Pare che Netflix ci abbia preso gusto ad imbastire serie tv live action. Pochi giorni fa è uscita Avatar – La Leggenda di Aang. Scopriamo insieme le nostre impressioni.
È vero, sembra che il colosso dello streaming (ma non è il solo) ci abbia provato gusto a rivisitare grandi progetti animati del passato e presentarli sotto forma di live action. Dopo l’incredibile successo “inaspettato” che ha riscosso One Piece, Netflix si sente le spalle forti e lancia così Avatar – La Leggenda di Aang.
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Otto episodi per raccontare una storia che ha conquistato il mondo, sotto forma di prodotto animato, dal 2005 al 2008. Un dettaglio interessante è il fatto che ogni episodio ha riportato più o meno due capitoli, o poco più, dei venti totali che compongono il libro uno della serie animata. Forse i meno ferrati sull’argomento rimarranno un po’ delusi quando non troveranno i classici omini blu che da sempre rappresentano tutto ciò che conoscevamo di Avatar. Tuttavia, questa è un’altra leggenda, più vicina a noi, sotto certi versi.
Trama di Avatar – La Leggenda di Aang
Come abbiamo già anticipato, gli eventi che si sviluppano in questa serie tv sono ben lontani dal mondo di Pandora. Anzi, sono ambientanti in un universo molto più simile al nostro, in cui però l’umanità è suddivisa in 4 principali Nazioni. Ognuna di queste nazioni è legata ad un elemento, quindi abbiamo: acqua, aria, fuoco e terra. Il succo della trama della nuova serie Netflix dipende proprio da questo fattore e dal fatto che in ogni Nazione esistono uomini e donne capaci di dominare questi elementi. Tuttavia, uno solo riuscirà a dominarli tutti e 4 insieme, conquistando così il titolo di Avatar e contribuendo in questo modo a portare la pace nel mondo.
Così come nella vita reale, anche nell’universo della serie Avatar, gli uomini non rinunciano a mettere da parte il risentimento e l’avarizia e per questo inizia una caccia al prescelto, colui che riuscirà a dominare tutti e quattro gli elementi. Il nuovo prescelto è un ragazzino di nome Aang, nato come dominatore dell’aria ma che scopre ben presto di essere in possesso di grandi poteri.
I dominatori del fuoco cercano di scoprire la vera identità del nuovo Avatar e nel farlo iniziano ad attaccare e sterminare tutti i dominatori dell’aria. Caso vuole, che il piccolo Aang riesca a sopravvivere restando ibernato nel ghiaccio per circa 100 anni. Al suo risveglio, il giovane comprende di essere l’unico a poter riportare la pace sul pianeta, ma per farlo si avvale di nuovi e fedeli compagni.
Il viaggio di Aang e dei suoi amici è qualcosa di emozionante e per niente noioso. Nel corso di questa esperienza i giovani avranno l’opportunità di compiere grandi gesta e di arricchire in maniera più che positiva il loro bagaglio di emozioni.
Certo, ci sono alcuni dettagli che lo allontanano leggermente dalla serie animata, ma nonostante questi piccoli cambiamenti la storia fila liscio, soprattutto da un punto di vista narrativo. Beh forse l’uso massiccio di computer grafica potrebbe infastidire chi come la penna scrivente, adora le animazioni vecchia scuola, ma nel complesso riesce ad essere accettabile anche sotto questo punto di vista.
Naturalmente, il fatto che sia una serie TV cambia anche la direzione in cui il progetto voglia atterrare. Nel senso che la prima serie animata magari era diretta ad un pubblico più giovane. Mentre il nuovo prodotto Netflix vuole accontentare il pubblico di ragazzini, ma vuole anche accendere la curiosità di un pubblico più adulto e maturo. Per questo motivo alcuni eventi sono stati ricostruiti in maniera leggermente più cruda e realistica.
Qualche commento sul cast
Un altro enorme scoglio che come sempre, si trovano ad affrontare i live action, è sicuramente la scelta del cast. Nella stragrande maggioranza dei casi, la produzione cerca sempre qualche attore che somigli o che comunque sia in grado di rappresentare al meglio quello che in fin dei conti è solo un personaggio animato.
Anche in occasione dell’uscita di Avatar – La Leggenda di Aang possiamo affermare che la scelta del cast è stata molto azzeccata. Il giovanissimo Gordon Cormier nei panni di Aang ci ha fatto sognare. Ma anche gli altri personaggi non sono stati da meno. Parliamo di attori come Ian Ousley e Kiawentiio che rispettivamente hanno rivestito i ruoli di Sokka e Katara. Giovanissimi ma con le idee già chiare, si prospetta sicuramente un futuro molto roseo per i giovani attori.
Conclusioni
Ad alcuni potrà anche non essere piaciuto, ma a noi questo progetto non dispiace, anche perché crediamo fermamente che l’obiettivo dei live action non sia solo quello di riprodurre in maniera fedele un progetto animato. La mission principale dovrebbe essere quella di riuscire a riprodurre le stesse emozioni e le stesse sensazioni dell’opera originale. In questo senso ci sono riusciti!
Certo, non al 100% come è accaduto per One Piece (che come ricordiamo sarà etichettato come uno dei live action tratti da un anime migliori di tutti i tempi), ma non ha nemmeno distratto troppo lo spettatore come invece è successo con la serie di Yu Yu Hakusho.
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Insomma, in conclusione possiamo affermare che Avatar – La Leggenda di Aang è ufficialmente promossa. Determinando così che Netflix è una piattaforma che impara molto dai suoi errori e da quelli degli altri. Progetto dopo progetto, il colosso dello streaming sta aggiustando il tiro, tirando fuori dal cilindro prodotti che nonostante abbiano alcune imperfezioni, riescono ad accontentare quasi tutti.
E a te è piaciuta la serie live action di Avatar – La Leggenda di Aang?
Avatar - La Leggenda di Aang
Gordon Cormier: Aang
Kiawentiio: Katara
Ian Ousley: Sokka
Dallas Liu: Zuko
Paul Sun-Hyung Lee: Iroh
Elizabeth Yu: Azula
Daniel Dae Kim: Signore del Fuoco Ozai
Davide Doviziani: Aang
Sara Ciocca: Katara
Alex Polidori: Sokka
Manuel Meli: Zuko
Riccardo Lombardo: Iroh
Vittoria Bartolomei: Azula
Luigi Ferraro: Signore del Fuoco Ozai