Addio ad Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère e pilastro della Bonelli

Ci ha lasciati il grande Alfredo Castelli, un vero e proprio pilastro della Sergio Bonelli Editore e del fumetto italiano. A lui dobbiamo la creazione di Martin Mystère, ma anche le storie di mille altri personaggi, storie, saggi e indimenticabili iniziative

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Il mondo del fumetto e della cultura perdono un vero e proprio pilastro: si è spento, all’età di 76 anni, il grande Alfredo Castelli, apprezzato autore e creatore di Martin Mystère per la Sergio Bonelli Editore, oltre che di tantissimi altri personaggi. Castelli non è stato solo uno straordinario sceneggiatore, ma anche uno storico del fumetto, un apprezzato critico letterario e un animatore. Ha anche fondato diverse riviste, tra cui Horror, nel 1969, in cui raccoglieva interviste a grandi registi e approfondimenti sul cinema internazionale e indipendente.

Alfredo Castelli, classe 1947, ha letteralmente segnato la storia del fumetto italiano: il suo esordio avviene a soli 18 anni sulle pagine di Diabolik, per cui sceneggia e disegna Scheletrino, una serie di genere satirico-umoristico che nel 1965 veniva pubblicata in appendice alla storica collana di Astorina. Le sue prime trame erano ovviamente molto semplici (anche in linea con il personaggio su cui era stato chiamato a lavorare), ma il humero grottesco aveva già colpito l’attenzione dei lettori.

Un paio d’anni dopo, nel 1967, passò alla Casa Editrice Universo, per cui scrisse diversi episodi di Rocky RiderPiccola Eva e Pedrito el Drito.

Come detto in apertura, nel 1969, insieme a Pier Carpi (altro autore di Diabolik), crea Horror, rivista che raccoglie fumetti, articoli, interviste e notizie accomunate dal tema dell’orrore. Pubblicata dalla Sansoni di Gino Sansoni (marito di Angela Giussani, la creatrice di Diabolik), raccoglie interviste ai registi Lamberto Bava e Dario Argento e notizie riguardo al cinema non italiano e indipendente; inoltre canalizza un buon pubblico nonostante l’inesperienza della redazione, grazie anche al personaggio creato da Castelli espressamente per la rivista, Zio Boris, protagonista di una serie a strisce horror comica. Sempre nel 1969, con Mario Gomboli, Marco Baratelli e Carlo Peroni crea Tilt, inizialmente come fanzine che dura però un solo numero, prima di essere ricostituita dalla redazione del Corriere dei Ragazzi con gli stessi autori, a cui si aggiungerà Tiziano Sclavi (creatore di Dylan Dog).

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Nel 1970 comincia la sua collaborazione con Il Corriere dei Ragazzi, periodo durante il quale crea numerose serie, cui lavorano talenti come Sclavi, Bonvi, Ferdinando Tacconi, Daniele Fagarazzi e Carlo Peroni, con personaggi bizzarri e fuori dai canoni, animati da una fervida ironia e sagacia. L’OmbraOtto KruntzL’Omino Bufo (disegnato da lui stesso), personaggio autoparodico, e anche i fortunatissimi Gli Aristocratici, su disegni di Tacconi (1973). Con Supergulp, poi idea Allan Quatermain, personaggio che servirà da modello per la successiva creazione di Martin Mystère, e in cui si evidenzia l’inclinazione dell’autore per un mix di generi fantastico, avventuroso e storico, all’insegna della fascinazione per tutto ciò che è “mistero”, e per la ricerca in senso lato.

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Per Sergio Bonelli Editore, prima di Martin Mystère, Castelli scrive per Zagor (1971 e poi 1976). A partire dal 1976 comincia una collaborazione stabile con l’editrice, cominciando a sceneggiare Ken Parker ma soprattutto Mister No, di cui scrive oltre sessanta numeri, fra cui Destinazione HaitiEldoradoAccusa di omicidioIntrigo internazionaleCinema crudeleLa città del crimineLe montagne della luna e La diga del deserto.

Castelli inoltre dirige, crea e collabora a numerose riviste: oltre alle già citate Il Giornalino e Corriere dei RagazziTilt e Horror, anche Eureka, da lui diretta insieme a Silver per una dozzina di numeri a cavallo tra il 1983 e il 1984.

Castelli ha ideato nel 1991 il mazzo Martin Mystère: Tarocchi di Atlantide, disegnato da Giancarlo Alessandrini e pubblicato da Lo Scarabeo di Torino con la supervisione di Pietro Alligo e Giordano Berti.

Nel 1997 ha realizzato, insieme con Guglielmo Duccoli e Giorgio Schottler, le sceneggiature per la docufiction di Italia 1 “AleX, indagini su mondi segreti“, sei puntate dedicate al mistero.

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In anni recenti, infine, ha affiancato alla sua attività di autore e di redattore quella di storico del fumetto. Castelli ha infatti svolto una lunga ricerca storica e filologica dedicata alla fase delle “origini”, pubblicando in particolare un ampio volume illustrato – intitolato Eccoci ancora qui (2006) – dedicato al fumetto americano tra fine Ottocento e primi del Novecento.

Negli anni gli sono state dedicate diverse pubblicazioni biografiche da parte di varie associazioni ed enti legati al mondo del fumetto, tra cui Castelli 25 (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione) per i 25 anni di carriera, Alfredo Castelli – Storie e Mysteri di un grande narratore (Napoli Comicon) e Castelli di Carta (Associazione Culturale Nipoti di Martin Mystère), entrambi per il quarantennale di carriera.

La redazione di MegaNerd manda le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari, ringraziandolo per tutte le meravigliose storie che ci hanno fatto sognare.


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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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