L’autore del libro, confortato dagli ottimi risultati di critica e pubblico di Ready Player One al cinema, starebbe lavorando a ben due sequel
Ready Player One è senza ombra di dubbio uno dei più grandi successi del 2018 (qui puoi leggere la nostra recensione): il film di Steven Spielberg sta ricevendo un’accoglienza incredibile in tutto il mondo. Nel corso del tour promozionale, Ernest Cline, autore del libro e sceneggiatore del film, ha parlato del futuro della sua creatura e delle difficoltà del regista 71enne di realizzare un film così complesso:
Quando ho scritto Ready Player One e ho registrato il nome del dominio online, ho anche registrato Ready Player Two e Ready Player Three, perché sapevo che un giorno avrei voluto raccontare altre storie. Ho lavorato moltissimo per creare l’OASIS e presentarlo nella prima storia, e sembrava avere così tanto potenziale per raccontare tante altre storie che sapevo che avrei voluto ritornarci un giorno. Fortunatamente, sono stato coinvolto nella realizzazione del film mentre stavo iniziando a lavorare su Ready Player Two, dunque era un buon momento. Passavo da Ready Player One a Ready Player Two. Ho lavorato molto duramente. Volevo avere in mano una prima bozza della storia, prima di vedere il film, in modo che questo non mi influenzasse troppo. Anche se ci ho lavorato e sapevo cosa sarebbe accaduto nel lungometraggio, volevo scrivere un sequel che potesse piacere ai fan del libro, che avrebbero avuto la sensazione che fosse un seguito del libro, ma anche che la storia fosse qualcosa che poteva intendersi anche come un sequel cinematografico. È stato un processo complicato.
Quando gli è stato chiesto se Steven Spielberg gli abbia dato qualche suggerimento sul sequel di Ready Player One, Cline ha risposto:
Sapete, certo che lo ha fatto. Ne abbiamo parlato un po’. Gli dissi che cosa avevo programmato e gli raccontai l’idea. Tuttavia, a quel tempo era ancora concentrato su questo film e voleva saperne di più su ciò che avevo programmato, su come si relazionasse al finale di questo film, ma quello che ho pianificato viene anticipato così bene, entro la conclusione di questo film. Sono veramente felice.
A questo punto era davvero impossibile non chiedere a Cline se potrebbe esserci un coinvolgimento diretto del regista nel sequel di Ready Player One:
No, non direttamente. Aveva solo voglia di finire prima questo film. Ma penso che ci siano buone possibilità che, se questo dovesse andare bene, la Warner Bros. vorrà fare un sequel. Non so se Steven vorrebbe tuffarcisi di nuovo dentro, perché saprebbe a cosa va incontro. Ha dichiarato che si tratta del terzo film più difficile che abbia mai girato, tra dozzine e dozzine di film. Ha detto che Lo Squalo sarà sempre il peggiore. Salvate il Soldato Ryan è stato semplicemente brutale perché stava ricreando il D-Day, giorno per giorno. E con questo, è stato come realizzare due film diversi contemporaneamente: realizzare un film completamente in CGI, in cui la ILM si è occupata di tutti gli effetti speciali, e quindi farne un secondo nel mondo reale, tenendoli paralleli e con un montaggio alternato tra i due mondi. Questo è il motivo per cui mi è sembrato incredibile che si sia fermato, mentre stavamo lavorando alla post-produzione, e se ne sia andato a girare The Post. Quindi, non so se vorrebbe tuffarcisi di nuovo dentro, ma forse tra un paio d’anni potrebbe essersi ripreso. Spero davvero che, se ne realizzeremo un altro, lo voglia fare lui. Michael Crichton, il romanziere, è l’unico ad aver avuto la fortuna di vedere due dei suoi libri prodotti da Steven Spielberg, ma forse anche io sarò tanto fortunato.
Voi che ne pensate? Vorreste vedere uno o più sequel di questo film? Ditecelo tra i commenti!