Trentennial Park è il fumetto che segna il ritorno di Rat-Man, a più di sei anni dall’ultima parodia. Corriamo a scoprirlo insieme!
È con Trentennial Park che Rat-Man, supereroe dalle orecchie a padella, torna con il suo fletto i muscoli e sono nel vuoto. E lo fa in occasione dei trent’anni di Panini Comics, nata nel 1994 e diventata un punto di riferimento nel mondo dei fumetti.
«As time goes by, ma poi siamo sempre qui, perché alla fine, non è mai veramente finita. Soprattutto se c’è Rat-Man e soprattutto se ci sono e ci saranno, sempre, fumetti da pubblicare. Buon trentennale, Panini Comics!»
Con queste parole, Leo Ortolani, genitore – suo malgrado – del supereroe di cui davvero non abbiamo bisogno, ha presentato il volumetto, che sarà distribuito il 31 ottobre, ed è già in prevendita online.
Trentennial Park segnerà un ritorno definitivo?
Non vogliamo farci illusioni: l’uscita diTrentennial Park non significa un ritorno fisso di Rat-Man nelle nostre vite, ahinoi. Dirgli addio, ai tempi del numero cento che-doveva-essere-l’ultimo-ma-non-lo-fu, non è stato facile; e solo le meravigliose parodie che di tanto in tanto ancora arrivano ci hanno permesso di tirare avanti.
Anche da Trentennial Park, dopotutto, ci aspettiamo una parodia giocata sul trentennale e su Jurassic Park – che trent’anni li ha compiuti l’anno scorso. Sia la copertina che il titolo, lasciano pochi dubbi…
Ma un ritorno in pianta stabile di Rat-Man non sembra nelle carte, come Leo stesso ha lasciato intuire nell’intervista che gli abbiamo fatto allo scorso Lucca Comics and Games:
«[…] abbiamo fatto questa cosa per vent’anni, l’abbiamo chiusa e adesso facciamo dell’altro, a volte, magari anche con Rat-Man, ma non sempre. Un giorno forse ci sarà un distacco totale, anche perché Rat-Man in realtà io lo inserisco con queste orecchie da topo improbabili in queste storie e immagino che magari chi non lo conosce si chiederà “come mai questo personaggio?” e magari pensa a Topolino.
In realtà il personaggio vero è sotto la maschera, c’è questa sorta di “scimmiottina” che prima di diventare Rat-Man era già tante altre persone; nel senso che Rat-Man è stata una storiellina di poche pagine che ho fatto nel 1989 dopo che era uscito il film di Tim Burton. [Batman n.d.r.].
In realtà il personaggio che si mette la maschera io lo usavo già, non pubblicando con nessuno, ovviamente, però io facevo fumetti da quando ero piccolino. Per cui questo ‘personaggino’ qua aveva già fatto un sacco di cose; dalle parodie di film sul Vietnam a cose fantasy… non so era un po’ una sorta di Robert De Niro. Ecco per cui in quel caso lì è come se avessi fatto Robert De Niro con la maschera.»
Ora che lo scimmiotto non ha più la maschera con le orecchie da topo, non vuol dire che non possa interpretare altri mille meravigliosi personaggi. E continuare a farci ridere e sognare, come solo Ortolani sa fare.
Fonte: Fumettologica