Biancaneve è esattamente il film che immaginavamo

Arriva nei cinema italiani il tanto discusso remake in live action di Biancaneve, uno dei classici Disney più amati di tutti i tempi. Dopo tante chiacchiere finalmente possiamo farci un’idea precisa del film, dei messaggi che vuole lanciare e dei cambiamenti che sono stati effettuati rispetto al lungometraggio animato

recensione biancaneve

Nella recensione sono presenti piccoli spoiler sulla trama del film, occhio!

Siamo al cospetto dell’ennesimo remake in live action dei Classici Disney, ma stavolta, a differenza dei precedenti, l’attesa è stata accompagnata da una valanga di polemiche senza fine, che hanno spaccato l’opinione pubblica a metà.

Biancaneve – Il classico che segnò un’epoca

Nel 1937 arriva uno dei capolavori animati più noti di sempre: Biancaneve, principessa iconica, dotata di una voce da usignolo e una sensibilità rara. Buona, dolce, affabile, ma perseguitata da un destino avverso e una matrigna crudele. Figlia di un re onesto e giusto, Biancaneve si ritrova ben presto orfana di madre, fin quando il padre si risposa con la bella e misteriosa Grimilde, la quale diventa a tutti gli effetti la sua nuova mamma. Morto il re, però, la regina mostra la sua vera natura priva di scrupoli, nonché infinitamente vanitosa.

la regina grimilde consulta lo specchio magico [ITA]

La donna, infatti, si avvale della consulenza quotidiana di uno specchio magico al quale ogni giorno domanda chi sia la più bella del reame. Lo specchio conferma che la più bella è lei e nessuna lo è di più, fin quando un giorno la informa che la sua bellezza è stata surclassata da Biancaneve, divenuta ormai una giovane e affascinante ragazza. Accecata dalla gelosia, la regina ordina a un cacciatore di condurre la fanciulla nel bosco per ucciderla. Tuttavia l’uomo non ha il cuore di farlo, intimando a la ragazza di fuggire nella foresta e non fare mai più ritorno a Palazzo.

Biancaneve

La ragazza obbedisce, addentrandosi tra gli alberi, sola e spaventata. La fuga la condurrà alla casetta dei Sette Nani, dove per un po’, sarà al sicuro. Il resto è storia nota. La regina, dotata di poteri magici oscuri, prima si trasforma in una vecchia megera, poi raggiungere la fanciulla per farle addentare una mela avvelenata. La giovane cade quindi in un sonno profondo, tant’è che i nanetti la credono morta, ma non avendo coraggio di seppellirla, costruiscono per lei una bara di cristallo.

Infine, un giorno passa di lì un Principe, il quale folgorato dalla sua bellezza, decide di darle un casto bacio, svegliandola dal sonno profondo in cui giace.

Il famoso “bacio del vero amore”, in grado di guarire tutto, persino la morte.

ClassiciSuDisney+: Biancaneve e i sette nani (1937) • DassCinemag

Gli altri remake della favola dei fratelli Grimm

Il film animato ha avuto, negli anni, diverse versioni cinematografiche più o meno riuscite. Basti pensare a Biancaneve nella foresta nera (1997) diretto da Michael Cohon e interpretato da Sigourney Weaver nei panni della strega cattiva e Sam Neill in quelli del padre della protagonista. Una versione oscura, classificata come horror e, probabilmente, la più vicina alla nota favola dei fratelli Grimm. Poco apprezzato dal pubblico, ma in realtà uno dei migliori.

Biancaneve nella foresta nera

Nel 2012 arriva Biancaneve, di Tarsem Singh, con Lily Collins (Emily in Paris) nei panni della protagonista, Sean Bean in quelli del re e Julia Roberts nelle vesti della regina cattiva. Un fantasy alquanto dimenticabile.

Biancaneve (2012) di Tarsem Singh - Recensione | Quinlan.it

E ancora, sempre nel 2012 viene realizzata la versione migliore della storia, di sicuro quella con più consensi di pubblico e critica: Biancaneve e il Cacciatore, diretto da Rupert Sanders e interpretato da Kristen Stewart (Twilight) nei panni della bella principessa, Charlize Theron in quelli della perfida regina e nelle vesti del cacciatore il bel Chris Hemsworth. Il film riscuote un discreto successo, tant’è che nel 2016 arriva anche un seguito: Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, diretto da Cedric Nicolas-Troyan.

Il film in realtà è anche un prequel nonché uno spin-off, liberamente ispirato alla favola dei Grimm, ma anche alla fiaba La regina delle nevi, di Hans Christian Andersen.

Biancaneve e il Cacciatore»: trama, trailer e perché vederlo | TV Sorrisi e  Canzoni

Ma veniamo alla versione odierna, quella tanto criticata in fase di post produzione.

Biancaneve, la versione “rinnovata” in live action del classico Disney

Il film, diretto da Marc Webb (The Amazing Spider-Man) e prodotto da Walt Disney Pictures è (o meglio, dovrebbe essere) il remake del lungometraggio animato del 1937, in realtà però, si tratta di una versione “rivista e corretta” intrisa di messaggi politicamente corretti, disseminati ad arte per cavalcare la corrente woke degli ultimi anni.

La storia è grossomodo uguale a quella originale (che originale non era, in quanto i Grimm l’avevano immaginata diversamente) raccontata dalla stessa Disney nel ’37, tuttavia modificata in alcuni punti salienti. La figura del Principe viene abolita e sostituita da un ragazzo comune, un ladro, nello specifico. Uno che “ruba per campare”, sostanzialmente, a capo di una banda di improbabili individui. Ma perché eliminare il Principe Azzurro? Perché una donna non ha bisogno di nessuno per raggiungere i propri obiettivi, tanto meno di un ricco rampollo che oltretutto si permette di baciarla senza consenso.

Quindi, cancellato l’inutile quanto nocivo personaggio, ecco il corrispettivo plebeo, belloccio, rude, poco incline alle buone maniere e che in più, necessita di essere salvato da Biancaneve per uscire dai guai.

Biancaneve

Ebbene sì, in questa versione è lei che salva lui. Com’è lei che salva l’intero regno dall’egemonia della crudele regina. Ed è sempre lei che mette lo Specchio in condizioni di dire alla sua padrona che sì, lei è bella, ma lo è solo fuori, mentre Biancaneve lo è anche a livello interiore. Quindi, amica scansati, hai fatto il tuo tempo. Tuttavia, nonostante i vari ritocchi, è pur sempre il ragazzo che sveglia la fanciulla dal suo “sonno profondo” e lo fa, udite, udite, attraverso un bacio! C’è da dire però, che perlomeno i due si erano conosciuti prima, quindi il gesto in sé è tacitamente autorizzato.

Poi c’è la questione dei nanetti, la cui scelta di crearli di CGI che ha indignato un po’ tutti, arriva dopo una dichiarazione bella forte della star de Il Trono di Spade, Peter Dinklage, che dice:

«Sono rimasto un tantino colpito da quanto fossero orgogliosi di aver scelto un’attrice latina per la parte di Biancaneve. Deve essere sfuggito il fatto che, nonostante questo, la storia che stanno raccontando è pur sempre quella di Biancaneve e dei Sette Nani. Da una parte sei progressista, ma dall’altra stai tornando ancora una volta alla storia dei sette nani che vivono nella caverna».

Il risultato sono sette “creature magiche” realizzate grazie alla CGI, carine, pucciose, ma decisamente poco inclusive. E quindi, anche qui, giù polemiche.

Arriviamo infine alle due protagoniste della storia: Biancaneve (interpretata dall’attrice di origini colombiane Rachel Zegler) e la regina cattiva (che ha il volto della Wonder Woman Gal Gadot).

Biancaneve, la recensione del film live action con Gal Gadot e Rachel  Zegler uscito al cinema | Sky TG24

Parte dello scontento popolare è dato dal fatto che la fanciulla nota per avere “la pelle bianca come la neve” è interpreta da una ragazza colombiana (che però, a onor del vero, nella parte sta molto, ma molto bene), dall’altro lato invece abbiamo una cascata di malcontento perché Gadot è di origini israeliane, ha servito il suo Paese come soldato insegnando arti marziali e ha dichiarato il suo sdegno contro Hamas.

Pensate adesso alle dichiarazioni pro-Palestina fatte dalla Zegler sui social e avrete il metro per misurare l’irritazione generale di entrambi i fronti politici. Insomma, questo film non arriva certo nelle sale cinematografiche scevro da innumerevoli quanto pesantissime polemiche.

Biancaneve, perché il nuovo film è pavido e senza personalità | Wired Italia

Il che, diciamolo, aiuta non poco a creare hype. D’altronde una buona promozione è fatta anche di questi mezzucci. E funziona, perché la gente è curiosa e non lo è solo per il film in sé, bensì anche per tutto ciò che gli ruota attorno. Ma arriviamo al risultato finale. Com’è questa ennesima versione di Biancaneve?

Mediocre. Tanto musical, tanta CGI, bei costumi, un buon trucco, una protagonista azzeccata, un’antagonista di una bellezza disarmante, ma una storia che non brilla. Tutto grossomodo già visto, a tratti anche noioso, con qualche picco gradevole (la trasformazione della regina nella vecchia strega, la fuga di Biancaneve nel bosco, la scena finale dello specchio) e molti momenti davvero poco esaltanti. Ottimo per i bambini, un po’ meno se hai più di dieci anni.

Sono lontani i tempi della Cenerentola di Kenneth Branagh o de La Bella e la Bestia diretto da Bill Condon. E in effetti, parliamo del 2015 e 2017, anni in cui molte cose erano diverse e forse il cinema, tutto sommato, funzionava meglio.

Biancaneve

Biancaneve

Paese: USA
Anno: 2025
Durata: 109 minuti
Regia: Marc Webb
Sceneggiatura: Erin Cressida Wilson
Casa di produzione: Walt Disney Pictures, Marc Platt Productions
Interpreti e personaggi:
Rachel Zegler: Biancaneve
Gal Gadot: Regina Cattiva
Andrew Burnap: Jonathan
Ansu Kabia: Cacciatore
Emilia Faucher: Biancaneve bambina
George Applyby: Quigg
Colin Micheal Carmicheal: Farno
Samuel Baxter: Scythe
Jimmy Jonhston: Finch
Dujonna Gift: Maple
Idriss Kargbo: Bingley
Jaih Betote: Norwich
Hadley Fraser: Re Buono
Lorena Andrea: Regina Buona
Nei cinema dal 20 marzo 2025
Voto:

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Sveva

Alberica Sveva Simeone

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Classe '78, romana. Coltiva sin da piccola l'interesse per il genere horror e il cinema. Appassionata di cultura pop, film anni '80, amante della città di New York e dei viaggi in generale. È autrice, podcaster e youtuber. Ha pubblicato numerosi racconti e romanzi e scritto diversi soggetti cinematografici e televisivi. È sceneggiatrice di Dylan Dog per Sergio Bonelli Editore e saggista per Odoya Edizioni.

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