Absolute Wonder Woman #1 – Le epiche origini della Diana Infernale

Per le anteprime di MegaNerd, abbiamo letto Absolute Wonder Woman #1 di Kelly Thompson e Hayden Sherman, l’epico inizio delle avventure di Diana Principessa dell’Inferno!

recensione absolute wonder woman 1

Wonder Woman è da sempre l’eroina più ‘lucente’ della DC Comics, che combatte il male avvalendosi delle altrettanto risplendenti armi Amazzoni: il lazo dorato della verità e gli scintillanti Bracciali della Sottomissione. Insomma: se Superman è SPERANZA, Wonder Woman è la LUCE della DC.

Almeno questo nell’universo classico DC dove la principessa Diana di Themyscira è cresciuta grazie all’educazione e alla disciplina impartitele dalle Amazzoni divenendo la supereroina più importante di sempre.

Nell’Absolute Universe creato da Darkseid le cose sono andate diversamente. L’oscurità del mondo modellato dal Tiranno di Apokolips, ha generato conseguenze significative nelle vite dei supereroi di questa realtà.

Oltre a Batman e Superman, di cui abbiamo parlato nelle recensioni di Absolute Batman #1 e Absolute Superman #1,  anche Wonder Woman è stata inghiottita dalle tenebre. L’Absolute Wonder Woman non è un personaggio splendente e solare e la sua casa non è stata l’isola di Themyscira, bensì… l’Inferno!

Per le anteprime MegaNerd from U.S.A., concludiamo, con colpevole ritardo, l’analisi del trittico di serie che hanno inaugurato l’Absolute Universe della DC Comics con la terza testata uscita, per l’appunto, Absolute Wonder Woman #1, di Kelly Thompson e Hayden Sherman.

La variante di copertina di Absolute Wonder Woman #1 di Dan Panosian per  Midtown Comics (si collega alla sua copertina di Absolute Batman) :  r/AbsoluteUniverse

Per scrivere le gesta della supereroina più forte della propria scuderia, la DC ha affidato il compito al Premio Eisner Kelly Thompson, una sceneggiatrice che ha dedicato sino a qui gran parte della sua carriera a narrare le avventure di super-donne carismatiche dal carattere molto forte. In Marvel la Thompson ha lasciato sicuramente il segno su Captain Marvel, Black Widow, Hawkeye: Kate Bishop e Jessica Jones. In DC ha lavorato su Birds Of Prey prima di arrivare su Absolute Wonder Woman, un banco di prova sicuramente importante per la storyteller.

Alle matite un artista esperto ma ancora giovane come Hayden Sherman, da anni al servizio degli eroi DC e che potrebbe ottenere la consacrazione definitiva proprio grazie ad Absolute Wonder Woman.

Prima di addentrarci nella recensione, dobbiamo dire che Absolute Wonder Woman era la serie che sulla carta risultava meno intrigante tra le tre. Ma dopo che DC ha condiviso le prime immagini che mostravano la versione ‘assoluta’ di Wonder Woman, l’hype e la curiosità sono esponenzialmente aumentate.

💫 on X: "The premise and design of Absolute Wonder Woman is very  interesting, and I'm hyped to see DC explore more of Diana's magical side  and connection to Hecate https://t.co/S2wCp8GTwv" /

Un costume dark, uno spadone che sembra rubato al Cloud del videogame Final Fantasy VII, un scheletro di cavallo alato come destriero, tatuaggi tribali… il primo pensiero che è balenato per la testa è stato: ma questa Absolute Wonder Woman è un eroe o un anti-eroe?

Se volete scoprirlo e sapere se ci è piaciuto Absolute Wonder Woman #1, non vi resta che proseguire nella lettura, ma attenzione agli Spoiler!!

WONDER SPOILER ALERT! Absolute Wonder Woman #1 non è ancora uscito in Italia e quindi d’ora in poi ci saranno spoiler su albi ancora inediti nel nostro Paese! 

Absolute Wonder Woman: l’Amazzone from Hell

Absolute Wonder Woman #1— Mini review

La storia si apre a Gateway City, dove una misteriosa piramide rovesciata fluttuante appare improvvisamente sopra la costa della California. Da essa emergono creature demoniache volanti che attaccano la popolazione californiana. In questo scenario caotico, fa la sua comparsa una figura femminile armata di una grande spada e cavalcante un Pegaso scheletrico: è Diana, l’Absolute Wonder Woman e principessa dell’Inferno.

La narrazione si alterna tra il presente e il passato, rivelando le origini di Diana. In questa realtà, le Amazzoni hanno offeso Zeus e sono state imprigionate. Come punizione, la neonata Diana viene esiliata da Apollo sull’isola infernale di Hell e affidata alle cure della maga Circe, anch’essa confinata sull’isola infernale.

La parola ‘Amazzone’ non deve essere mai più pronunciata e Diana non deve sapere le sue origini di guerriera di Themyscira. Nonostante l’iniziale riluttanza, Circe comprende il potenziale della bambina e decide di accudirla sviluppando anche un profondo legame materno con Diana, educandola nelle arti magiche e preparandola al suo destino da guerriera.

La battaglia nel presente contro le bestie demoniache denominate Harbingers consegnerà alla Terra la protettrice che si merita nonostante provenga dall’Inferno?

Una origin story epica con i riflettori tutti puntati su Diana

Absolute Wonder Woman #1 : une introduction correcte manquant encore un peu  de folie | COMICSBLOG.fr

Partiamo col dire che Absolute Wonder Woman #1 è la più classica delle storie sulle origini del supereroe. Una trama lineare che racconta in poche pagine la vita di Diana al fianco di Circe, una serie di nemici mostruosi da affrontare come prova della sua forza e dei suoi poteri, la Terra da salvare, la rivelazione della sua esistenza all’umanità, ecc.. tutti elementi canonici delle origin story.

A differenza delle altre serie Absolute, il primo numero di AWW presenta una sceneggiatura pulita e semplice che si concentra moltissimo sul personaggio di Diana lasciando in secondo piano tutto il resto.

La Thompson decide di raccontarci tutte le fasi salienti del passato di Diana nelle poche pagine dedicate all’infanzia dell’eroina nell’isola dell’Inferno insieme a Circe e ai demoni che ci vivono. Anche se attinge parzialmente alla mitologia greca presentando un Apollo trascendente come non mai, le attenzioni sono tutte concentrate sulla giovane Diana che, nell’intimità materna manifesta i suoi dubbi, paure e le domande sulle sue origini Amazzoni, ma quando è ora di combattere si trasforma in una guerriera granitica e imperiosa.

La Thompson fa un lavoro eccelso sulla caratterizzazione dei personaggi di Diana e Circe. Ma la scrittrice ci ha già abituato in passato a personaggi femminili ben strutturati con un carisma importante; la Thompson ci consegna nelle poche pagine (tendo a ripeterlo perché non è un lavoro banale) una Wonder Woman perfetta e con un profilo ben definito.

La Wonder Woman della Thompson è una donna giovane, alla scoperta della Terra, dei propri poteri e origini. A tratti può ricordare come strutturazione del personaggio, la WW del compianto George Perez: giovane e forte, ma allo stesso tempo emotiva e insicura sul futuro che la attende lontana da casa (anche se si tratta dell’Inferno..).

Absolute Wonder Woman #1” Leaves Paradise Behind | DC

Trattandosi dell’Absolute Universe, sono molte le differenze rispetto alla Diana dell’Universo classico, in particolare proprio sull’infanzia e sulla crescita di Diana; nell’Universo DC originale Circe è una nemica di WW mentre in questa realtà funge da madre e mentore di Diana, nonché unica persona con cui si rapporta per la prima parte della sua vita.

Sorry, But Absolute Wonder Woman's Mind-Blowing Title Already Makes Her Cooler Than the Original

Circe, viene ritratta in modo più complesso rispetto alle sue precedenti incarnazioni, passando da strega esiliata a madre affettuosa, mostrando una notevole evoluzione del personaggio in poche pagine.

Quella che Diana chiama ‘casa’ non è l’Isola di Themyscira, ma l’Inferno, fatto di insidie e mostri. Cosa più importante, Diana è l’ultima della sua specie, con il fato delle altre Amazzoni, prigioniere di Zeus, al momento ignoto. Il dubbio, tra l’altro, rimane sempre: Wonder Woman è un’eroina o un’antieroina? Nella sua prima missione cerca di identificarsi come protettrice della Terra, ma siamo sicuri che crescere all’Inferno potrebbe avere ripercussioni sul carattere e la morale di Diana nel prosieguo della testata. E questo rende il tutto ancora più interessante.

AWW: un ‘viaggio dell’eroe’ con influenze… manga!?

Quello che emerge dalla lettura di Absolute Wonder Woman #1 è la presenza di alcuni elementi che strizzano l’occhio alla cultura fumettistica nipponica. Sia chiaro: non siamo davanti a un’opera ‘quasi’ manga come può essere Ultimate X-Men di  Peach Momoko di casa Marvel, ma ci sono tutte le carte in regola per poter paragonare l’incipit del primo capitolo di AWW a quello di uno shonen.

La spada spropositata e l’armatura stile Gatsu di Berserk, l’eroina esiliata e unica superstite della sua specie, potente ma ancora inconsapevole della sua forza, un essere mostruoso da affrontare quale prova della potenza della protagonista. Siamo davanti al classico primo capitolo del ‘viaggio dell’eroe’ che possiamo ritrovare anche in opere orientali come Dragon Ball, Hunter X Hunter, My Hero Academia e molte altre.

Non possiamo sapere se la Thompson e Sherman abbiano attinto dalle loro conoscenze in materia di manga, ma di fatto lo stile utilizzato nel raccontare e rappresentare graficamente alcuni eventi, rende la lettura ancora più epica e esaltante.

Infine, è impossibile non parlare dei disegni di Hayden Sherman; come abbiamo detto in precedenza, AWW potrebbe essere la consacrazione definitiva dell’artista, e di sicuro in questo primo numero fa un lavoro eccellente. Il suo tratto distintivo contribuisce significativamente ad incrementare l’atmosfera del fumetto.

The Cultured Nerd

Il design del costume di Diana è semplicemente perfetto: leggendario e dark. La rappresentazione su tavola dell’introduzione di Wonder Woman è grandiosa e allo stesso tempo epica. Incredibile anche la sequenza sul passato di Diana e Circe; in poche tavole Sherman rappresenta la crescita dell’eroina e soprattutto l’affetto e l’amore di Circe nei confronti di Diana col passare del tempo che si denota nelle migliorie che la maga fa alla casa dove vive insieme a Diana; da spoglia quale è inizialmente, sino a un’accogliente dimora per entrambe.

Absolute Wonder Woman 1: la nuova epica targata DC Comics? - Recensione | Nerdevil

Sorry, But Absolute Wonder Woman's Mind-Blowing Title Already Makes Her Cooler Than the Original

Nei combattimenti, Sherman riesce a esprimersi in maniera sapiente, rappresentando scene fluide e dinamiche, strizzando l’occhio ad alcune pose e inquadrature tipiche dei manga, dove spicca solenne e imperiosa la figura di Wonder Woman dell’Universo Absolute. I colori di Jordie Bellaire completano l’opera, utilizzando toni che enfatizzano l’atmosfera mistica e oscura della storia.

Conclusioni

Absolute Wonder Woman #1 Review: Absolutely Wonderful - Comic Book Movies and Superhero Movie News - SuperHeroHype

Ottima partenza per Absolute Wonder Woman. Come già visto per Batman e Superman, in questo Absolute Universe anche Wonder Woman è un eroina giovane e alle prime armi che si affaccia al mondo terreno per la prima volta.

La Thompson imbastisce una storia fantasy semplice e lineare, non dimenticando che si tratta di Wonder Woman e quindi va trattata e rappresentata come un personaggio grandioso e mitologico allo stesso tempo.

Già in questo primo capitolo viene data un’identità ben chiara a Diana, sicuramente più marcata rispetto a quanto fatto dagli altri autori sulle versioni Absolute di Superman e Batman. Sarà curioso capire andando avanti, se le intenzioni di Wonder Woman saranno pure e virtuose come la sua controparte classica.

Sicuramente un albo originale, divertente e ben disegnato da un Hayden Sherman molto coinvolto nel progetto che si lascia andare a qualche ‘sperimentazione’ interessante sull’impostazione di alcune tavole. La sua Diana è qualcosa di pazzesco e imperioso.

Se queste sono le premesse dell’Absolute Universe, DC ha fatto sicuramente centro con questo progetto. E Absolute Wonder Woman potrebbe essere una delle testate più interessanti di tutte quelle che sono uscite e che usciranno nell’immediato futuro.

Absolute Wonder Woman #1 (versione originale)

Absolute Wonder Woman #1 (versione originale)

Autori: Kelly Thompson (storia), Hayden Sherman (disegni)
Formato: 17x26; Spillato; 30 pagine a colori
Dove trovarlo: store online
Editore: DC
Prezzo: $ 4.99
Voto:

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Doc. G

Il mio nome e' Doc. G , torinese di 36 anni lettore compulsivo di fumetti di quasi ogni genere (manga, italiano, comics) ma che ha una passione irrefrenabile per Spider-Man! Chi è il miglior Spider-Man per me? Chiunque ne indossi il costume.

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