Mysterio, uno dei villain più affascinanti dell’universo di Spider-Man, ha finalmente debuttato sul grande schermo: scopriamo tutto sul coprotagonista di Spider-Man: Far From Home
Inutile girarci intorno: Mysterio è in assoluto uno dei nemici più affascinanti di Spider-Man. Vuoi per il costume, così assurdo eppure così bello, vuoi per la sua storia personale. Unica, come la sua fitta ragnatela d’illusioni. In questo focus andremo ad analizzare le varie incarnazioni di questo personaggio, dalle prime apparizioni nei fumetti Marvel fino ad arrivare alla grande interpretazione di Jake Gyllenhaal in Spider-Man: Far From Home.
Chi è Mysterio?
Per cominciare, bisogna necessariamente sapere che l’identità di Mysterio è stata assunta da diversi personaggi nella storia dell’universo Marvel (ne parleremo meglio più avanti), ma il principale, nonché quello presente nel nuovo film, è sicuramente Quentin Beck. È proprio lui che incontriamo nelle pagine di The Amazing Spider-Man n.13, dell’ormai lontano giugno 1964: a crearlo – ovviamente – sono stati i mitici Stan Lee e Steve Ditko, che in quegli anni hanno dato vita a gran parte dei personaggi presenti ancora oggi nella vita di Peter Parker.
Quentin Beck voleva a tutti i costi replicare i poteri del nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere: ha passato anni a studiarli, mettendo a frutto tutte le conoscenze che aveva maturato nel corso degli anni come stuntman e supervisore degli effetti speciali. Inizialmente la sua idea era semplicemente quella di sfruttare questo travestimento per poter commettere crimini impunemente, ma successivamente il piano si è sviluppato in qualcosa di più grande. È così che è nata l’identità di Mysterio, presentato al pubblico come un nuovo eroe, pronto a difendere la città da Spider-Man (vi ricorda niente questo passaggio?).
L’iconico costume del villain è stato studiato da Beck proprio per essere usato in qualche modo come arma contro Spider-Man: al suo interno, infatti, sono nascosti numerosi gadget creati sia per neutralizzare i poteri dell’Arrampicamuri, che per replicarli (anche se a volte in modo goffo: basti pensare alle molle negli stivali per non perdere terreno nei salti a lunga distanza). Persino l’iconico elmetto che i lettori nel corso degli anni hanno ribattezzato scherzosamente “la boccia dei pesci“, è stato creato replicando le lenti della maschera di Peter: trasparente verso l’esterno, ma ovviamente non verso l’interno. Lui ci vede, noi non vediamo lui.
Una delle più grandi doti di Mysterio è sicuramente quella di poter manipolare la psiche altrui attraverso le sui illusioni: una volta fece credere al mondo intero che Spider-Man si fosse dato al crimine, convincendo persino lo stesso Peter Parker, che si convinse di aver sviluppato una sorta di doppia personalità malvagia (cosa che poi avvenne anni dopo con Venom, come abbiamo già visto qui). Ovviamente poi il nostro eroe è riuscito a smascherare il piano del criminale, ma già in quel momento fu chiaro che non ci trovavamo di fronte a un criminale da quattro soldi: Mysterio è letale, subdolo, imprevedibile.
Per sconfiggerlo occorre una dose impressionante di lucidità, ragionamenti rapidi, calcolo delle probabilità, tutto. Stiamo parlando di una persona in grado di farti dubitare della realtà stessa, dunque – nonostante il pittoresco costume – non è certo da prendere sotto gamba.
Anche per via delle sue eccezionali competenze nel campo degli effetti speciali, fondamentali per creare illusioni sempre più articolate e su scala sempre più grande. Questi, uniti ad alcuni composti chimici da lui creati, possono davvero alterare il senso della realtà in chi le subisce.
I Sinistri Sei
Facciamo ora un piccolo passo indietro, perché non sempre Mysterio ha operato da solo.
A poco più di un anno dalla nascita degli Avengers, la Marvel decise di varare un altro gruppo composto da personaggi molto potenti: solo che stavolta saranno al servizio del male! Nell’ottobre del 1964 debuttano i Sinistri Sei sulle pagine di Amazing Spider-Man Annual #1, un supergruppo interamente formato da villain capeggiati (almeno nella prima incarnazione) dal perfido Dottor Octopus. Accanto a lui troviamo Kraven il Cacciatore, l’Uomo Sabbia, l’Avvoltoio, Electro e ovviamente Mysterio, che diventa così un membro fondatore del team di supervillain.
Pare sia stato proprio lui a dare il nome a questa banda di criminali, che nel corso degli anni è tornata più e più volte a tormentare il nostro Spidey. La formazione è cambiata spesso, ma quasi sempre vedeva tra le sue fila proprio Quentin Beck.
Non solo Spidey – Mysterio contro tutti
Come abbiamo detto, di fronte a noi c’è un criminale di serie A, forse uno dei più complessi di tutto il mondo Marvel. Beck nel corso della sua carriera non si è scontrato solo con Spider-Man, ma ha affrontato anche altri pesi massimi come Wolverine e Daredevil.
Per quanto riguarda il mutante artigliato però, non si tratta esattamente di quello che conosciamo noi, ma bensì della sua versione della Terra alternativa di Vecchio Logan (Old Man Logan). In quel caso, Mysterio è riuscito a spingere Wolverine a sterminare quasi tutti i suoi amici mutanti, convincendolo che fossero avversari. Il risultato è stato una strage, da cui l’eroe non è mai più riuscito a riprendersi.
Nella continuity ufficiale, invece, Mysterio ha dato parecchio filo da torcere a Daredevil, nel periodo successivo alla grande battaglia degli eroi contro Onslaught (maxi-evento Marvel estivo degli anni 90). Quello tra Quentin Beck e Matt Murdock è stato un incontro davvero importante per entrambi, avvenuto nel ciclo Diavolo Custode a cura di Kevin Smith, Joe Quesada e Jimmy Palmiotti. Una saga importantissima per L’Uomo senza paura, che ha segnato il debutto della linea Marvel Knights.
Mysterio, sfruttando le informazioni sull’eroe che ha acquistato da Kingpin, fa entrare Daredevil in un tunnel di follia, attingendo in particolare all’educazione rigorosamente cattolica di Matt. Beck fa arrivare nella vita di Murdock un bambino, che quest’ultimo crede essere nientemeno che l’Anticristo biblico. Sì, avete letto bene. Il Diavolo di Hell’s Kitchen si convince che tutte le sfortune che stanno colpendo lui e le persone che ama, dipendano da questo bambino, accusato di essere demoniaco.
Uno dei piani più complessi di Mysterio sembra dunque essere arrivato a compimento: Daredevil è sull’orlo della follia. Ma il piano del criminale non finisce qui. Lui vuole portare l’eroe verso un punto di non ritorno, l’assassinio di Quentin Beck.
Matt Murdock tuttavia, nonostante le difficoltà e la perdita dell’amata Karen Page, riesce a mantenere la sua lucidità e a trattenersi. Per questo motivo, in una scena di grande impatto emotivo, è proprio Quentin a prendere in mano la situazione, togliendosi la vita.
Si tratta forse di una delle più belle storie del villain, che vede Mysterio in un ruolo centrale ed emozionante, capace di mettere in luce come poche altre le doti di manipolazione di questo personaggio. Diavolo Custode è una delle storie più intense di Daredevil, che vi consigliamo di recuperare davvero caldamente. I dialoghi di Kevin Smith e gli straordinari disegni di un Quesada al top della forma vi faranno davvero perdere la testa.
Quindi Quentin Beck è effettivamente morto? A questa domanda, onestamente, non sappiamo rispondere con certezza. C’è chi sostiene che sia ancora vivo, chi lo vorrebbe tornato in vita dopo essere scappato dall’inferno (come visto nella folle miniserie X-Statix Presents: Dead Girl), altri pensano che sia effettivamente morto e successivamente rimpiazzato.
D’altra parte non sarebbe la prima volta che questo accade: l’identità di Mysterio è stata infatti assunta anche da altri due personaggi in passato, proprio in periodi in cui si riteneva Beck morto. Sotto la boccia dei pesci ci sono stati anche Daniel Berkhart (ex compagno di cella di Quentin) e Francis Klum, in grado di creare illusioni anche grazie ai suoi poteri mutanti. Quest’ultimo si è persino scontrato con il redivivo Beck (sempre ammesso che sia lui), proprio per decidere chi fosse davvero degno del nome di Mysterio.
Pagine e pagine di storie, disegni, emozioni e colpi di scena a non finire.
Quando c’è di mezzo Mysterio, sappiamo già che per Spider-Man (ma non solo) si prospettano tempi duri.
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