Oneira, il manga italiano firmato da Federica Di Meo, potrebbe essere davvero la svolta per i nostri connazionali che hanno da sempre il sogno di diventare degli autentici mangaka. Grazie alla penna dello sceneggiatore francese Cab e alle magie del pennino della nostra artista, è nata una nuova storia in grado di trascinarci negli abissi dell’animo umano. Volete saperne di più? Vi diciamo tutto nel nostro speciale
Oneira è una storia nata nel 2022 dalla collaborazione dello sceneggiatore Cab e la mangaka Federica Di Meo. La prima pubblicazione è avvenuta (e continua ad avvenire) in Francia per la casa editrice Kana e vede al momento quattro volumi. A partire dall’anno successivo, la nostra amata Star Comics ha deciso di puntare su questa opera e dare il via ad un vero tour di firmacopie come si usa fare anche in Giappone. Numerose sono state le tappe e noi di MegaNerd eravamo presenti a quella romana. Grazie a questa opportunità, ho avuto modo di conoscere personalmente Federica e vederla lavorare, ma di questo parleremo dopo. Se amate il dark fantasy, il mistero e il soprannaturale, Oneira è il manga che fa per voi!
“È giunta l’ora che gli incubi provino paura…”
Gli incubi sono dei mostri che divorano l’animo umano e bramano il corpo fisico di coloro che possiedono. Non sempre hanno l’aspetto che ci aspettiamo e riescono ad ingannarci mischiandosi nella nostra società. Ormai sono così tanti e in grado di assumere forme diverse che sono diventati un vero pericolo. Per fare fronte a questa minaccia, è nata la Casta degli Epeire, il braccio armato della Chiesa che si occupa di combattere contro le creature che popolano i sogni e terrorizzano le persone. Il loro asso nella manica è la famigerata “Vedova Nera”, Arane Heos, che con la sua forza riesce a sconfiggere ogni tipo di incubo che le si para davanti, anche grazie all’aiuto del suo fedele Bastione. Eppure, anche lei che sembra così forte e risoluta ha un punto debole, un affetto per il quale sfiderebbe qualsiasi legge e destino.
Personaggi
La nostra protagonista, Arane Heos, ha un’aura potentissima sin dalla sua prima apparizione (immagine sopra). La prima cosa che ho pensato quando l’ho vista è che mi ricordava Lady Oscar, così bella eppure virile, con la differenza evidente che la nostra Vedova Nera mostra chiaramente il suo essere donna. In un adattamento animato la immagino con una voce grave ma calda, in grado di conquistare chiunque. Sembra essere una donna risoluta, a tratti fredda, ma in alcuni momenti riusciamo a scorgere una parte della sua anima davvero dolce. Grazie alla matita di Federica riusciamo a notare tantissime sfumature della sua personalità, che compongono un mosaico che la mostrano terribilmente potente e attraente.
Il personaggio di Bastione è la perfetta spalla per Arane, l’uomo al quale può affidare ciecamente la propria vita e i segreti della sua vita privata. Lui è uno dei pochi a sapere qual è il suo punto debole. Nel primo volume lo vediamo in prima battuta come un omone dalla folta barba, ma poco più avanti viene mostrato nel momento in cui ha conosciuto la sua compagna di viaggio. Stentiamo quasi a riconoscerlo nel ragazzino un po’ impacciato che vuole a tutti i costi prendere servizio presso di lei, eppure riconosciamo subito una delle sue qualità più grandi: la costanza (o la testardaggine). Se c’è qualcuno che non potete fermare è Bastione.
Gli incubi sono tra i personaggi più particolareggiati della storia, seppur di passaggio. Non ne troverete uno uguale all’altro e ce n’è uno in particolare (immagine sotto) che vedrei benissimo in un qualunque racconto horror o un film di Tim Burton (non dà anche a voi delle vibes da Sposa cadavere?). Incredibile come Federica riesca a passare da una pubblicazione dark come questa a Rabbids – Luminys Quest, due narrazioni disegnate da lei parallelamente che ci mostrano quanto riesca ad adattare il suo stile a ogni tipologia di storia.
Autori
Federica Di Meo nasce a Chieti nel 1983, ma prima della maggiore età si trasferisce in Piemonte. Nel 2006 inizia a studiare la tecnica di disegno manga, prima da autodidatta e poi con Maria Vannucchi che la porta a Tokyo per un corso di perfezionamento. Lì frequenta la Yoani Animation Gakuin e poi, tornata in Italia, prosegue il ciclo di lezioni con i maestri Fujita e Matsuda della Yokohama Comic School. Il suo lavoro come fumettista inizia nel 2013 con Planet Manga, per la quale pubblica Somnia insieme a Elena Zanzi. Questo è il suo punto di svolta: si tratta del primo vero manga italiano realizzato a mano in bianco e nero, e consta di ben 9 volumi. Visto il successo, è stato poi ristampato in una nuova veste: un fantastico omnibus, che ha dato a Federica la possibilità di rimettere mano ad alcune tavole. Con quest’opera, Federica ha dimostrato che se si dà fiducia agli autori del nostro paese possono nascere opere davvero di qualità. Dal 2019 ha iniziato a lavorare su due serie, arrivate prima sul mercato francese e poi da noi: Oneira e Rabbids – Luminys Quest.
Cab è uno sceneggiatore francese di cui sappiamo purtroppo molto poco, ma del quale sicuramente si parlerà grazie all’ottimo lavoro che sta facendo su Oneira. Ha dichiarato di ispirarsi, per la sua storia, ai suoi titoli preferiti: Berserk, Claymore, The Witcher, Il Signore degli Anelli. Ad introdurlo al mondo dei manga è stato il grande classico di Hiromu Arakawa, Fullmetal Alchemist, che gli ha fatto anche venire voglia di cimentarsi con questo mezzo per narrare le vicende di Arane.
L’incontro con Federica Di Meo
Durante il super tour di Oneira organizzato dalla nostra Star Comics, noi di MegaNerd abbiamo avuto l’opportunità di conoscere Federica Di Meo e vedere dal vivo che straordinaria artista è diventata negli anni. La tappa romana dello scorso 17 febbraio presso la fumetteria Eur Comics è stata ricca di emozioni, cosa che possono confermarvi le persone presenti. Ci sono stati fan che hanno fatto ore di treno per avere l’opportunità di avere la propria copia firmata e stringere tra le mani in anteprima il secondo volume di Oneira. Moltissime cose sono emerse dalla nostra chiacchierata, dai piccoli dettagli che caratterizzano la serie al suo rapporto con Cab. Federica ci ha confessato che tra loro c’è totale sintonia e fiducia, al punto tale da vederla coinvolta non solo nei disegni ma anche nella tessitura della trama. La cosa più sorprendente che ci è stata spiegata da lei è stato il grande studio dietro alle strepitose copertine. Sin dal primo sguardo possiamo notare la grande cura dei tomi, dall’impostazione grafica ai materiali utilizzati. Ma quello che sorprende è il lavoro che è stato fatto sui colori che, come avrete modo di vedere, non sono affatto casuali: il colore del personaggio del primo volume, Arane, viene poi utilizzato per lo sfondo del secondo volume e così via dicendo. Si crea, così, un filo perfetto tra i tomi e averceli tra le mani uno accanto all’altro crea un effetto davvero strepitoso. Inoltre, possiamo notare come Federica abbia scardinato una delle basi del disegno: solitamente, i colori caldi sono utilizzati per il personaggio e quelli freddi per lo sfondo, in modo da fargli “bucare” la carta, mentre qui la mangaka è riuscita a ottenere lo stesso effetto facendo esattamente l’opposto. Non è incredibile? Se volete saperne di più e recuperare la nostra chiacchierata, non dovete far altro che cliccare qui.
Conclusioni
Ragazzi miei, non posso far altro che consigliarvi l’acquisto di Oneira. So che molti di voi sono ancora scettici e non riescono pienamente ad associare il termine “manga” a “italiano”, ma vi assicuro che Federica vi farà cambiare idea. Date una possibilità a quest’opera e sono sicura che non ve ne pentirete. Sono certa che Arane ci farà vivere dei momenti spaventosamente emozionanti, degni dei grandi dark fantasy.