Blink Twice – Un baccanale horror nel paradiso di cartapesta

Abbiamo visto “Blink Twice“, thriller psicologico diretto da Zoë Kravitz al debutto assoluto alla regia e con Channing Tatum nel ruolo del miliardario psicopatico. Queste sono le nostre sensazioni rigorosamente no-spoiler

recensione blink twice

 

Shyamalan e i suoi figli

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M. Night Shyamalan e i suoi figli. Forse in questo caso avremmo dovuto dire “M.Night Shyamalan e le sue figlie”. “Blink Twice” è un thriller psicologico che vede Zoë Kravitz al debutto alla regia e Channing Tatum nella parte di un tecnocrate psicopatico che deve essergli costata non poco in termini di lavoro sul personaggio. È una pellicola che, per costruzione del livello di tensione, atmosfere ambigue (l’abusato concetto del “nulla è come sembra“), plot twists e un certo livello di sospensione dell’incredulità richiesto allo spettatore, potrebbe essere benissimo un prodotto nato della creatività del regista di origine indiane.

In “Blink Twice” la sceneggiatura non è scritta da Shyamalan ma da E.T. Feigenbaum e dalla stessa Zoë Kravitz. La resa finale di questa opera prima è molto più convincente delle recenti produzioni del regista indiano e di altri suoi eredi artistici ivi compresa la figlia biologica Ishana Night Shyamalan, anche lei al debutto alla regia nel recente e accettabile “The Watchers – Loro ti Guardano“.

Don’t Worry Darling, nulla è come sembra

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Slater King (Channing Tatum) è un (bellissimo) miliardario dell’industria Tech. Uno dei quelli che con i soldi crede di tenere in pugno il mondo. Durante uno dei ricorrenti party di beneficenza da lui organizzati fa la conoscenza di Frida (Naomi Ackie), una delle cameriere di servizio tra i commensali. Tra i due è amore a prima vista. Tutto lascia pensare ad una storia alla Pretty Woman in chiave moderna quando il miliardario invita la cameriera ad una vacanza da sogno su un’ isola privata. Qui tutto è concesso: alcol, droga, buon cibo e ogni forma di lusso estremo. Un posto troppo perfetto per essere vero. Qualcosa però non torna e la verità non tarderà a venire a galla.

Se dovessimo fare un gioco e ci chiedessero di formulare il primo aggettivo che ci viene in mente dopo aver visto “Blink Twice” questo sarebbe “derivativo“. Impossibile infatti non pensare a “Don’t Worry Darling“, pellicola del 2022 diretta da Olivia Wilde. Se non lo avete visto allora dovreste recuperarlo (lo trovate in streaming su Netflix) perché è veramente un bel thriller. Rispetto alla pellicola della Wilde, “Blink Twice” non condivide le atmosfere anni 50 ed ha un approccio meno onirico e elaborato nel rappresentare il contrasto tra realtà e il paradiso glamour di cartapesta in cui si muovono i personaggi.

Ti stai divertendo ?

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“Blink Twice” condivide con “Don’t Worry Darling” la stessa critica ad alcune derive della società contemporanea, nonché un messaggio femminista post me too che diventa eccessivamente calcato nell’epilogo della pellicola.

«Ti stai divertendo ?». È la domanda ricorrente che Slater King pone alle sue povere vittime, rappresentazione perfetta di una società in cui vige l’abuso di potere, che ti inganna e ti priva del libero arbitrio, nell’illusione di farti vivere nel benessere e nell’agio.

«Dietro grandi uomini ci sono grandi donne». È una frase attribuita a Virginia Woolf. La grandissima scrittrice britannica, attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i sessi, voleva descrivere in questo modo la posizione che le compagne di vita di uomini famosi, siano essi musicisti, pittori, scultori, scrittori, scienziati, psicologi o altro, occupano nella loro vita. In “Blink Twice” la parola con cui si apre questo celebre aforisma assume un significato sinistro. il “Dietro” è inteso come “un passo indietro” e le donne vengono viste come mero sollazzo da sfruttare nel tempo libero di beceri uomini in affari.

Una maturità artistica sorprendente

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Se siete nerd come noi o se, semplicemente, amate il buon cinema dovreste aver già fatto la conoscenza di Zoë Kravitz. Attrice, cantante e modella nata a Los Angeles 36 anni fa è la figlia della rockstar Lenny Kravitz e dell’attrice Lisa Bonet. La giovane figlia d’arte è nota per la sua bellezza dopo aver prestato il suo volto per le campagne pubblicitarie di Yves Saint Laurent. Nel mondo del cinema la ricordiamo perché è stata Catwoman nel “The Batman(2022) di Matt Reeves, un’interpretazione che non è passata di certo inosservata.

Oggi la vediamo passare dietro la macchina da presa. Un’artista che nel suo DNA raccoglie il meglio dei sui celebri genitori. La Kravitz dimostra una maturità artistica sorprendente sin dallo sviluppo di questa pellicola. Il titolo originale del film doveva essere “Pussy Island” ma la regista statunitense ha deciso di cambiarlo in corsa dopo essersi resa conto che un titolo del genere poteva urtare la sensibilità del pubblico femminile.

«Come regista del progetto penso che fosse anche mia responsabilità ascoltare le voci delle donne che scrivevano o dicevano di non volere vedere quella parola nel titolo di un film , ovviamente mi importa che le persone vedano il mio film e mi importa come si sentono a riguardo. Oltretutto, a prescindere dalle lamentele, mi era chiaro oramai che anche come società non siamo pronti ad abbracciare il termine “pussy”.»

Blink Twice è un thriller intrigante con qualche sbavatura narrativa

Blink Twice' review: A captivating, freaky private island thriller

Zoë Kravitz costruisce il livello di tensione come nei migliori thriller. L’uso intensivo dei primi piani e l’attenzione ai dettagli costruiscono un’atmosfera straniante tra gli ospiti di questo assurdo baccanale, mentre piccole stranezze (che diventano sempre più grandi) accadono tra di loro.

Uso intelligente delle inquadrature e dei flashback e un comparto sonoro efficace rendono questo film un ottimo thriller, uno di quelli che ti diverte, ti inchioda alla poltrona e, sopratutto è rispettoso della sospensione dell’incredulità dello spettatore. Meno solida appare la sceneggiatura che nell’intento di lanciare un messaggio sociale molto forte si perde in alcune soluzioni semplicistiche, sopratutto sul finale. Come prendere con leggerezza pericolose curve a gomito.

Anche il cast non passa di certo inosservato. Channing Tatum cerca una dimensione artistica più solida dopo la non fortunata romantic comedyFly to The Moon – Le Due Facce della Luna” (2024) e l’apparizione in “Deapool & Wolverine” (2024) nei panni del mutante Gambit.  L’attore statunitense si è messo in gioco battendo strade interpretative a lui nuove. Dobbiamo ammettere che la resa finale è decisamente molto buona. Naomi Ackie è stata il volto di Whitney Huston in “Whitney – Una Voce Diventata Leggenda” (2022), biopic diretto da Kasi Lemmons. La Kravitz indugia nel primo piano del suo viso e in quegli occhi spalancati da novella femme fatale dove è impossibile non perdersi.

“Blink Twice” è un film che ci ha sorpreso in senso positivo. Sebbene sia affetto da qualche svarione di sceneggiatura, è un film che ci ha catturato grazie ad un buon cast è una regia solida. Sicuramente un ottimo inizio per Zoë Kravitz che lascia presagire una luminosa carriera da cineasta.

“Blink Twice” è al cinema a partire dal 22 agosto, distribuito da Warner Bros Pictures.

Blink Twice

Blink Twice

Paese: USA
Anno: 2024
Durata: 102 minuti
Regia: Zoë Kravitz
Casa di produzione: Metro-Goldwyn-Mayer
Distribuzione italiana: Warner Bros. Pictures
Interpreti e personaggi:
Naomi Ackie: Frida
Channing Tatum: Slater King
Christian Slater: Vic
Simon Rex: Cody
Adria Arjona: Sarah
Kyle MacLachlan: Rich
Haley Joel Osment: Tom
Geena Davis: Stacy
Alia Shawkat: Jess
Levon Hawke: Lucas
Voto:

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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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