> Mentre al cinema spopola Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Panini Comics ha portato in Italia il volume celebrativo Ant-niversario. Ecco la nostra recensione!
Chi è Ant-Man? Alzi la mano chi ha subito pensato a Scott Lang, ex ladro e Avenger divenuto celebre anche al cinema grazie a Paul Rudd, interprete dell’eroe del MCU che in questi giorni è tornato nelle sale con il terzo capitolo della saga Ant-Man and The Wasp: Quantumania (a proposito avete letto la nostra recensione del film? Qui il link). La risposta è corretta, MA incompleta.
Lang è il secondo uomo ad aver indossato i panni del signore delle formiche, ma anche altri nel corso del tempo hanno indossato il costume di Ant-Man; in primis Hank Pym, l’originale Ant-Man, membro fondatore degli Avengers e scienziato creatore delle particelle Pym, importantissime anche negli show Marvel Studios, che permettono la miniaturizzazione, nonché l’ingigantimento nella versione Giant-Man e Golia. Pym è anche ‘padre’ di uno dei nemici peggiori dell’universo Vendicativo e della Marvel in generale: il robot senziente Ultron.
Meno famoso e con una carriera tutt’altro che eroica, Eric O’Grady prima The Irredeemable Ant-Man, ex-agente S.H.I.E.L.D. che si appropria del costume per i suoi loschi affari, e oggi Black Ant, villain che fa spesso coppia con Taskmaster, mezzo umano e mezzo robot.
E poi c’è il Dott. Zayn Ashar, l’Ant-Man del futuro. Come? Non sapete chi sia? Non vi preoccupate, non c’è bisogno di andare alla ricerca nella vostra collezione di albi e storie con protagonista il Dott. Ashar perché non ne troverete in quanto ha fatto il suo esordio nel recentissimo Ant-niversario il volume celebrativo scritto da Al Ewing (Guardiani della Galassia, Immortal Hulk, Venom, Empyre) e disegnato dall’ottimo Tom Reilly (Marvel Snapshot: X-Men, Immortal Hulk, Doctor Strange) che finalmente Panini Comics ha portato in Italia, che festeggia i 60 anni dalla nascita del personaggio (1962-2022) e che vede protagonisti TUTTI gli Ant-Men, del passato, presente e futuro.
Il volume è composto da quattro storie autoconclusive incentrate ognuna su un Ant-Man differente, ma che hanno una trama legata da un unico filo conduttore ovvero la richiesta di aiuto del Dott. Ashar per salvare il futuro. E così comincia l’avventura del quarto Ant-Man attraverso il tempo alla ricerca di un qualcosa (o un qualcuno) da portare con sé nel suo tempo, che gli possa dare una mano e che lo metterà anche faccia a faccia con gli altri uomini formica. La prima tappa lo porta nel passato più lontano, con un Hank Pym alle prime armi che viene colpito dagli Ant-agonisti, team di 4 bizzarri nemici classici degli anni ’60: Trago, il Protettore, il Lavavetri e il Professor Weems!
La seconda avventura si svolge in un passato più recente durante la Secret Invasion e vede protagonista Eric O’Grady, auto-proclamatosi il peggiore Ant-Man di sempre, poco dopo aver tradito lo S.H.I.E.L.D. e aver rubato il costume che non è ancora in grado di usare. Dovrà vedersela con la versione skrull di Pym che vuole rientrare in possesso delle particelle che portano il ‘suo’ nome alo scopo di utilizzarle nell’imminente invasione!
Nel terzo episodio troviamo Scott Lang e la figlia Cassie, mentre nel presente cercano di ingraziarsi due degli Avengers più importanti, Iron-Man e Thor, nell’apparente semplice missione di trasporto dal Monte Avengers a New York della capsula dove è imprigionato Ultron / Hank Pym. Ma sulla loro strada si metterà (il secondo) Eric O’Grady, nella versione Black Ant!
Nell’ultima parte l’Ant-Man del futuro si unisce nel suo tempo ai suoi predecessori per sconfiggere una minaccia che solo insieme gli Ant-Men possono sconfiggere! Ant-Men Assembled!
Con Ant-niversario Al Ewing si dimostra uno dei migliori autori della Casa delle Idee attualmente in circolazione. L’autore realizza una storia davvero divertente e trascina il lettore attraverso il tempo e il mito di Ant-Man, nelle sue molteplici identità. Ewing fa intendere di essere un esperto conoscitore del personaggio e della storia Marvel, tirando fuori dal cassetto comprimari stravaganti ed eccentrici tipici della Silver Age, richiamando eventi fumettistici del passato come Secret Invasion, e del presente come Avengers: Forever (esilarante la battuta di Scott Lang su Iron Man/Ant-Man che fa riferimento al recente ciclo di Aaron sui Vendicatori dove in un universo alternativo Tony Stark è Ant-Man).
All’interno del volume, poi, lo sceneggiatore di Immortal Hulk ripercorre in maniera trasversale alcune delle numerose ‘versioni’ di Hank Pym che si sono susseguite nella storia editoriale del personaggio; ricordiamo che il primo Ant-Man è molto diverso dalla pacata versione cinematografica che ha il volto di Michael Douglas, e che in realtà è uno degli eroi Marvel più controversi di sempre. Ha avuto diverse identità da supereroe (Ant-Man, Giant-Man, Golia, Calabrone, Wasp) non riuscendo mai a trovare una stabilità, come eroe e come uomo, come altri suoi colleghi. Gli autori del passato non sono mai riusciti a inquadrarlo davvero come aveva fatto ai suoi tempi Stan Lee, facendolo spesso cedere al ‘lato oscuro’ prima nei panni del violento Calabrone (ne sa qualcosa Janet Van Dyne/Wasp), poi come skrull impostore e infine come versione 2.0 di Ultron. Ewing, quindi, ci mostra alcune delle evoluzioni di Pym, che sono parte integrante della storia del personaggio di Ant-Man.
Coadiuvato anche dal bravissimo artista Tom Reilly, Ewing realizza 4 episodi che richiamano anche nel metodo di racconto e di scrittura il tempo in cui si svolge la storia. E quindi nella prima parte assistiamo a una narrazione didascalica molto classica, nemici chiacchieroni che svelano i loro perfidi piani e personaggi dagli abbigliamenti e dai dialoghi decisamente vintage. Nel secondo e terzo episodio si notano le atmosfere e lo sviluppo delle vicende in modo più attuale, con meno dialoghi e più azione accompagnati da tavole dall’alto impatto visivo, per finire con la quarta storia assolutamente contemporanea con dialoghi serrati e una strizzatina d’occhio a quello che Ewing immagina potrebbe essere il fumetto super-eroistico del domani.
Come anticipato Ant-niversario vede all’opera un disegnatore veramente bravo. Reilly riesce a calarsi in tutti gli stili richiesti dallo sviluppo della trama ripercorrendo con le sue tavole la storia artistica dei comics nei quattro episodi che compongono la miniserie grazie anche al supporto della colorista Jordie Bellaire. I disegni di Ant-niversario sono una vera e propria celebrazione di uno degli eroi più sottostimati di sempre tra quelli creati da Stan Lee e Jack Kirby.
Chiude il volume una doppia dose di storie d’annata (Tales to Astonish 37 di Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby e Tales to Astonish 43 Stan Lee, Larry Lieber e Don Heck) altrettanto godibili e sicuramente apprezzabili, che approfondiscono il rapporto tra l’originale uomo formica e alcuni dei suoi villain della prima storia Solo contro gli Ant-agonisti.
In definitiva un ottimo volume per tutti gli amanti dell’eroe e non, in quanto per affrontare la lettura non è necessario conoscere nel dettaglio la storia editoriale di Ant-Man. Ant-niversario è una volume per qualunque lettore, sia egli a secco dei fumetti Marvel da tempo, oppure sia un fan dei Marvel Studios che voglia approfondire la propria conoscenza sull’eroe in miniatura.
In ogni caso: Buon 60°esimo Ant-niversario Ant-Man!
