MTV riapre TRL negli Stati Uniti: ecco i motivi per cui (anche a noi) manca così tanto

Lo storico programma musicale riapre negli Stati Uniti e subito un’onda di nostalgia ci assale. Sarebbe davvero impossibile rivedere TRL anche qui in Italia… magari proprio su MTV?

La notizia è di quelle che ti fa sgranare gli occhi: MTV vuole riaprire TRL (che sta per Total Request Live). Poi continui a leggere e scopri che in realtà questa nuova operazione revival sarà soltanto negli Stati Uniti e mentalmente sospiri.
Certo, sarebbe bello se tornassero i tempi di TRL.

Probabilmente ci piaceva così tanto come programma perché eravamo più piccoli, perché in quel determinato momento storico i social non sapevamo neppure cosa fossero, perché… beh, magari semplicemente perché eravamo molto più spensierati. Tornavamo da scuola, eravamo già grandicelli (ma non abbastanza) e tendenzialmente il rito di ogni 15enne era: ore 14 Simpson su Italia 1 e ore 15 TRL su MTV. Bei tempi, soprattutto considerando che un canale mainstream come quello investiva realmente nella musica, con show dedicati, approfondimenti e rubriche sempre fresche e divertenti.

Ovviamente il tutto era cucinato in salsa pop, ma alla fine a 15 anni va benissimo così. Ci divertivamo noi, si divertivano soprattutto i VJ e persino i cantanti che andavano ospiti nei vari programmi del network che un tempo era l’acronimo di Music TeleVision. Ora è diventato tutt’altro, dicono che la musica in tv non paghi più ed è stato necessario ripartire con un nuovo progetto, incentrato su reality show e programmi demenziali. Mah. Probabilmente non sono più io il target di questa nuova, trash MTV, ma il pensiero che un canale partito con la missione di diffondere la musica nel mondo abbia totalmente rinunciato ai suoi intenti, un po’ mi mette tristezza. Soprattutto se questa dev’essere rimpiazzata da reality dallo stampo più o meno ignorante.

Ma torniamo alla notizia: TRL riaprirà il prossimo autunno con un maxi studio a Times Square. Che ficata. Chissà la nuova generazione come vivrà questo revival, noi sicuramente un occhio ce lo butteremo… ma perché ci piaceva così tanto un programma così semplice, fondamentalmente costituito semplicemente da una lunghissima classifica?


Beh, innanzitutto perché quel periodo ha rappresentato l’apice della forza creativa di MTV Italia: l’emittente, arrivata nel nostro Paese nel 1997, aveva azzeccato tutte le mosse, arrivando in breve tempo a conquistare un’intera generazione con un linguaggio nuovo, con volti amichevoli e non costruiti a tavolino, con la musica a fare da collante in un palinsesto fatto di programmi divertenti, ma innovativi: basti pensare che oltre a TRL, c’erano anche SelectHitlist ItaliaBrand:New, Dancefloor ChartWeek in RockLoveline, Kitchen e molti altri.

Parlavamo di volti nuovi: MTV ha lanciato nell’etere la figura del VJ, a metà tra il presentatore e un animatore. Quasi tutti i volti furono assolutamente azzeccati, in particolare la prima (storica) coppia di conduttori di TRL: Giorgia Surina e Marco Maccarini. Bella e simpatica lei, piacione e divertente lui, formavano davvero un duo affiatato che metteva d’accordo tutti. Dopo qualche tempo i due presero strade diverse, attratti dalla tv generalista e il loro posto fu preso prima da Federico Russo e Carolina Di Domenico, successivamente da Alessandro Cattelan, che al suo fianco ha avuto anche Elena Santarelli e Elisabetta Canalis. Ma i primi VJ, si sa, non si scordano mai…


TRL è stato, in qualche modo, anche uno dei primi programmi social: è stato infatti uno dei primi show in assoluto a far scorrere in sovraimpressione i messaggi mandati dai giovani telespettatori. Bastava dunque un SMS per poter interagire con i propri idoli o urlare al mondo il proprio amore nei confronti di un artista. Era un modo per far sentire tutti un po’ protagonisti e togliere un velo tra lo spettatore e la tv. Oggi probabilmente sullo schermo scorrerebbero i tweet o i commenti lasciati sulla pagina Facebook ufficiale del programma, ma tutto è iniziato da lì, da un semplice sms.

La classifica poi cambiava ogni giorno e la si poteva scegliere direttamente dal sito di MTV: andavi lì e votavi il tuo video preferito. Al tempo di YouTube avrà ancora senso fare una cosa del genere? Probabilmente sì, se il programma sarà scritto e pensato bene, adatto ai tempi moderni e non usato come mera operazione nostalgia, altrimenti sarà l’ennesima occasione gettata alle ortiche.

Torna a fare musica, MTV.
Torniamo a divertirci insieme, lascia stare i reality…

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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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