Neil Gaiman – Si moltiplicano le accuse di molestie

Peggiora la situazione dell’autore Neil Gaiman a seguito di nuove accuse di molestie sessuali, che si vanno a sommare a quelle apparse la scorsa estate. I racconti delle donne, raccolte in un articolo di Lila Shapiro apparso sul New York Magazine, fanno rabbrividire.

Neil Gaiman 1

Nella storia dell’umanità, sesso e potere si sono spesso intrecciati e sovrapposti, ma raramente – forse mai – ci si è interrogati sui rapporti di forza tra i due come si è fatto dopo l’esplosione del #metoo, che per primo ha acceso un faro sulle dinamiche sbilanciate del mondo dell’entertainment.

In tanti hanno visto – finalmente – esposti i propri comportamenti scorretti, machisti e violenti, rimettendoci la faccia, i soldi, la carriera, sospettabili e insospettabili. Tra questi, Neil Gaiman, i cui scheletri nell’armadio continuano a venir fuori dalla scorsa estate.

Come vi avevamo accennato in un nostro articolo, a luglio Gaiman è stato infatti oggetto del podcast Tortoise che, nella serie in sei parti Master: the allegations against Neil Gaiman, ha riportato le denunce di due donne per fatti risalenti a diversi anni fa. A suo tempo, l’autore respinse fermamente le accuse, affermando che i rapporti furono consensuali.

Da allora, tuttavia, sembrano essere emerse nuove denunce e testimonianze, raccolte dalla reporter Lila Shapiro e confluite in un articolo apparso sul New York Magazine. Parliamo di almeno otto donne, alcune giovanissime all’epoca dei fatti.

Neil Gaiman – There Is No Safe Word

There Is No Safe Word è il titolo dell’articolo di Shapiro, che fa riferimento al fatto – riportato da tutte le accusatrici – che Gaiman non avesse limiti e non comprendesse o volesse comprendere alcuna forma di rifiuto.

Neil Gaiman 2

Delle otto donne intervistate, quattro avevano già preso parte al podcast Tortoise; qualcuna ora ci mette anche la faccia, e tutte raccontano i dettagli delle loro relazioni tossiche con Gaiman.

ATTENZIONE: le dichiarazioni sono semplicemente tradotte dall’inglese, senza alcuna forma di taglio o censura e possono causare disagio.

Una delle prime a denunciare è stata Scarlett Pavlovich, che aveva 22 anni quando conobbe l’ex moglie di Gaiman, Amanda Palmer, in Nuova Zelanda; un anno dopo, divenne babysitter del figlio della coppia. Pavlovich racconta che al primo incontro con l’autore, questi le propose di fare un bagno insieme nell’idromassaggio in giardino, mentre il bambino giocava con gli amichetti.

Pavlovich afferma che Gaiman la raggiunse nella vasca completamente nudo, le chiese di sederglisi in grembo e la molestò:

«Mi mise direttamente le dita nel culo e provò a metterci il pene. Io gli dissi “No, no”. A quel punto, provò a strusciare il suo pene tra i miei seni, e anche a quello dissi di no. Alla fine, mi chiese se potesse venirmi sulla faccia, e nonostante io dicessi di no, lo fece comunque. Mi disse “Chiamami ‘Padrone’ e vengo. Fai la brava bambina. Sei proprio una brava bambina.”»

Secondo quanto raccontato da Pavlovich, la situazione continuò per tutto il tempo in cui lavorò per loro; ci fu addirittura un caso in cui Gaiman tentò un rapporto anale con lei usando il burro come lubrificante. Ultimo tango a Parigi deve avergli dato pesantemente alla testa. L’articolo riporta che

«Una volta finito, lui la chiamò ‘schiava’ e le ordinò di ‘ripulirlo’. Lei protestò, dicendo che non era igienico, e lui le chiese se intendesse opporsi al proprio ‘Padrone’. “Ho dovuto leccare la mia merda”, racconta Pavlovich senza mezzi termini.»

In un altro caso, Pavlovich racconta di aver avuto un rapporto sessuale con Gaiman mentre il figlio di lui era nella stanza, continuando a parlargli come se nulla fosse, per tutto il tempo.

Il caso di Scarlett Pavlovich risulta tuttavia chiuso, secondo quanto condiviso da un portavoce della polizia: la ragazza è rimasta in contatto con Gaiman anche dopo gli eventi, e lo ha anche rassicurato sul fatto che i loro rapporti fossero stati consensuali. Avrebbe inoltre firmato un accordo di riservatezza, e ricevuto poco meno di diecimila dollari. A gennaio 2023, in ogni caso, ha sporto denuncia.

Neil Gaiman 3

Simile anche la storia di Caroline, che ha preferito non rivelare il proprio cognome, altra impiegata di Gaiman come governante nella proprietà di Woodstock, N.Y., e qualche volta come babysitter. I due hanno intessuto una relazione fisica dopo che il marito di lei l’ha lasciata, a dicembre 2017.

A quanto riportato dal New York Magazine, una volta Caroline si è addormentata raccontando storie al figlio di Gaiman, nel letto di quest’ultimo che, quando li ha sorpresi, li ha raggiunti

«Lasciando il bambino al centro, per poi afferrare la mano di Caroline e piazzarla sul proprio pene. Caroline saltò fuori dal letto. “Non aveva limiti, ricordo di aver pensato che ci fosse qualcosa di seriamente sbagliato, in lui”.»

A dicembre 2021, il manager di Gaiman le avrebbe offerto 5.000 dollari per firmare un accordo di riservatezza e lasciare la proprietà; Caroline ha rilanciato a 300.000 dollari, somma che l’autore ha sborsato senza problemi.

C’è poi il caso di Kendra Stout, fan 18enne all’epoca dei fatti, che incontrò Gaiman a un firmacopie a Sarasota, in Florida, nel 2003. I due iniziarono una relazione di natura romantica quando la ragazza compì vent’anni – l’autore all’epoca era già oltre i 40 – e anche nel suo caso ci furono rapporti non voluti e dolorosi, addirittura durante una fastidiosa infezione.

Katherine Kendall, invece di anni ne aveva 22, quando conobbe Gaiman, nel 2012; l’autore cerco di approfittarsi di lei sul suo tour bus, dopo che la ragazza aveva apertamente detto di non voler far sesso con lui. Anni dopo, Gaiman le ha dato 60.000 dollari per la terapia, in quanto – come detto in una telefonata registrata – voleva fare  ammenda per il danno causato.

Neil Gaiman 4

A tutte le accuse, i legali di Gaiman hanno risposto definendoli “rapporti consensuali” e negando qualsiasi tipo di coinvolgimento del figlio dell’autore. Al podcast Tortoise hanno anche comunicato che

«La degradazione sessuale, il bondage, la dominazione, il sadismo e il masochismo potrebbero non essere di gradimento per tutti, ma tra adulti consenzienti, il BDSM è legale.»

E noi siamo d’accordo con loro nel supportare questo aspetto e ricordare che tutte le preferenze sessuali sono accettabili. Purché tra adulti consenzienti.

Il problema nei casi contro Gaiman non sono mai state le preferenze o abitudini sessuali, o comunque non devono esserlo: per quanto mi riguarda, potrebbe farsi chiamare anche ‘Giuditta’, nei momenti intimi, sarebbero affari suoi. Il problema – ed è lì che diventa affare di tutte e tutti noi – è la mancanza di consenso.

Consenso vuol dire fermarsi quando l’altro/a dice di no; vuol dire non spingere l’altro/a oltre i propri limiti contro la sua volontà; vuol dire non approfittarsi di condizioni che rendano l’altro/a involontariamente succube. Soprattutto, quello che troppo spesso ancora si dimentica, è che consenso vuol dire non essere legati da dinamiche di potere che sbilancino il rapporto.

Perché se tu hai vent’anni, lui quaranta ed è pure il tuo capo, siamo sicuri che si chiami consenso?

Ci farebbe piacere sapere la vostra; intanto, vi terremo aggiornati con gli ulteriori sviluppi della vicenda.

Fonte: Variety


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Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

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