Bao Publishing porta in Italia l’attesissima serie sequel di Descender, firmata sempre da Jeff Lemire e Dustin Nguyen: benvenuti nel nuovo universo di Ascender
Descender è una piccola, grande gemma luminosa nel filone dei fumetti di fantascienza: quello che Jeff Lemire e Dustin Nguyen sono riusciti a creare in 32 capitoli (raccolti da Bao Publishing in 6 eleganti volumi cartonati) un universo incredibile, complesso, in grado di lasciare emozioni autentiche negli occhi del lettore. Una lettura davvero intensa, che vi stra-consigliamo di recuperare quanto prima, che ha avuto un vero e proprio cataclisma nel suo finale. Sembrava la fine di tutto: della storia, della serie, dei personaggi che abbiamo imparato ad amare… ma fortunatamente, Lemire sa perfettamente come stupirci.
E allora eccoci qui con Ascender, secondo atto di questa straordinaria saga che oltre ad avere un sapore sci-fi, strizza parecchio l’occhio anche al fantasy. La primissima cosa che occorre sapere, se siete interessati ad avere questo volume nella vostra libreria, è che pur essendo un sequel è perfettamente fruibile anche da chi non dovesse aver letto i sei volumi di Descender.
Per completezza, ricordiamo però che nella precedente saga abbiamo vissuto una splendida avventura in compagnia di Tim-21, robot da compagnia dalle fattezze umanoidi e dai tratti fanciulleschi, che si è risvegliato dopo un lungo sonno scoprendo che la sua famiglia umana era morta in seguito a un incidente nella colonia mineraria in cui lavorava.
Impaurito dalla scoperta, si è ritrovato al centro di una spietata guerra tra umani ed esseri sintetici, accompagnato solo dal fedele cane robot Bandit, unica presenza rassicurante da quando si è risvegliato. Scopriamo che la galassia è stata presa di mira da una possente forma di vita sintetica, che ha attaccato tutti gli esseri organici, organizzando un massacro mai visto. Da lì in avanti, tra umani e robot è stata guerra, le macchine erano diventate un sinonimo di morte e dunque sono state pian piano ghettizzate. Insomma, una situazione davvero complicata, con il nostro Tim-21 assolutamente non preparato a vivere una realtà del genere.
Gli esseri sintetici hanno ovviamente cercato di riorganizzarsi in una comunità segreta, composta da sacche di resistenza che puntavano a riaffermare i diritti dei robot, anche attraverso atti di violenza.
Il mondo di Ascender
Tutto questo preambolo era necessario per darvi alcuni punti di riferimento, perché quel che è stato inevitabilmente ha ripercussioni su quello che sarà, anche se ci ritroviamo in un universo nuovo, nato dalle ceneri del precedente (non vorrei spoilerarvi troppo, specialmente se avete intenzione di recuperare Descender). Se prima la tecnologia era fondamentale nella vita di tutti i giorni, oggi è stata ridotta ai minimi termini, soppiantata da una forza imprevedibile e infinitamente più potente: la magia.
Ascender si discosta dunque dal suo predecessore proprio nel suo elemento portante: se prima i robot erano al centro di tutto, ora non ci sono più. Ci troviamo 10 anni nel futuro rispetto alla conclusione di Descender e ritroviamo un mondo in cui mostri, draghi o giganti tartarughe volanti sono esserei comunemente accettati. Benvenuti nella nuova dimensione fantasy creata da Lemire, che non smette di stupirci neanche per un secondo. La magia è alla base di questa nuova società e le possibilità sono decisamente infinite.
Tornerà un personaggio ben noto ai lettori di Descender e spingerà i protagonisti a compiere un viaggio in questo nuovo e sconosciuto universo. Lo visiteremo insieme a loro, sentendo palpabile la minaccia di una profezia che… beh, no, questo non me la sento proprio di dirvelo. Sappiate però che sarà un viaggio davvero interessante, che vivremo con un doppio punto di vista, in grado di darci gli elementi necessari per farci un quadro completo non tanto della situazione… ma delle sensazioni che arriveranno da questo nuovo mondo.
Se Lemire si conferma una garanzia ai testi, lo stesso si può dire di Nguyen, artista pazzesco che riesce a tradurre molto bene entrambi i mondi immaginati dallo scrittore, riuscendo a passare da ambiente tecnologico, i cui le tonalità più scure la facevano da padrone, a uno marcatamente fantasy con la disinvoltura di chi è nel momento di massima maturazione artistica. In Ascender troviamo colori più accesi, una luminosità che prima era solo accennata e ora esplode in tutta la sua potenza.
L’edizione italiana della Bao è come al solito impeccabile: ottima confezione, carta pregiata e una cura particolare nei confronti del lettering. Unico neo, a mio avviso, è la mancanza di un riassunto degli episodi precedenti. Non è una cosa che normalmente l’editore fa nelle sue pubblicazioni, ma non stonerebbe affatto, anzi.
Questo volume è davvero un nuovo inizio. Una lettura imprescindibile per chi ha amato Descender e una fantastica occasione per chi ha voglia d’immergersi in un’avventura nuova, non prevedibile, ricca di particolari. Ritrovare il sano piacere di non vedere l’ora che esca il numero successivo, è una sensazione bellissima.