Il primo volume dedicato alla Rinascita di Batman targato Panini Comics, Regole d’Ingaggio, ruota nuovamente intorno al rapporto tra Bruce e Selina: i due promessi sposi dovranno annunciare il matrimonio ad amici e alleati dopo aver risolto alcune questioni rimaste in sospeso
Dopo gli eventi de “La Guerra degli Scherzi e degli Enigmi” (Batman vol.4, ve ne avevamo parlato qui), si torna nel presente in compagnia della Gatta e del Pipistrello, ormai ufficialmente fidanzati. Il nuovo arco narrativo imbastito da Tom King vede i due futuri sposi in viaggio verso Khadym, il territorio rivendicato come casa da Ra’s al Ghul e sua figlia Talia, nonché sede – ovviamente – della Lega degli Assassini e di Leviathan. Perché sono lì? Per una questione d’onore. Diverse questioni d’onore, in realtà. A Khadym, che è fuori dalla giurisdizione della Justice League e pertanto la missione segreta della coppia è non autorizzata, si è rifugiata Holly Robinson, vecchia amica di Selina e vera responsabile dei 237 omicidi attribuiti a Catwoman (si vedano qui gli eventi, “Batman: Tetti”): è necessario che la ragazza, ora, confessi i propri crimini per liberare da ogni accusa Catwoman e permetterle di vivere il proprio futuro con Bruce. Non dimentichiamo, poi, che Talia è la madre di Damian, l’attuale Robin: Bruce, allora, prende due piccioni con un viaggio e chiede alla Figlia del Demone la benedizione per questo matrimonio. Nel frattempo a Villa Wayne, Alfred riunisce Dick, Jason, Duke e lo stesso Damian (rispettivamente Nightwing, Red Hood, Signal e Robin) per comunicargli la decisione di padron Bruce, alla quale rimangono tutti, inevitabilmente, a bocca aperta.
Per evitare, poi, un incidente diplomatico e proteggere Bruce e Selina dal richiamo formale di Superman, Dick e Damian decidono di raggiungere le porte di Khadym. Si sviluppa, a questo punto della storia, un parallelismo che rappresenta una sorta di “passaggio del testimone”: da una parte, all’interno di Khadym, Talia sfida Selina a colpi di sciabola per scoprire se sia meritevole o meno di diventare la sposa di Batman; dall’altra, al di fuori della roccaforte, Damian e Dick si confrontano sul ruolo di Robin, sul peso delle responsabilità che questo titolo comporta. Sostenuti dalle tavole raffinate ed eleganti di Joëlle Jones, i primi tre episodi di questo volume (che danno il titolo allo stesso) confermano la volontà di Tom King di alternare archi più dinamici e bellicosi, come “La Guerra degli Scherzi e degli Enigmi”, ad altri – “Regole d’Ingaggio”, appunto – più introspettivi, in cui vengono esplorati rapporti e dinamiche tra i personaggi e i dialoghi, altrettanto fini e raffinati, a volte ironici, la fanno da padrone. Con il matrimonio alle porte, in particolare, viene dato maggiore spessore alla Gatta: forte e decisa a prendersi il Pipistrello, non ha paura di affrontare Talia in casa sua, con le sue regole. Mai come prima d’ora, il rapporto tra Bruce e Selina sembra allontanarsi dal solito tira-e-molla che hanno (e abbiamo) vissuto per ottant’anni.
Risolte le annose questioni formali, ora bisogna invitare gli amici: inizia, così, Superamici, di cui troviamo le prime due parti. Il titolo riporta alla mente l’omonima serie animata d’antan targata Hanna-Barbera nonché la successiva trasposizione a fumetti pubblicata tra il 1976 e il 1981.
Il primo della lista non poteva che essere Superman. Usando un’indagine intrecciata come espediente narrativo (del tutto trascurabile ai fini della storia), Tom King scrive due capitoli che non solo mettono in risalto l’indole, il carattere, il “codice” dei due super amici, ma danno anche forma ai pensieri che frullano in testa a tutti noi lettori – permettetemi l’iperbole -, alimentando una volta di più quella rivalità ideologica (ed ideale) che contrappone il Pipistrello e l’Azzurrone e i rispettivi fan (Ehi Mr. Kent, dico a te!). Quante volte avete pensato che uno “dovrebbe essere un assassino. Dovrebbe voler distruggere il mondo, a causa di ciò che gli è successo.” e che l’altro “ha il potere di distruggere il mondo. Potrebbe farlo, con il mignolo”? Con maestria e profonda conoscenza dei personaggi in questione, King risponde alle nostre e alle sue domande con una dialettica lineare e centrata, spiegandoci, attraverso le parole degli stessi, perché Batman e Superman sono ciò che sono. In Superamici, inoltre, l’autore si allontana dai toni drammatici e lirici che caratterizzano, come scritto all’inizio, questo tipo di archi narrativi in favore di un humor più spiccato – ma mai banale -, che risalta soprattutto nel secondo frizzante episodio. Dopo aver risolto l’indagine sopracitata, i due amici si concedono una serata libera in un Luna Park: è l’occasione ideale per presentare Selina a Lois. A partire dalla gag iniziale dello scambio di costumi (che potete vedere qui sotto), assistiamo ad un’uscita a quattro leggera e rilassata, quasi scanzonata –oserei dire-, rispetto agli standard kingiani, che rafforza il rapporto tra Bruce e Clark e poggia i primi mattoncini per quello tra Selina e Lois. Ad accompagnare i testi di King e le due coppie, tra muscoli scultorei e forme sinuose, c’è il sempre impeccabile Clay Mann.
Il volume comprende, infine, la ristampa di Batman Annual #2, pubblicato per la prima volta in occasione del Batman Day 2018. Con il matrimonio ormai alle porte, Tom King ci regala una storia toccante ed intima (e, quindi, giustamente riproposta in questo volume) sul burrascoso rapporto, quell’interminabile tira-e-molla, tra Batman e Catwoman, sussurrandoci una domanda che ritornerà anche in seguito: dove si sono incontrati, per la prima volta, Bruce e Selina?
Immaginando un possibile futuro per i due coniugi, “Some of these day”, probabilmente, vi arriverà dritto al cuore strappandovi qualche lacrimuccia.
BEST QUOTE:
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