Jaleel White, interprete dell’amato Steve Urkel di Otto sotto un tetto, ha detto la sua su un possibile reboot e sul perché non riprenderebbe il ruolo.
Bimbi degli anni ’90, ve lo ricordate Otto sotto un tetto? Era quella divertentissima sit-com, come si diceva allora,
E proprio l’affascinante attore che lo interpretava, Jaleel White, si è recentemente espresso sulla possibilità di un reboot, rivelando il suo rifiuto a tornare nei panni di Urkel. Qui un estratto del suo intervento al SiriusXM dell’ Andy Cohen Live; sotto potete trovare il video.
«Non è possibile fare serie come quelle, oggi. Credo che Fuller House (serie sequel della sit-com Full House o Gli amici di papà) abbia funzionato perché, a essere onesti, ha un qualcosa di sdolcinato e ordinario, un po’ alla Hallmark. Questo va a vantaggio di Candace [Cameron Bure] ed è stupendo, ma non penso potremmo fare lo stesso con quel tipo di comicità.»
Otto sotto un tetto – Cosa sappiamo del possibile reboot?
White ci ha tenuto a specificare che non gli è stato offerto un vero e proprio reboot di Otto sotto un tetto:
«Mi è stato offerto un contratto alla cieca, senza sceneggiatura e metà del compenso che ho ricevuto quando lo show si è concluso. E se si tratta solo di incassare… Be’, non sono interessato. Se tocco qualcosa che sia associato a Otto sotto un tetto, voglio che sia per portarne avanti l’eredità e aiutare le carriere dei giovani.»
In poche parole, i produttori avevano pensato di assicurarsi il ritorno di Steve Urkel e poi svilluparci intorno una storia. Non avevano però fatto i conti con l’attore che, per fortuna, ha rifiutato, evitando probabilmente l’ennesimo scempio in quest’era di reboot infelici. Perché, diciamolo: eccezioni a parte – e Fuller House è una di queste – si tratta spesso di tentativi tristi di riportare indietro uno spirito che non esiste più.
E va riconosciuto senza remore, seppur con un po’ di nostalgia: del resto, il mondo non è più quello degli anni ’90, noi non siamo più quelli degli anni ’90, e piuttosto che spremerci ancora puntando sulla nostalgia, sarebbe interessante testare una nuova comicità, al passo con i tempi – come pure è stato fatto con successo dal 2000 in poi.
Otto sotto un tetto (Family Matters in originale) è arrivata in TV nel 1989 e faceva parte del blocco TGIF della ABC, che comprendeva tutte quelle sit-com per la famiglia destinate al palinsesto del venerdì sera: TGIF sta infatti per Thank God It’s Friday, riadattato per quegli show in Thank God It’s Funny. Quel “blocco”, secondo White, era una nave che stava affondando e non funzionerebbe al giorno d’oggi.
La serie andò avanti fino al 1997, cambiando sigla (nei primi quattro episodi c’era What a Wonderful World di Louis Armstrong), attori (penso alla sparizione di Judy Winslow, causata da un allontanamento dell’attrice che la interpretava) e direzione: proprio il famosissimo Steve Urkel fu creato quasi come comparsa, e divenne invece la vera anima dello show.
Nel 2017 ci fu una reunion degli attori, di cui vi abbiamo parlato in quest’articolo: e forse quello basta già per farci sentire meno orfani.
Ci manca Otto sotto un tetto? A a me sì. E proprio per questo, spero che nessuno ci metta mai su le mani e mi accontento del rewatch.
E voi che ne pensate? Vi piacerebbe una rubrica dedicata alle vecchie sit-com e serie? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: TV Line