Nel terzo episodio della serie in streaming su Disney+ compare un vecchio e semisconosciuto supergruppo Marvel, che è anche un po’ italiano. Conosciamolo meglio!
Durante l’ultimo episodio di Ms. Marvel viene finalmente spiegata l’origine de poteri di Kamala Khan. Anzi, in realtà la questione non è ancora chiarissima, visti i riferimenti ai 10 anelli e (forse) la presenza dei Kree. Viene però detto che la famiglia materna di Kamala ha un’origine extradimensionale e che tra i suoi progenitori ci sono i Djinn, altrimenti noti come ClanDestine.
Probabilmente la cosa avrà lasciato indifferenti i più, per due ragioni. Che Ms. Marvel non fosse un’Inumana (come nei fumetti) era già noto da tempo, quindi era logico aspettarsi una spiegazione alternativa delle sue capacità. Poi, i ClanDestine sono una famiglia di personaggi Marvel davvero di nicchia, noti ai fan duri e puri e con qualche annetto sulle spalle.
ClanDestine è infatti il titolo di una testata dedicata ai Destine. Si tratta di una famiglia di superumani creati e disegnati nel 1994 dall’inglese Alan Davis per Marvel UK (su mandato della casa madre americana). Il folto gruppo è composto principalmente da Adam Destine (il capostipite), Walter Destine (Wallop), Kay Cera (Cuckoo), Samantha Hasard (Argent), Dominic (Hex), Newton, William Chance (Cap’n Oz), Rory Destine (Crimson Crusader), Pandora Destine (Imp), Albert, Gracie Gamble, Victor Destine, Florence, Maurice FortuitIl.
Il nome della serie è un chiaro gioco di parole (che rende bene anche in italiano): Clan+Destine (il cognome della famiglia)=clandestino, che richiama l’anonimato e la segretezza in cui si muovono i Destine.
Alan Davis, reduce dalla serie Excalibur, dove se l’era passata non tanto bene per – come soleva ribadire – «l’inferno di scadenze infinite», fu all’epoca fortemente attratto dalla possibilità offertagli da Marvel UK di creare un gruppo di nuovi personaggi. Pensò così ad una famiglia e alle sue dinamiche interrelazionali, intrigato da situazioni dove il legame tra i membri non è una scelta ed è inscindibile, nel bene e nel male.
La storia trae spunto dal capostipite Adam, che nasce nel villaggio di Ravenscroft, nel cuore dell’Inghilterra, nel 1168. A sedici anni ha un incidente, ma si salva dopo che una strana donna gli compare in sogno (elemento ricorrente anche in Ms. Marvel). Nel 1189, Adam si unisce alla Terza Crociata. Dopo una campagna di guerra fortunata, senza mai essere ferito e in cui si guadagna l’appellativo di Destine (destinato a grandi cose), viene catturato dal signore della guerra Al Kadhdhaab, che lo costringe ad aiutarlo per uccidere Sujanaa Min Raghbah. Secoli prima, quest’ultimo aveva rubato una gemma con poteri mistici e, in una visione, Sujanaa stesso aveva visto che proprio Adam era destinato ad ucciderlo. anche Kadhdhaab era al corrente della cosa, grazie ad un’antica profezia.
Dopo varie peripezie, Adam uccide Sujanaa. Si scontra anche con Kadhdhaab, sconfiggendolo. Quindi, libera dalla gemma una – sentite bene – Djinn donna (una sorta di genio della lampada) di nome Elalyth. Questa rende Adam immortale e diventa la sua compagna. Inutile dire che Elalyth è la stessa donna vista in sogno dall’Adam sedicenne che, da quel momento, diventa la sua protettrice. Nel corso dei secoli Adam ed Elalyth avranno molti figli, ognuno dei quali erediterà abilità sovrumane.
I Destine sono dunque una famiglia con superpoteri di origine mistica. Però, non usano le proprie doti per combattere il male, ma cercano di vivere la propria vita in modo comune, cercando di farsi notare il meno possibile. L’anonimato è un elemento ripreso anche nella serie di Ms. Marvel. Sebbene l’intenzione dei ClanDestine della serie Disney+ sia quello di tornare nella propria dimensione, con qualsiasi mezzo.
C’è da dire che la prima serie a fumetti di ClanDestine è una delle più sfortunate della Marvel di quegli anni. Sebbene Davis fosse in gran forma e molto entusiasta, le basse vendite decretarono la chiusura della testata. Davis abbandonò la serie dopo l’ottavo numero, che tirò avanti fino al #12. Nel frattempo lasciò il posto ai disegni al nostro bravissimo e compianto Pino Rinaldi (Skorpio, Lanciostory, Martin Mystere, Capitan America, Thor), noto nel settore come l’americano per il suo stile molto vicino ai comic USA.
Più di dieci anni dopo Marvel decise di dare a Davis una seconda possibilità. Gli affida una nuova miniserie in cinque numeri, pubblicata nel 2008. Davis riesce a mettere in piedi una bella trama dove, ancora una volta, le relazioni tra i membri della famiglia giocano una parte importante e fondamentale. Una storia fresca e dinamica, con continui cambi di location che mantengono alto l’hype . La storia vede anche la partecipazione degli Inumani.
Tra la prima e la seconda serie, nel 1996 Davis scrive anche una miniserie in team-up con gli X- Men. Nel 2012 sceneggia e disegna ben tre annual sotto il cappello Marvel Tales by Alan Davis, che presenta i ClanDestine come guest-star. Fantastic Four Annual #33, Daredevil Annual #1 e Wolverine Annual (vol.2) #1.
I Marvel Studios – oramai lo sappiamo bene – sono soliti trarre ispirazione da personaggi dei fumetti che poi rimaneggiano e riscrivono, a seconda delle necessità delle trame che stanno sviluppando. Stessa sorte è dunque toccata ai ClanDestine. In Ms. Marvel le origini sono molto diverse, così come l’etnia dei membri del Clan. Possiamo forse considerarlo più un omaggio al supergruppo inglese che altro.
Se vi interessasse approfondire la conoscenza della famiglia Destine, sappiate che non è affatto semplice. La prima storia di ClanDestine è apparsa su Marvel Comics Presents #158 del 1994, pubblicato in Italia nel 1995 in uno speciale numero zero da Marvel Italia, preludio alla serie regolare.
Quest’ultima è stata pubblicata a partire dal 1994. In parte su Marvel Magazine (dal #10 al #13) e in parte su Marvel Mix (dal #5 al #11).
La miniserie X-Men/ClanDestine del 1996 è stata pubblicata su Marvel Mix #12 di Marvel Italia nel 1997. La seconda serie regolare del 2008 è stata raccolta in un volume 100% Marvel del 2009, edito sempre da Marvel Italia.
Infine, i tre annual del 2012 sono stati raccolti nel volumetto Marvel World #16, pubblicato nel 2013 da Panini.