Per le anteprime comics di MegaNerd, abbiamo letto in contemporanea con gli USA Action Comics # 1061, 1062 e 1063, mini-run che segna l’esordio in DC Comics (e su Superman) di Jason Aaron. Andiamo a vedere cosa ne pensiamo!
A gennaio negli Stati Uniti ha esordito una nuova formula per la testata più longeva del mondo dei comics, Action Comics. Dopo la lunghissima run di Phillip Kennedy Johnson, con il sottotitolo ‘Superman Superstar‘ per tutto il 2024 sulla collana avremo diversi team creativi che realizzeranno delle ‘mini-run’ prima di lasciare il posto ai nuovi autori.
La storia in tre parti ‘I, Bizarro‘ pubblicata su Action Comics #1061, 1062 e 1063 è molto importante per diversi motivi; oltre alla partenza della suddetta iniziativa, questi numeri della storica testata dell’Azzurrone vedono il ritorno di un villain di Superman molto amato come Bizarro, ma, soprattutto, segnano l’esordio assoluto in DC Comics (escludendo la parentesi in Vertigo) di Jason Aaron, autore dal recente passato esclusivo in Marvel.
La carriera dello scrittore statunitense è contraddistinta da tanti successi come Scalped, Thor, Doctor Strange, ma anche da discutibili gestioni come la sua run sugli Avengers. Stiamo, in ogni caso, parlando di un autore stimato e, quindi, che il suo primo lavoro in casa DC Comics sia proprio su Action Comics, non è una sorpresa. Aaron ha detto che è uno degli onori più significativi della sua carriera scrivere sulla “testata che ha dato il via a tutto”, sottolineando come abbia preso sul serio il suo impegno con Superman.
Aaron costruisce una trama divertente e ricca d’azione (anche se dal finale un po’ contorto) mettendo al centro un Superman tanto umano quanto (a tratti) impotente, ma mai arrendevole, e un Bizarro più forte e pericoloso che mai.
‘I, Bizarro’ vede alle matite un ottimo John Timms, artista non estraneo all’Uomo d’Acciaio, avendo già lavorato su Superman: Son of Kal-El di Tom Taylor e quindi in perfetta sintonia con l’Azzurrone e le scene d’azione imbastite da Aaron.
Ma andiamo a vedere più nel dettaglio cosa aspettarci da Action Comics# 1061, 1062 e 1063!
Attenzione!!! ALLARME SUPER – SPOILER! D’ora in poi parleremo di storie ancora inedite in Italia. Non ci sarà Superman a salvarvi dagli SPOILER se andate avanti nella lettura (io vi ho avvertito)!
Un mondo diverso, ma fatto di… Bizarro!
Jason Aaron riporta in scena sulle pagine di Action Comics il personaggio di Bizarro, presentando ai lettori la versione definitiva e (forse) più pericolosa mai affrontata da Superman. Da sempre è noto come Bizarro sia la ‘versione inversa‘ dell’Uomo d’Acciaio, compresi i poteri: soffio calorifico, vista congelante, vista microscopica che in realtà aumenta la grandezza delle cose che vede, vista a raggi X che funziona solo attraverso il piombo, ecc..
Ma quando il doppelgänger dell’Azzurrone scopre un oscuro segreto su se stesso… Cominciano i guai per il nostro eroe! Bizarro si ritrova con dei poteri magici che metteranno a dura prova Superman e Metropolis nel primo numero della storia. Dopo una battaglia ricca di azione tra i due, Bizarro riesce nel suo intento, sconfiggendo in qualche modo Superman e, grazie a un incantesimo, a trasformare Metropolis… In una città popolata da versioni ‘bizzarre’ dei suoi abitanti.
Lo stesso Superman – che, ricordiamo, oltre alla kriptonite è debole alla magia – rischia di capitolare e trasformarsi in un Bizarro 2.0. L’eroe di Metropolis vede la sua città cadere letteralmente a pezzi. Superman cerca in tutti i modi di riportare ogni cosa al proprio posto, salvare se stesso e una città che ora lo odia e lo disprezza… Compresa sua moglie Lois Lane (anche lei vittima della magia di Bizarro). Quando tutto sembra perduto, un Superman all’ultima spiaggia chiederà un disperato aiuto all’unica persona che è sana di mente in un mondo che funziona al contrario: Joker. Riuscirà Superman a rompere la magia di Bizarro e far tornare tutto alla normalità?
Aaron centra (quasi) l’obiettivo: capire Superman e metterlo contro un grande villain
‘I, Bizarro‘ è, a tutti gli effetti, un duello tra l’Uomo d’Acciaio e il suo doppelgänger. Superman vs. Bizarro. Bene contro male.
In Action Comics #1061, 1062 e 1063 si ha l’impressione che Jason Aaron abbia preso alla lettera il titolo della serie e, soprattutto, abbia in parte centrato l’obiettivo: comprendere e trasmettere ai lettori la grandezza dell’eroe Superman e mostrare, al contempo, l’umanità dell’Uomo di Kripton.
Lo scrittore riesce a imprimere da subito il suo stile imbastendo una trama lineare, divertente, carica d’azione, colpi di scena e un pizzico di drammaticità. Un finale un po’ forzato e alcune scelte di trama discutibili non fanno passare a pieni voti l’esame al caro Jason. Il lavoro, però, che fa sui personaggi, è veramente eccellente.
Superman viene rappresentato nella prima parte di ‘I, Bizarro’ in tutta la sua potenza, combattendo una delle battaglie più impegnative di sempre contro Bizarro. Ma è nella seconda e terza parte della storia che viene mostrato il vero carisma e carattere di Superman, ricordando a tutti il motivo del perché lui è il migliore supereroe di sempre.
L’Uomo d’Acciaio deve combattere due battaglie contemporaneamente, una interiore contro la magia di Bizarro e una nel mondo reale, facendo quello che fa sempre: salvare le persone, in questo caso dall’inverso di se stesse. E continua a farlo nonostante la Metropolis ‘al contrario’ e tutti i suoi cittadini lo disprezzino e lo odino.
Superman non si perde mai d’animo, si mette tutti i problemi sulle spalle e cerca di risolverli. Si ritrova in un’atmosfera di disperazione e isolamento, con un mondo in preda a una caduta libera che non ha il potere di fermare. Sa di essere impotente, che la situazione è disperata e la scelta del Pagliaccio del Crimine come alleato è tanto controversa quanto geniale. È l’ultima carta che ha da giocare e non sa neanche lui se sarà quella vincente.
Ebbene, Superman è tutto questo: potere e invincibilità da un lato, ma anche umanità e lealtà dall’altro, e pronto a mettersi sempre al servizio di chiunque. Perché? Semplicemente perché è quello che fa Superman.
Aaron fa un grande lavoro su Bizarro, creando una versione realmente temibile del personaggio. Sino a questo momento Bizarro era stato una macchietta, un nemico per lo più buffo, utilizzato per storie leggere e a volte dipinto come antieroe più che villain.
La sceneggiatura di ‘I, Bizarro’, invece, mette da subito in risalto il potere di Bizarro e il fatto che sia un vero e proprio cattivo capace di mettere in ginocchio Metropolis e il suo eroe. Ci sono dei momenti realmente drammatici all’interno della storia, alcuni riguardanti proprio il doppelgänger di Superman, che permettono ancora una volta ai lettori di empatizzare col mostro per ciò che gli accade e lo porta a fare determinate scelte. Ma, per l’appunto, è un mostro e nonostante a tratti sia da compatire, i suoi intenti sono malvagi.
E allora cosa non ha funzionato? In primis manca tutta la Super- Family, ovvero quello che dovrebbe essere il centro del progetto per l’Uomo d’Acciaio del Dawn of DC. Supergirl, Super-Boy, John Kent, ecc. non appaiono e la stessa Lois Lane è una semplice comparsa sullo sfondo. Il conflitto finale tra Bizarro e Superman si svolge in maniera un po’ confusa tra piano mentale e reale, e la soluzione che adotta l’Uomo d’Acciaio per rompere l’incantesimo di Bizarro è un po’ tirata.
Sembra che Aaron abbia pensato bene a come mettere nei guai Superman, ma non a come tirarlo fuori, dandogli una scappatoia che assomiglia più ad un arrampicarsi sugli specchi…
Pollice su (e via) per l’arte di Timms
Ottimo lavoro per John Timms, assolutamente in sintonia con Aaron. L’esperienza del disegnatore su Superman sicuramente lo ha aiutato nel rappresentare l’iconico eroe della DC in tutta la sua gloria, così come di tutto rispetto è la sua versione di Bizarro, rappresentato anche graficamente come malvagio e inarrestabile.
Eccellente il lavoro in occasione della rappresentazione grafica di Metropolis e dei suoi abitanti in versione ‘Bizarra’. Quella che si respira tra le tavole di Timms è un’atmosfera drammatica e irreversibile da disastro post-apocalittico. L’inversione di tutti i personaggi viene rappresentata dal disegnatore in maniera perfetta; ogni persona (Superman compreso) cambia lineamenti del volto, espressione e fisicità quando subisce la magia di Bizarro.
Conclusioni
Action Comics # 1061, 1062 e 1063 danno il via all’iniziativa ‘Superman Superstar’ e Jason Aaron dimostra di aver compreso e di saperci fare con Superman, così come mostra altrettanto bene che anche Bizarro ha tutte le carte in regola per essere un terrificante e pericoloso nemico.
Ci si aspettava, sicuramente, qualcosa di più in termini di trama e di cast: alcune scelte un po’ contorte (soprattutto nel finale) e non aver sfruttato la Super-famiglia lasciano l’amaro in bocca a tutti i fan dell’Uomo d’Acciaio. Però, è giusto sottolinearlo, la storia è divertente, i personaggi principali sono ben caratterizzati e le tavole di Timms ci regalano scene d’azione ben rappresentate con botte da orbi, un’incredibile Metropolis dal doppio volto, un Superman imperioso, ma anche combattuto e delle versioni grafiche interessanti di Bizarro e del Joker.
Avrebbe potuto fare meglio, Jason Aaron? Per essere il suo primo impegno in DC Comics, considerato il peso specifico del personaggio e l’avere a disposizione solo tre albi, possiamo promuovere (con riserva) l’esordio dello sceneggiatore americano su Superman.
A detta di chi scrive, Aaron ha capito come affrontare il personaggio di Superman; ha già fatto meglio di Brian M. Bendis che non l’ha capito in tutta la sua contestatissima e fiacca run. Ora deve solo trovare la storia giusta per volare… ‘su su e via‘.
1 Comment
Giancarlo Di Domenico
(28 Maggio 2024 - 09:04)Il personaggio di Bizarro non mi è mai piaciuto tanto, l’ho sempre trovato una specie di macchietta (come Mr Mzpit… per intenderci), ma in questa run mi è davvero piaciuto!
Ben caratterizzato da Aaron, potrei dire che siamo di fronte ad un Bizarro 2.0. Poi molto bella l’atmosfera di tutta la storia, complici disegni e colori davvero azzeccati.
Come hai detto tu, forse il finale un po’ azzardato e non mi è piaciuto tanto il ricorso al joker, ma tutto sommato una storia che va ben oltre il 7 se dovessi dare un voto.