È stato un boxer, un ex soldato dell’esercito americano ricercato insieme alla sua squadra per un crimine non commesso, un rapper, un wrestler, un cartone animato e – vestito da Babbo Natale – ha tenuto persino Nancy Reagan sulle gambe! Ma per tutti noi è stato (e tutt’ora lo è) il solo e immenso MR. T!
Laurence Tureaud, vero nome di Mr.T, nasce a Chicago nel 1952. Negli anni ’80/’90 è diventato una vera e propria icona pop tra i ragazzi grazie al suo look fatto di un’infinità di collane e anelli d’oro, taglio di capelli stile mohawk (tipo moicano), faccia da duro, ma soprattutto un vastissimo bagaglio di buoni consigli e di messaggi positivi.
Prima di calcare le scene cinematografiche, tra i tanti lavori fatti, è stato anche un bodyguard di successo per almeno 10 anni. Tra le personalità di spicco che il nostro Mister ha protetto, oltre ad avvocati, giudici, uomini d’affari, troviamo gente di fama mondiale come Muhammad Ali, Steve McQueen, Michael Jackson, Joe Frazier e Diana Ross. Il suo compenso per una giornata da “guardaspalla” era dai 3.000 ai 10.000 dollari, in base al rischio e ai viaggi che doveva fare insieme o per conto del cliente. Si diceva in giro che girasse anche con due pistole sotto la giacca. Davvero un bel tipetto!
La sua carriera nel mondo del cinema inizia nel 1982 quando Silvester Stallone lo scelse per far parte del cast di Rocky III. Mr. T, nel terzo capitolo della saga del campione di Philadelphia, indossa i panni di Clubber Lang, potente e arrogante pugile antagonista di Rocky Balboa.
Dopo vari film e programmi, nel 1983 approda nel telefilm A-Team. Nella serie TV americana interpreta il sergente B.A. (Bosco Albert o più sempicemente “Bad Attidute” – cioè “Brutto Carattere”, che in italiano diventa P.E. “Pessimo Carattere”) Baracus. La serie televisiva dura 5 stagioni e il nostro Mr. T entra a pieno titolo nei cuori di tutti i ragazzini degli anni 80, tant’è che la Ruby-Spears, casa di produzione americana, decide di creare una serie animata su di lui intitolata proprio “Mister T”. Qui lo troviamo allenatore di una squadra di ginnastica dove, girando il mondo con i suoi ragazzi, finisce sempre per imbattersi in molteplici misteri che risolve sempre egregiamente. La peculiarità del cartone animato è che alla fine di ogni episodio il nostro allenatore spiega i vari comportamenti usati dai “cattivoni” per poi trarne una morale. Non ci crederete, ma ad un certo punto finisce persino sulle confezioni dei cereali: in America si sa, se non mangi i cereali al mattino non sei nessuno!
Tanto il suo successo che nel 1984 gira un video dal titolo “Be Somebody or Be Somebody’s Fool” con lo scopo di insegnare a tutti i bambini ad apprezzare le loro umili origini, perfezionare il loro look senza spendere una tombola e come moderare la rabbia. Dopo l’affermazione del video incide un album funk/rap intitolato “Mr. T’s Commandments” insieme al grande Ice-T, qui Mr.T guida i ragazzi americani tramite messaggi forti a non parlare agli estranei e a dire sempre “NO” alle droghe.
Ad un certo punto decide di risalire sul ring, ma senza guantoni: nel 1985 entra a far parte del wrestling con lo show televisivo della WWF (adesso WWE). Il suo primo incontro lo vede far coppia con Hulk Hogan proprio nella primissima “Wrestlemania”. Qui il duo se l’è dovuta vedere con la coppia formata dallo “scozzese” Rowdy Roddy Piper e dal “meraviglioso” Paul Mr. Wonderful Orndorff. Inizialmente l’incontro stava per essere cancellato a causa di un diverbio tra il personale della sicurezza e l’entourage di Mr.T, il quale s’infuriò talmente tanto che stava per far saltare il tutto. Hogan nella sua biografia racconta che fu proprio lui a fatica a convincere T a rimanere ed a esibirsi, vinto tra l’altro dai due. Mai far incazzare il nostro eroe dalla capigliatura moicana, MAI!
Ormai il nostro Mr.T è quasi arrivato sulla soglia dei 70 anni, ma resta sempre sulla cresta dell’onda grazie a noi nostalgici, aggrappati ancora saldamente agli anni 80/90. Un’epoca meravigliosa, in cui abbiamo avuto la fortuna di crescere con personaggi del genere, che alla fine di ogni avventura erano pronti a darci qualche insegnamento (molto spesso utile nella vita di tutti i giorni), facendoci capire perché era (ed è tuttora) così importante comportarsi bene.
Ora probabilmente vi starete chiedendo: «Ma come come, finisce l’articolo e non ci dici la cosa più importante? Perché portava tutte quelle collane?!». Ok, avete ragione… ma il segreto del suo look me lo sono voluto lasciare come ultima curiosità.
Dovete sapere che ancor prima di fare il bodyguard, il nostro eroe è stato anche un buttafuori nei locali e dopo ogni “scazzotata” con clienti che avevano alzato un po’ troppo il gomito, spesso ritrovava per terra collane o anelli. Mister T iniziò ad indossarli come veri e propri “trofei” e questo ci fa capire quanti scontri possa aver sostenuto nella sua carriera.
In fondo, c’è chi la sua collezione la tiene in casa e chi la porta sempre con sé!