Manca pochissimo all’inizio della 97esima cerimonia di consegna degli Oscar. Ecco tutto quello che bisogna sapere per godersi la notte dedicata alla magia del cinema
Dopo aver preparato una doverosa scorta di caffè e snack per rimanere svegli tutta la notte, siamo quasi pronti a dare inizio alla lunga maratona che gli appassionati di cinema aspettano trepidando ormai da mesi. Quando ormai manca davvero poco al collegamento con il Dolby Theatre di L.A., facciamo un veloce recap del dove e del come si svolgerà la cerimonia di premiazione e chi sono i candidati alle prestigiose statuette. Prima di tutto, per ingannare l’attesa, potete dare una scorsa veloce ai vincitori dei premi nel 2024, vi basterà cliccare qui.
Dove vedere gli Oscar:
Nella notte fra domenica 1 marzo e lunedì 2 marzo, tra l’una e le quattro circa ora italiana si svolgerà la 97esima cerimonia degli Oscar. Per il secondo anno di fila, l’evento, che come sempre si terrà al Dolby Theatre di Los Angeles, potrà essere seguito in diretta su Rai 1 tramite il collegamento che avrà inizio alle ore 23:40 con il commento di Alberto Matano e dei suoi ospiti. Contemporaneamente, l’evento sarà trasmesso in streaming su RaiPlay.
Chi condurrà la cerimonia degli Oscar:
Il comico, scrittore, produttore ed ex conduttore notturno Conan O’Brien, vincitore di un Emmy, è stato scelto per condurre la 97esima edizione degli Oscar, Questa sarà la prima volta sul palco degli Oscar per Conan O’Brien che va così a interrompere le ultime due fortunate edizioni dal punto di vista della conduzione grazie all’incontenibile Jimmy Kimmel. Conan O’Brien è noto soprattutto per i suoi show notturni, inclusi spettacoli come “Late Night With Conan O’Brien”, “The Tonight Show With Conan O’Brien” e “Conan”.
Prima della sua ascesa in televisione, ha costruito una carriera come scrittore per “Saturday Night Live” della NBC e “The Simpsons” della Fox. Attualmente ospita il popolare podcast “Conan O’Brien Needs a Friend” e recentemente ha recitato nello spettacolo “Conan O’Brien Must Go”. Nel corso della sua carriera, O’Brien è stato nominato per 31 Emmy, vincendone cinque.
Le nomination agli Oscar 2025:
Quest’anno non sono mancate le soddisfazioni, come la candidatura a Coralie Fargeat nella categoria Miglior regia per The Substance e di Demi Moore come Miglior attrice protagonista per lo stesso film. Due traguardi davvero significativi: da un lato, Coralie Fargeat diventa la nona regista donna candidata in questa categoria dagli inizi degli Oscar; dall’altro, Demi Moore conquista la sua prima nomination, nonostante i ruoli iconici che l’hanno resa celebre. È inoltre un grande successo anche per il genere horror, che spesso riceve poco spazio agli Academy Awards.
Da segnalare anche la nomination come Miglior attore a Timothée Chalamet per A Complete Unknown, biopic su Bob Dylan. Con questa candidatura, Chalamet diventa il secondo attore più giovane ad aver ricevuto due nomination in questa categoria nella storia degli Oscar, dopo James Dean. Per il ruolo, l’attore si è preparato per oltre cinque anni imparando a suonare la chitarra, l’armonica e a modulare la voce per avvicinarsi al timbro dell’iconico cantautore.
Quasi inaspettata anche la candidatura a Sebastian Stan per The Apprentice – alle origini di Trump. Non per la sua innegabile bravura, ma per la scelta abbastanza coraggiosa di premiarlo in un contesto politico così delicato come quello dell’era trumpiana.
Tuttavia, accanto a queste piacevoli conferme, non sono mancate critiche e assenze.
Le critiche ai film candidati agli Oscar:
Quest’anno si prospetta un anno davvero molto interessante. Partiamo con la pellicola che ha ricevuto più candidature, ben 13, ovvero Emilia Pérez di Jacques Audiard con Karla Sofía Gascón, Zoe Saldaña (candidata nella categoria Miglior attrice non protagonista) e Selena Gomez. Un film che mescola generi cinematografici, pulsante e vitale, vincitore anche del Premio della giuria 2024 a Cannes.
Ma questo non lo ha esentato dalle critiche. Emilia Pérez è stato infatti molto discusso, soprattutto dalla comunità messicana, che lo ha accusato di superficialità nella rappresentazione della cultura locale, in particolare sul tema dei desaparecidos. Inoltre, la scarsa inclusione di artisti messicani nel cast (dove figura solo Adriana Paz, interprete di Epifania Flores) ha sollevato ulteriori polemiche. La questione è stata aggravata dalle dichiarazioni della direttrice del casting Carla Hool, messicana di origine, che da anni si batte per una maggiore rappresentazione latina a Hollywood.
Hool ha dichiarato pubblicamente di non essere riuscita a trovare attrici messicane adatte al progetto, provocando reazioni negative da parte del pubblico. Tra le attrici selezionate, in particolare Selena Gomez è stata criticata per il suo spagnolo poco accurato.
Anche la scelta di girare il film quasi interamente in Francia non è stata accolta positivamente. Così come la decisione di Audiard, regista francese, di fare un film in inglese e in parte spagnolo, due lingue che non padroneggia. Questo ha, ovviamente, aggravato la situazione, rafforzando l’idea che il regista non si sia documentato adeguatamente sulla cultura del Messico.
Il film è inoltre stato criticato anche da alcuni membri della comunità transgender. La Gay & Lesbian Alliance Against Defamation (GLAAD) per esempio, una nota associazione che si occupa di rappresentazione di persone LGBTQIA+ nel cinema, ha definito il personaggio di Emilia Pérez “un ritratto profondamente retrogrado di una donna trans”.
A chiudere il cerchio, si è aggiunta anche la controversa posizione di Karla Sofia Gascon, prima attrice trans candidata agli Oscar. L’attrice è finita nell’occhio del ciclone per una serie di commenti e post condivisi sui suoi profili social ritenuti razzisti, omofobi e islamofobi.
Insomma, nonostante le 13 nomination, Emilia Peréz si trova al centro di una spirale di commenti negativi. Viene dunque da chiedersi: Cosa succederà durante la Notte degli Oscar? Queste polemiche influenzeranno la possibilità di vincere le ambite statuette?
Un altro film non esente da critiche è The Brutalist. Con 10 nomination, il film di Brady Corbet con Adrien Brody sembrava tra i preferiti. Tuttavia, le recenti dichiarazioni dell’editor del film, Dávid Jancsó hanno fatto storcere il naso a molti. Jancsó ha infatti rivelato che è stata utilizzata l’AI per alcune immagini e dei dialoghi tra Adrien e Felicity, per migliorare l’accento ungherese dei protagonisti.
Una scelta che ha sollevato polemiche tra chi non vede di buon l’occhio l’uso dell’intelligenza artificiale nel cinema, ritenendola un modo per facilitare il lavoro e che andrebbe a intaccare le performance degli attori, rendendole meno autentiche. Anche in questo caso, ci si domanda se queste critiche possano influenzare l’esito delle premiazioni.
Le mancanze agli Oscar 2025:
Tra le mancanze più evidenti, notata da molti, c’è l’assenza della Miglior Colonna sonora a Challengers, penultimo film di Luca Guadagnino con Zendaya, Josh O’Connor e Mike Faist. Tra le più apprezzate degli ultimi mesi, questa decisione ha fatto dispiacere non solo molti fan del regista italiano, ma anche a molti appassionati cinematografici.
Ma quella che risulta davvero sorprendente, ma che fa indubbiamente riflettere, è la totale assenza di Civil War, ultimo film di Alex Garland da ogni categoria. Una pellicola con una regia solida e lucidissima, che segue il punto di vista dei fotografi di guerra in una America distopica (ma forse, non così tanto?) dilaniata da una guerra civile. Un’esclusione che fa pensare a una scelta deliberata, forse per evitare riflettori sulla situazione politica americana e ulteriori spunti di riflessione.
Inaspettata è anche l’unica candidatura ottenuta da Maria, film di Pablo Larraín sulla leggendaria soprano lirica, che ha ottenuto solo la nomination per Miglior fotografia. Come sorprende anche l’esclusione (per la seconda volta) di Denis Villeneuve dalla categoria Miglior regia per Dune: Parte Due. Già nel 2022, infatti, il primo capitolo aveva ricevuto ben 10 nomination, ma non quella per la regia.
Di seguito, tutte le nomination agli Oscar 2025:
Miglior film
- Anora
- The Brutalist
- A Complete Unknown
- Conclave
- Dune – Parte Due
- Emilia Perez
- I’m Still Here
- Nickel Boys
- The Substance
- Wicked
Miglior regista
- Sean Baker – Anora
- Brady Corbet – The Brutalist
- James Mangold – A Complete Unknown
- Jacques Audiard – Emilia Perez
- Coralie Fargeat – The Substance
Miglior attore
- Adrien Brody – The Brutalist
- Timothee Chalamet – A Complete Unknown
- Colman Domingo – Sing Sing
- Ralph Fiennes – Conclave
- Sebastian Stan – The Apprentice
Miglior attrice
- Cynthia Erivo – Wicked
- Karla Sofia Gascon – Emilia Perez
- Mikey Madison – Anora
- Demi Moore – The Substance
- Fernanda Torres – I’m Still Here
Miglior attore non protagonista
- Yura Borisov – Anora
- Kieran Culkin – A Real Pain
- Edward Norton – A Complete Unknown
- Guy Pearce – The Brutalist
- Jeremy Strong – The Apprentice
Miglior attrice non protagonista
- Monica Barbaro – A Complete Unknown
- Ariana Grande – Wicked
- Felicity Jones – The Brutalist
- Isabella Rossellini – Conclave
- Zoe Saldana – Emilia Perez
Miglior sceneggiatura originale
- Anora
- The Brutalist
- A Real Pain
- September 5
- The Substance
Miglior sceneggiatura non originale
- A Complete Unknown
- Conclave
- Emilia Perez
- Nickel Boys
- Sing Sing
Miglior film internazionale
- I’m Still Here
- The Girl with the Needle
- Emilia Perez
- The Seed of the Sacred Fig
- Flow
Miglior film d’animazione
- Flow
- Inside Out 2
- Memoir of a Snail
- Wallace & Gromit
- The Wild Robot
Miglior fotografia
- The Brutalist
- Dune – Parte Due
- Emilia Perez
- Maria
- Nosferatu
Miglior scenografia
- The Brutalist
- Conclave
- Dune – Parte Due
- Nosferatu
- Wicked
Migliori costumi
- A Complete Unknown
- Conclave
- Gladiator 2
- Nosferatu
- Wicked
Miglior trucco e acconciatura
- A Different Man
- Emilia Perez
- Nosferatu
- The Substance
- Wicked
Migliori effetti visivi
- Alien: Romulus
- Better Man
- Dune – Parte Due
- Il Regno del Pianeta delle Scimmie
- Wicked
Miglior montaggio
- Anora
- The Brutalist
- Conclave
- Emilia Perez
- Wicked
Miglior sonoro
- A Complete Unknown
- Dune – Parte Due
- Emilia Perez
- Wicked
- The Wild Robot
Miglior colonna sonora originale
- The Brutalist
- Conclave
- Emilia Perez
- Wicked
- The Wild Robot
Miglior canzone originale
- “El Mal” da Emilia Perez
- “The Journey” da The Six Triple Eight
- “Like a Bird” da Sing Sing
- “Mi camino” da Emilia Perez
- “Never Too Late” da Elton John: Never Too Late
Miglior documentario
- Black Box Diaries
- No Other Land
- Porcelain War
- Soundtrack to a Coup d’Etat
- Sugarcane
Miglior cortometraggio documentario
- Death By Numbers
- I Am Ready, Warden
- Incident
- Instruments of a Beating Heart
- The Only Girl in the Orchestra
Miglior cortometraggio
- A Lien
- Anuja
- I’m Not a Robot
- The Last Ranger
- The Man Who Could Not Remain Silent
Miglior cortometraggio d’animazione
- Beautiful Men
- In the Shadow of Cypress
- Magic Candies
- Wander to Wonder
- Yuck!
Oscar onorario (già assegnati)
- Quincy Jones
- Juliet Taylor
Premio Umanitario Jean Hersholt (già assegnato)
- Richard Curtis
Premio alla memoria Irving G. Thalberg (già assegnato)
- Michael G. Wilson e Barbara Broccoli
Non ci resta che aspettare l’inizio di questa lunga notte piena di stelle e goderci questa maratona insieme!