Otto sotto un tetto – Jaleel White sul reboot

Jaleel White, interprete dell’amato Steve Urkel di Otto sotto un tetto, ha detto la sua su un possibile reboot e sul perché non riprenderebbe il ruolo.

Otto sotto un tetto

Bimbi degli anni ’90, ve lo ricordate Otto sotto un tetto? Era quella divertentissima sit-com, come si diceva allora, che raccontava la vita quotidiana dei Winslow, una tipica famiglia americana che vive nella periferia di Chicago. Ad “allietare” le loro giornate, il loro bizzarro vicino combinaguai, Steve Urkel.

E proprio l’affascinante attore che lo interpretava, Jaleel White, si è recentemente espresso sulla possibilità di un reboot, rivelando il suo rifiuto a tornare nei panni di Urkel. Qui un estratto del suo intervento al SiriusXM dell’ Andy Cohen Live; sotto potete trovare il video.

«Non è possibile fare serie come quelle, oggi. Credo che Fuller House (serie sequel della sit-com Full House o Gli amici di papà) abbia funzionato perché, a essere onesti, ha un qualcosa di sdolcinato e ordinario, un po’ alla Hallmark. Questo va a vantaggio di Candace [Cameron Bure] ed è stupendo, ma non penso potremmo fare lo stesso con quel tipo di comicità.»

Otto sotto un tetto – Cosa sappiamo del possibile reboot?

White ci ha tenuto a specificare che non gli è stato offerto un vero e proprio reboot di Otto sotto un tetto:

«Mi è stato offerto un contratto alla cieca, senza sceneggiatura e metà del compenso che ho ricevuto quando lo show si è concluso. E se si tratta solo di incassare… Be’, non sono interessato. Se tocco qualcosa che sia associato a Otto sotto un tetto, voglio che sia per portarne avanti l’eredità e aiutare le carriere dei giovani.»

In poche parole, i produttori avevano pensato di assicurarsi il ritorno di Steve Urkel e poi svilluparci intorno una storia. Non avevano però fatto i conti con l’attore che, per fortuna, ha rifiutato, evitando probabilmente l’ennesimo scempio in quest’era di reboot infelici. Perché, diciamolo: eccezioni a parte – e Fuller House è una di queste – si tratta spesso di tentativi tristi di riportare indietro uno spirito che non esiste più.

Otto sotto un tetto

E va riconosciuto senza remore, seppur con un po’ di nostalgia: del resto, il mondo non è più quello degli anni ’90, noi non siamo più quelli degli anni ’90, e piuttosto che spremerci ancora puntando sulla nostalgia, sarebbe interessante testare una nuova comicità, al passo con i tempi – come pure è stato fatto con successo dal 2000 in poi.

Otto sotto un tetto (Family Matters in originale) è arrivata in TV nel 1989 e faceva parte del blocco TGIF della ABC, che comprendeva tutte quelle sit-com per la famiglia destinate al palinsesto del venerdì sera: TGIF sta infatti per Thank God It’s Friday, riadattato per quegli show in Thank God It’s Funny. Quel “blocco”, secondo White, era una nave che stava affondando e non funzionerebbe al giorno d’oggi.

La serie andò avanti fino al 1997, cambiando sigla (nei primi quattro episodi c’era What a Wonderful World di Louis Armstrong), attori (penso alla sparizione di Judy Winslow, causata da un allontanamento dell’attrice che la interpretava) e direzione: proprio il famosissimo Steve Urkel fu creato quasi come comparsa, e divenne invece la vera anima dello show.

Otto sotto un tetto

Nel 2017 ci fu una reunion degli attori, di cui vi abbiamo parlato in quest’articolo: e forse quello basta già per farci sentire meno orfani.

Ci manca Otto sotto un tetto? A a me sì. E proprio per questo, spero che nessuno ci metta mai su le mani e mi accontento del rewatch.
E voi che ne pensate? Vi piacerebbe una rubrica dedicata alle vecchie sit-com e serie? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: TV Line


Leggi tutte le nostre recensioni sulle serie TV
Avatar photo

Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *