Bridget Jones: Un Amore di Ragazzo è il quarto capitolo della amatissima saga rom-com con protagonista Renée Zellweger. In uscita nelle sale italiane il 27 febbraio, con alcune anteprime previste per San Valentino, il film segna il ritorno di Bridget, questa volta alle prese con la maternità e con il dolore per la perdita di Mark Darcy.
Tra situazioni esilaranti, condite dall’inconfondibile ironia britannica, e momenti toccanti, vi sveliamo cosa ci ha colpito di più in questo nuovo capitolo della storia di Bridget Jones. (Attenzione agli spoiler!)
Bridget Jones: Un Amore di Ragazzo , sequel delle pellicole uscite tra il 2001 e il 2016, è tratto dal romanzo Mad About the Boy di Helen Fielding ed è diretto da Michael Morris (To Leslie).
Dopo venticinque anni dal primo capitolo, Renée Zellweger torna nei panni di uno dei personaggi che l’ha resa più celebre al grande pubblico. La vita di Bridget, rispetto al passato, è decisamente cambiata: vive a Londra con i suoi due figli e, dopo la morte di Mark, fatica a ritrovare un equilibrio. I continui consigli su come affrontare il lutto e la sofferenza nell’accettare la perdita del marito non fanno che accrescere il suo senso di smarrimento.
Col cuore ancora infranto, Bridget non è ancora pronta a riaprirsi a nuove esperienze amorose. Ma Cupido sa bene come (e quando) scoccare le sue magiche frecce… o, nell’era digitale, come far combaciare i match sulle app di dating. È proprio così che, dopo un rocambolesco incontro dal vivo in perfetto stile Bridget Jones, la donna inizia a chattare con Roxster, un giovane attraente con cui scatta subito la scintilla. Ma cosa avrà in serbo il destino per lei?
Pur risultando meno iconico rispetto ai primi film, soprattutto con l’assenza della storia d’amore con Mark Darcy, Bridget Jones: Un Amore di Ragazzo è un sequel che riesce a guardare ai tempi moderni, unendo generazioni diverse con le loro complessità e caratteristiche. Se nei capitoli precedenti vedevamo Bridget alle prese con le sue storie d’amore, il lavoro, gli amici e i soliti imprevisti, ora il focus si sposta su nuove sfide, tra cui la maternità, il lutto e la paura di rimettersi in gioco.
Ma anche la voglia di riscoprirsi, evidente non solo nel nuovo lavoro, ma anche nella lenta apertura verso l’amore. L’inserimento di una storia romantica con una differenza di età aggiunge vivacità al racconto, mettendo a confronto i punti di vista di Bridget e di Roxster, tra equivoci e incomprensioni, ma anche un’inevitabile sintonia.
Interessante anche la rappresentazione della maternità che, attraverso Bridget, risulta decisamente realistica e veritiera. Nel contesto scolastico, infatti, la protagonista si trova circondata da madri apparentemente perfette, facendola sentire inadeguata. Tuttavia, grazie alla sua autenticità, porta in scena una mamma decisamente più comune, una figura che inizia a essere mostrata sempre più spesso sul grande schermo. Finalmente vediamo donne che desiderano spazi per se stesse, determinate a realizzarsi e vogliono essere qualcuno oltre al ruolo di madre.
Inevitabilmente in questo film si affronta anche il lutto, un dolore palpabile per la protagonista e i suoi figli. Bridget fatica a emergere da quella sofferenza, temendo di non riuscire a farcela con i figli. Non riesce nemmeno a uscire dal pigiama, né a scrivere più il diario. È paralizzata dalla perdita di Mark, un groppo in gola che non riesce a scendere, un dolore che chi la circonda non sa come alleviare. Questo dolore si riflette inevitabilmente sui figli, soprattutto su Billy, che teme di dimenticare il padre e non accetta le nuove frequentazioni della madre.
La morte di Mark rimane una ferita ancora aperta anche per noi spettatori, in particolare per chi ha seguito la storia d’amore tra Bridget e Mark sin dall’inizio. Metabolizzare il lutto insieme ai personaggi diventa un’esperienza profondamente commovente e coinvolgente.
Bridget Jones – Un ritorno inaspettato
Il ritorno di Bridget Jones è scoppiettante ma anche drammatico. Il ritmo del film funziona alla perfezione, sapientemente bilanciando situazioni ilari, con il tipico umorismo britannico, a momenti decisamente commoventi. La protagonista si muove tra nuove situazioni e nuovi equilibri, tra magia e razionalità, alla scoperta di sé stessa, nel cuore pulsante di Londra.
Renée Zellweger riprende magistralmente i panni del suo celebre personaggio, accompagnata da iconici ritorni del cast, come Hugh Grant, Colin Firth, Emma Thompson, Gemma Jones, Sarah Solemani, Sally Phillips, Shirley Henderson e James Callis nei ruoli degli amici fedeli Miranda, Sharon, Jude e Tom.
Interessanti anche i nuovi volti, come Leo Woodall nei panni di Roxster, Chiwetel Ejiofor nel ruolo del sig. Wallaker, l’insegnante di scienze dei figli di Bridget, e Nico Parker nei panni di Chloe, la tata di Mabel e Billy.
Questo capitolo è un comfort movie capace di infondere un calore rassicurante come un plaid avvolgente sulle spalle in una fredda serata invernale. L’effetto nostalgia avrà un grande impatto sui fan appassionati di questa celebre saga, che non vedranno l’ora di ritrovare sul grande schermo questi personaggi iconici, inseriti in dinamiche e contesti molto familiari ai tempi attuali. Ma, nonostante i richiami ai precedenti film (e ai personaggi), che saranno una miccia per attirare i fan storici, il film ha tutte le carte in regola anche per conquistarli. Chi si approccia alla visione per la prima volta invece, lo troverà altrettanto piacevole e godibile.
Pur mancando di alcuni elementi che hanno reso memorabili (soprattutto) i primi due capitoli, come una solida colonna sonora o vicende amorose davvero iconiche, poiché qui queste ultime risultano forse un po’ affrettate e avrebbero potuto essere approfondite maggiormente, il film risulta una rom-com frizzante e ironica, ma al contempo profondamente emozionante.
Di una cosa però siamo certi: Bridget rimane se stessa, perdendosi, ritrovandosi e accettando un nuovo equilibrio, ricordandoci che andare avanti nella vita non vuol dire dimenticare. E per questo, e per tanti altri motivi, non smetteremo mai di amarla.

Bridget Jones - Un Amore di Ragazzo
Renée Zellweger: Bridget Jones
Hugh Grant: Daniel Cleaver
Emma Thompson: dottoressa Rawlings
Chiwetel Ejiofor: sig. Wallaker
Leo Woodall: Roxster
Colin Firth: Mark Darcy
Jim Broadbent: Colin Jones
Gemma Jones: Pamela Jones
Isla Fisher: Rebecca
Josette Simon:
Nico Parker: Chloe
Leila Farzad: Nicolette
Sarah Solemani: Miranda
Sally Phillips: Sharon "Shazzer"
Shirley Henderson: Jude
James Callis: Tom
Celia Imrie: Una Alconbury