Abbiamo visto 65 – Fuga dalla Terra, un film scritto e diretto da Scott Beck e Bryan Woods che vede come protagonista un Adam Driver in ottima forma… che purtroppo non basta a salvare un film che proprio non è riuscito a convincerci fino in fondo. Vi diciamo perché, ovviamente senza spoiler
65 – Fuga dalla Terra è un film scritto e diretto da Scott Beck e Bryan Woods (gli sceneggiatori di A Quiet Place, per intenderci!) e prodotto da Deborah Lieblig, Zainab Azizi e, soprattutto, Sam Raimi. Uno Sci-Fi che richiama i B-Movie anni ’90, quelli che guardavamo in seconda serata, prima di cedere al sonno.
La trama è semplice: partiamo da un pianeta sconosciuto, molto simile al nostro, il protagonista – interpretato da un Adam Driver in ottima forma – parte per una missione non meglio definita. Il suo compito è trasportare persone su un’astronave, attraverso capsule criogeniche, in cambio di un compenso tre volte superiore a quello che percepisce di solito, il che gli permetterà di garantire adeguate cure alla figlioletta malata. Unico neo: la missione dura due anni. Durante l’impresa – o il servizio Taxi, a seconda di come la vogliate vedere – l’astronave entra in collisione con uno sciame di asteroidi che la danneggiano fino a farla precipitare su un pianeta ostile, popolato interamente da mostri: la Terra, sotto il dominio dei dinosauri. 65 milioni di anni fa.
Ma attenzione, non aspettatevi Jurassic Park – che per quanto girato nel 1993 gode tuttora di effetti visivi migliori – se non altro perché i dinosauri in questione sono frutto di pura immaginazione (eccezion fatta per il T-Rex, grossomodo realistico) pensati appositamente per spaventare lo spettatore. Creature aggressive e letali che poco hanno a che vedere con le bestioline che hanno popolato la Terra. Chiarito questo punto, pensate più a un The Last of Us in chiave fantascientifica, con un protagonista migliore sotto il profilo umano rispetto al rude Joel, o a un The Mandalorian, con l’eroe in questione che si fa carico di proteggere la vita di un essere indifeso che, in qualche modo, lo addolcisce.
Adam Driver, invece, se la cava alla grande, complice il fatto di poter finalmente mettere in pratica nozioni militari acquisite quando dopo l’11 settembre 2001, si arruolò volontario nei Marines degli Stati Uniti, prestando servizio per due anni e mezzo nella Compagnia di Supporto del 1º Battaglione 1º Reggimento Marine con l’incarico di mortaista. L’esperienza militare si vede tutta e contribuisce a dare realismo all’azione. Il ragazzo sa imbracciare un fucile, su questo non vi è alcun dubbio!
Adriana Greenblatt (proveniente dalla scuola Disney) risulta abbastanza credibile nel ruolo di Koa, bambina sopravvissuta all’impatto, di cui Mills si farà carico, manco a dirlo, come Joel con Ellie. Ciononostante, purtroppo, la ragazzina non ha certo il carisma di Bella Ramsey.
Il resto però, è davvero debole, a partire dagli effetti speciali dimenticabilissimi. L’azione, su cui si basa l’intera vicenda, inoltre, risulta priva di mordente, piatta, senza particolari emozioni. Per quanto l’idea di base sia buona, la realizzazione non lo è altrettanto. Le scene, infatti, sono cariche di prevedibilità – il titolo, che non tenta minimamente di celare il succo della storia, non aiuta certo a creare pathos – e, a tratti, risultano persino noiose, nonostante un protagonista carismatico e brillante che tenta in ogni modo, e con ogni mezzo, di rendere avvincente un film mediocre girato in soli 40 giorni (e si vede), che con un minimo di impegno in più sarebbe potuto essere davvero divertente. Ma non lo è. Peccato.
65 - Fuga dalla Terra
Adam Driver: Mills
Ariana Greenblatt: Koa
Chloe Coleman: Nevine
Nika King: Alya