Blue Beetle – Recensione no spoiler

Abbiamo visto in anteprima Blue Beetle, il nuovo film targato DC che vede il debutto assoluto sul grande schermo di Jaime Reyes e di un misterioso scarabeo alieno in grado di donargli un’armatura pazzesca. Atmosfere anni 80 e tanta voglia di non prendersi troppo sul serio: se avrà un po’ di fortuna, potremmo avere la risposta DC a Spider-Man. Ecco la nostra recensione, assolutamente no spoiler

copertina recensione blue beetle

Dopo lo spaventoso passo falso di The Flash (il cinecomic con il peggior incasso della storia), la DC cerca di rialzare la testa con un film decisamente meno pretenzioso, ma non per questo da sottovalutare: qui non ci troviamo di fronte a proclami della vigilia che incoronano la pellicola come la “migliore di tutti i tempi” o assurdità del genere, ma a un cinecomic onesto, divertente e coinvolgente quanto basta.
Blue Beetle non ha – fortunatamente – né il peso di dover chiudere un universo, né quello di lanciarne un altro: il suo compito è “semplicemente” quello di raccontare la storia di Jaime Reyes (interpretato dalla star di Cobra Kai Xolo Maridueña), un ragazzo neo-laureato in legge con la testa sulle spalle, che subito dopo aver concluso gli studi decide torna dalla sua famiglia, in quel di Palmera City.

Il giovane protagonista non ha velleità da supereroe, probabilmente è un qualcosa che non ha nemmeno mai sfiorato la sua mente. Purtroppo ha cose ben più serie a cui pensare: non appena tornato a casa, scopre che suo padre, Alberto (Damián Alcázar) è stato costretto a chiudere la sua officina in seguito a un infarto. Da questo, ne consegue che la sua famiglia è sostanzialmente senza più un soldo, con il serio rischio di perdere anche la casa in cui è nato e cresciuto. Non se l’aspettava certo così, questo rientro, Jaime…

Come detto poco più in alto, però, stiamo parlando di una testa con le spalle e dopo aver fatto un doveroso punto della situazione con sua sorella Milagro (interpretata da Belissa Escobedo), parte subito alla ricerca di un lavoro. Qualunque cosa (purché onesta, ovviamente) può andare bene per aiutare la sua famiglia a passare questo momentaccio. I Reyes sono una fantastica famiglia, non si lasciano abbattere e cercano sempre di trovare l’aspetto positivo in ogni cosa, dunque perché non buttarsi subito a capofitto nel mondo del lavoro? Dopotutto Jaime è un neo-laureato, qualcosa dovrà pur saltare fuori, no?

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Purtroppo quello che salta fuori non è esattamente l’ideale, né per Jaime, né per le sue povere tasche: fare il ragazzo delle pulizie in un albergo della Kord Industries, una delle società più potenti al mondo che ha sede proprio a Palmera City. I lettori di fumetti DC di vecchia data come il sottoscritto, sicuramente riconosceranno quel cognome: fino a qualche anno fa, Ted Kord era il solo e unico supereroe a fregiarsi del nome Blue Beetle… e come vedremo nel film, in effetti questo personaggio non è stato certo dimenticato in questo adattamento cinematografico, anzi.

Qui facciamo la conoscenza di Victoria Kord, sorella di Ted e vero villain del film che ha le fattezze di una Susan Sarandon che sembra recitare con il pilota automatico, capo incontrastato della Kord Industries. imprenditrice senza scrupoli e diametralmente opposta al concetto di “altruista”. Con lei ci saranno immediatamente delle scintille, che porteranno però almeno due effetti positivi: l’incontro tra Jaime e Jenny Kord (figlia del sopracitato Ted e dunque nipote di Victoria, interpretata dall’ottima Bruna Marquezine) e soprattutto l’entrata in scena di un antico e potente congegno di biotecnologia aliena, dalla curiosa forma di uno Scarabeo che nei piani di Victoria doveva serviere a scopi bellici, ma che per uno strano scherzo del destino finisce nel corpo (letteralmente) del nostro Jaime. Questo congegno sembra essere in tutto e per tutto senziente ed è lui (o lei?) a scegliere il suo ospite, la persona con la quale legarsi, forse per sempre. Il frutto di questa simbiosi sarà la formazione di un’armatura davvero spettacolare in grado di obbedire ai pensieri di chi la ospita. Qualora cadesse nelle mani sbagliate sarebbero dolori, ma se usata da qualcuno che ha il cuore dalla parte giusta, allora le cose potrebbero farsi interessanti. Chissà, forse potrebbe nascere persino un nuovo eroe…

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Di più sulla trama non vi dico, in primis perché questa è una recensione volutamente priva di spoiler e in secondo luogo perché questo è un film che a mio avviso dovreste davvero andare a vedere, possibilmente al cinema. Non perché sia chissà quanto spettacolare (anche se alcune scene sono davvero belle sia dal punto di vista della fotografia che della regia), ma perché riesce a regalare un paio d’ore di sano intrattenimento, divertimento e calore. Tutte cose che potrebbero essere ravvisate anche in un’edizione home video, sicuramente, ma il grande schermo ha tutto un altro fascino.

Blue Beetle ci racconta la storia di una chiassosa e diverte famiglia immersa in una comunità latina, orgogliosa del proprio retaggio ma desiderosa di abbracciare le opportunità che un Paese come gli Stati Uniti è ancora in grado di offrire. Jaime Reyes non deve salvare il mondo, ma il SUO mondo e questo lo rende molto simile a un certo Peter Parker, costantemente impegnato a tenere uniti i pezzi della sua vita e ad aiutare il prossimo. La famiglia non gli dà sicurezza, ma forza e speranza. Se riesce a guardare al futuro con un certo ottimismo è proprio grazie a questa folle combriccola di persone, che anche nei momenti più disperati riesce a fare quadrato per rialzarsi.

 

Le vibrazioni da film anni 80 lo rendono davvero una ventata d’aria fresca nel panorama attuale di cinecomics. Non faccio fatica a credere che questo film sia piaciuto molto a James Gunn, nuovo boss dei DC Studios, che si è già detto intenzionato a integrare questo film nel nuovo universo DC… e francamente (anche sorprendentemente) lo spero davvero. Perché il regista, il bravo Ángel Manuel Soto, riesce a fare una piccola, ma significativa rivoluzione: tornare a farci divertire con un film che – in modo studiato e ovviamente molto paraculo – appare semplice, genuino e perfettamente centrato.

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Certo, molti momenti del film sembrano piuttosto telefonati ed è abbastanza chiaro dove andrà a parare la storia. Eppure, paradossalmente, va benissimo così. Questo non è il momento di stupire a ogni costo, ma è quello di provare a far innamorare di nuovo il pubblico di un genere che mostra un po’ di stanchezza. Soto fa sua la lezione della prima stagione di Cobra Kai (non a caso il giovane protagonista è lo stesso…), quella che riusciva a trasmetterti qualcosa di puro e nel fare questo tenta anche la mossa che non ti aspetti: quella di tentare di mixare il tutto con lo spirito di Spider-Man.

Jaime, proprio come Peter, è fondamentalmente un ragazzo come tanti che si ritrova improvvisamente con dei poteri pazzeschi. Ci vorrà un po’ per capire come funzionano e mentre lo fa, forse, inconsapevolmente, inizia a cercare la sua strada. Il legame con la sua famiglia è fortissimo, ma è tempo di camminare da soli. Ed ecco che questa origin story, fatta di scoperte, drammi e svolte improvvise, diventa anche un percorso di crescita, per Jaime. Se durante il film i paragoni con questo o quell’altro sembreranno inevitabili, alla fine ci ritroveremo con un personaggio che ha una sua identità abbastanza precisa. E se prende spunto da un certo Tessiragnatele, lo fa prendendone gli aspetti migliori, senza scimmiottare.

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Blue Beetle riesce a bilanciare molto bene il materiale narrativo che ha a disposizione e fa centro proprio sottolineando la cultura latina della famiglia Reyes, elemento essenziale della storia. Il tutto senza calcare mai la mano, senza sbavature o imposizioni particolarmente forti. Lo avrete capito, non parliamo certo di un capolavoro, ma di un film a cui è stata data una certa dose di libertà (essenziale in un processo creativo), senza troppi paletti o riferimenti vari ad altri personaggi. Sappiamo che il mondo di Jaime è quello in cui operano Superman, Batman, Wonder Woman e Flash, stop. Non aspettatevi inutili cameo o strizzate d’occhio particolari: qui si parla di Blue Beetle, si cerca di costruire la SUA storia che magari – chissà – più avanti potrebbe anche intrecciarsi con i pesi massimi dell’universo DC.

Ma non oggi. Oggi Jaime Reyes si presenta al pubblico e lo fa mettendosi esattamente al suo livello, guardandolo negli occhi con tutta la semplicità possibile, senza chiedere nulla in cambio.
Ah, forse una cosa in effetti dovreste farla: aspettate la fine dei titoli di coda. Ci sono due scene post-credits, una piuttosto importante, l’altra che lascia il tempo che trova. Ma vale la pena vederle.

In bocca al lupo, Jaime!

Blue Beetle

Blue Beetle

Anno: 2023
Paese: USA
Durata: 127 minuti
Regia: Ángel Manuel Soto
Sceneggiatura: Gareth Dunnet-Alcocer
Casa di produzione: DC Studios, The Safran Company
Distributore italiano: Warner Bros. Pictures Italia
Interpreti e personaggi:
Xolo Maridueña: Jaime Reyes / Blue Beetle
Bruna Marquezine: Jenny Kord
Damián Alcázar: Alberto Reyes
Belissa Escobedo: Milagro Reyes
Raoul Trujillo: Conrad Carapax / Carapax
Susan Sarandon: Victoria Kord
George Lopez: Rudy Reyes
Uscita nelle sale: 17 agosto 2023
Voto:

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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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