato un’immagine e un carattere tutto suo al personaggio. Ha creato la Mary che tutti conosciamo e non l’ha fatto solo dietro indicazioni della regia, bensì sudandosi molte scene e dovendo interagire direttamente con quell’osso duro di Pamela Lyndon Travers, l’autrice della storia originale.
Per chi ancora non l’avesse visto, esiste un bellissimo “prequel” che, seppur in maniera un po’ romanzata, ci mostra tutto il percorso dell’autrice e del testardo Walt Disney dietro la realizzazione del film. Sto parlando di Saving Mr.Banks, film del 2013 con Tom Hanks (che interpreta Walt Disney in maniera memorabile e, a detta di chi l’ha conosciuto, anche piuttosto verosimile) ed Emma Thompson.
Gia’ nel 1938 Disney aveva chiesto i diritti per fare di Mary Poppins, romanzo pubblicato nel 1934, il primo film live-action di produzione propria, ma la scrittrice aveva risposto con un secco no. Disney, abile imprenditore dotato di un fiuto tutt’altro che umano, non accettò il rifiuto e per 20 anni non smise mai di escogitare un modo per acquisirne i diritti. Saving Mr.Banks è ambientato nel 1961, anno in cui finalmente la Travers accettò di incontrarlo e viaggiò da Londra ad Hollywood per parlare della tanto combattuta trasposizione cinematografica.
Nel film Disney si ritrova davanti una sessantenne con le idee molto chiare, che ama la sua storia ed è affezionata in maniera morbosa al suo personaggio, che pone dei limiti categorici e non è disposta ad accettare nessun compromesso.
Trascorrendo del tempo in California e negli Studios, la Travers ripercorre la sua infanzia e ci mostra come la figura di suo padre Goff e la solarità della zia Ellie abbiano posto le basi per creare i personaggi di Mr.Banks e Mary Poppins, protagonisti del suo romanzo. Essendo la storia una parziale trasposizione della sua infanzia vissuta in Australia, lasciare i propri ricordi nelle mani di uno sconosciuto, peggio ancora di un volpone come Walt Disney, non è affatto rassicurante.
I due instaurano da subito un pessimo rapporto, i loro discorsi si basano su critiche pungenti e delicate offese personali, ma nonostante questo la Travers riesce ad intuire i buoni motivi del produttore e soprattutto i molti mezzi a sua disposizione per realizzare uno dei film più noti nella storia del cinema.
Il film viene finalmente completato, ma all’anteprima Pamela non viene neanche invitata e deve addirittura chiedere il permesso a Disney per potervi assistere. Alla fine della proiezione l’autrice si lascia andare in un pianto liberatorio, perché seppur rivoluzionando il suo personaggio e non avendo la sua approvazione per alcune scene, risulta innegabile il gran bel lavoro di animazione.
E ora le curiosità:
- Dopo Mary Poppins P. Travers pubblicò una serie di romanzi: Mary Poppins ritorna (1935), Mary Poppins apre la porta (1943), Mary Poppins nel parco (1943), Mary Poppins dalla A alla Z (1962), Mary Poppins in cucina (1975), Mary Poppins in Cherry tree lane (1982) e l’ultimo, scritto all’età di 88 anni, Mary Poppins e i vicini di casa (1988).
- Il romanzo è stato tradotto in ben 17 lingue, una produzione tutta in latino a carico dell’autrice stessa: Maria Poppina ab A ad Z (Poppina si, non ridete!)
- La tata dei libri non somiglia per nulla a Julie Andrews: ha il naso appuntito, capelli neri e molto tirati, carattere austero e aspetto un po’ gotico.
- Dopo aver assistito all’anteprima del film la “madre” di Mary pianse per come avevano ridotto la sua storia, ma soprattutto perché aveva percepito un finale antifemminista: Mrs Banks rinuncia alla sua campagna per i diritti alle donne per stare a casa con i figli e pensare alla casa.
- I fratelli Robert e Richard Sherman lavorarono per ben 2 anni e mezzo alla composizione di tutti i brani del film, senza nemmeno sapere che la Disney non ne possedeva ancora i diritti.
- Robert Sherman dichiarò che impiegarono due settimane per arrivare a concepire il concetto di “Supercalifragilistichespiralidoso” e che stava per uscirne pazzo a creare una frase-motto per Mary. Un giorno sua figlia tornò a casa dopo aver fatto una vaccinazione, lui pensando ad un’iniezione le chiese se avesse sentito dolore, ma la bambina rispose: “No, mi hanno dato solo una zolletta di zucchero e l’ho ingoiata!”. Si illuminò d’immenso!
- La Disney considerò la possibilità di assegnare la parte di Mary Poppins ad Angela Lansbury, Mary Martin o Bette Davis.
- Matthew Garber e Karen Dotrice (Michael e Jane Banks) erano convinti che Mary fosse davvero magica, il regista durante le riprese non disse nulla riguardo la spiegazione di certe scene, facendoli restare spesso a bocca aperta: le espressioni che ricordate sui loro visi sono davvero autentiche!
- La Travers volle assolutamente che nel film non ci fosse alcuna allusione ad un possibile amore tra Mary e Bert.
- In una sequenza di inizio film alcune tate in fila davanti la porta dei Banks sono degli stuntman travestiti.
- Matthew Garber aveva molta pura delle altezze, così dovettero motivarlo dandogli 10 centesimi per ogni scena in cui veniva sollevato da terra.
- La sequenza “Sopra i tetti di Londra”(Step in time) fu pensata per durare 9 minuti, la regista tentò di tagliarla in due per non farla risultare troppo lunga. Walt Disney venne a saperlo e aggiunse nuovi elementi, imponendone una durata di ben 14 minuti!
- Prima di Mary Poppins Dick Van Dyke non si era mai allenato in alcun tipo di danza, lo avreste mai detto vedendolo ballare coi pinguini?!
- La pettinatura di Julie Andrews era in realtà una parrucca.
- La Travers approvò la Andrew come interprete di Mary Poppins solo dopo una telefonata segreta tra le due.
- Nei soli Stati Uniti il film, costato 6 milioni di dollari, ne incassò ben 31!
- Dick Van Dyke fece di tutto per interpretare anche il ruolo del vecchissimo banchiere Dawes, nei titoli di coda il credit del ruolo è finito a “Navckin Keyd”, anagramma del nome dell’attore.
- Mary Poppins è stato in assoluto il 1° dvd prodotto dalla Disney.
- Il pettirosso che canta “Un poco di zucchero” con Mary è doppiato dalla stessa Andrews.
- Sembra assurdo ma Mrs Banks e Mary Poppins nel film non si parlano mai, la signora è sempre impegnata nelle campagne politiche e lascia al marito il compito di occuparsi della tata.
- La celebre canzone della Ninna Nanna doveva essere rimossa per ordine della Travers, fu la stessa Julie che, essendo molto affezionata alla composizione (pensate che la provò e interpretò ben 50 volte prima di essere soddisfatta della sua interpretazione!), insistette personalmente perché restasse nella pellicola.
Portare a termine l’opera è stata davvero un’impresa, recentemente è stato approvato Mary Poppins Returns, atteso nelle sale per il 2018. Con la partecipazione di Maryl Streep, sarà Emily Blunt ad interpretare Mary Poppins.
La storia si svolge 20 anni dopo: sempre nel viale dei ciliegi troviamo i tre figli di Michael con la vecchia Ellen che gli fa da governante, una dolorosa perdita nella vita del Sig.Banks richiama a Londra una vecchia amica, per l’appunto Mary Poppins. La tata non sembra invecchiata di una virgola ed è ancora “perfetta sotto ogni aspetto” , quante pillole inzuccherate farà ancora mandare giù?