Capitan Harlock compie 45 anni. Per l’occasione “Capitan Harlock – L’Arcadia della Mia Giovinezza“, pellicola prequel della prima fortunata serie animata dedicata al pirata dello spazio, torna in sala per soli tre giorni, dal 20 al 22 maggio, grazie ad un’iniziativa di Nexo Digital in collaborazione con Yamato Video. Un vero e proprio raduno al cinema per tutti i fan, uniti a celebrare l’ultimo dei pirati, l’eroe ribelle in lotta per la libertà. Noi di MegaNerd.it abbiamo avuto l’occasione di goderci una proiezione in anteprima. Questo è il racconto di questo nostro ritorno al passato.
Capitan Harlock è un personaggio che ha segnato in maniera indelebile l’immaginario e la fantasia di generazioni di appassionati. Per molti, come per il sottoscritto, che nutrivano amore profondo per qualsiasi personaggio che interpretasse la figura del pirata (figuriamoci di un dello “pirata dello spazio”) ha rappresentato uno dei primissimi eroi della propria infanzia. Nato dalla fantasia del geniale Leiji Matsumoto, Capitan Harlock incarna la figura dello spirito ribelle, incorruttibile e mosso da forti ideali che preservano il debole nei confronti dei poteri forti e oppressori.
Capitan Harlock – Facciamo un po di storia
«Fammi rubare, capitano, un’avventura
Dove io son l’eroe che combatte accanto a te
Fammi volare, capitan, senza una meta
Tra i pianeti sconosciuti per rubare a chi ha di più»
Parole e musica del gruppo musicale “La Banda dei Bucanieri” autori della sigla che ha reso epico il debutto di Capitan Harlock nei nostri schermi. Siamo nel 1979, un anno in cui ci fu un vero e proprio boom degli anime in Italia. Fino a quel momento a catturare l’attenzione dei giovanissimi furono prevalentemente “Heidi, La Ragazza delle Alpi” e “Atlas Ufo Robot“. Entrambi fecero il loro debutto appena l’anno prima, nel 1978. Grazie al sorgere delle prime emittenti private, i nostri televisori a tubo catodico furono invasi da serie animate quali “Grande Mazinga“, “Jeeg Robot D’Acciaio“, “Ryu il ragazzo delle caverne“, “Lupin III“, “Polimar“, “Don Chuck castoro“, “Tekkaman“, “Ken Falco (Falco il super bolide)” e “Gaiking“.
La RAI fece la sua parte regalandoci la serie animata su un pirata spaziale – benda nera all’occhio, cicatrice che attraversa il volto semi coperto da un imponente ciuffo di capelli, il vessillo con un teschio portato con orgoglio come simbolo di ribellione e libertà – un personaggio enigmatico, dalle poche parole ma dalla forte risolutezza. Diretta da Rintarō e realizzata dallo studio “Toei Animation“, la space opera in 42 episodi di Capitan Harlock non fu un successo immediato. Bisognava vincere la forte concorrenza di “Spazio 1999” simile nel genere e la diffidenza generale che animava coloro che si limitavano ad affermare: «sono solo cartoni !».
Ben presto il corsaro dello spazio conquistò il cuore di tutti i ragazzini grazie allo spirito avventuriero delle storie ambientate nel profondo spazio, il forte messaggio di libertà che caratterizza tutta l’opera e anche, bisogna ammetterlo, alla sigla de “La Banda dei Bucanieri” che accompagnava ogni episodio.
Sebbene in Italia ci siamo innamorati di Capitan Harlock grazie alla televisione, il personaggio nasce come un fumetto seriale. Nel 1977 il manga di Leiji Matsumoto fece il suo debutto sulla rivista “Play Comic” dalla “Akita Shoten“, ma è solo grazie all’anime che il personaggio divenne leggenda. Solo nel 1993, grazie a Granata Press, il fumetto di Matsumoto arrivò in Italia.
Alla prima fortunata serie televisiva ne seguì una seconda. “Capitan Harlock SSX – Rotta verso l’Infinito” fece il suo debutto nel 1982 in Giappone. I 24 episodi di questa seconda produzione animata seriale arrivarono In Italia sul canale MTV negli anni 2000. Sull’onda di questo grande successo, Matsumoto volle realizzare un lungometraggio che raccontasse le origini del personaggio. “Capitan Harlock – L’Arcadia della Mia Giovinezza” vide luce nel 1982 sotto la regia di Tomoauro Katsumata e funse da pilota per “Capitan Harlock SSX – Rotta verso l’Infinito” che venne trasmessa da li a pochi mesi.
Oggi, per tornare a godersi tutta questa meraviglia, dovrete spulciare nella vostra impolverata collezione di blu ray o, nella migliore delle ipotesi, rivolgersi ai canali di streaming. Abbiamo però una buona notizia: in occasione dei 45 anni del personaggio abbiamo la grandissima occasione di tornare ad ammirare in sala “Capitan Harlock – L’Arcadia della Mia Giovinezza”.
L’evento, realizzato grazie a Nexo Digital con la collaborazione di Yamato Video, sarà limitato solamente nei giorni 20-21-22 maggio in alcune sale selezionate (qui potete trovare l’elenco completo). Media partner dell’iniziativa sono Radio Deejay, MYmovies.it, Lucca Comics&Games e ANiME GENERATION.
Quindi non avete tempo da perdere, tocca affrettarsi se non si vuole mancare questa grande opportunità
Questa è la voce dell’Arcadia libera
«I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano.»
La versione de “Capitan Harlock – l’Arcadia della Mia Giovinezza” che potremo ammirare sul grande schermo nei prossimi giorni è quella restaurata del 2014 che, per l’occasione, contiene un nuovo doppiaggio rispetto alla versione originale.
La trama è nota ma la riassumiamo a beneficio dei pochi che non dovessero conoscerla.
La Terra è perduta, la guerra contro gli Illumidiani è persa, la libertà agli occhi di un popolo stanco e sottomesso è una chimera. L’unico messaggio di speranza viene irradiato dalle frequenza di una radio clandestina, parole pronunciate in loop dalla voce di Maya, ultimo baluardo di resistenza, con le quali si da voce alla ribellione. Quando Maya perirà termineranno le trasmissioni e, con loro, la speranza per il genere umano.
Harlock, capitano dell’astronave di evacuazione “Ombra della Morte”, viene sopraffatto dal nemico e, al suo ritorno sulla Terra, decide di non genuflettersi all’oppressore come hanno fatto i leader terrestri ma di ribellarsi sfruttando il supporto del fedele amico Tochiro (colui che ha costruito la nave spaziale Arcadia) e di Esmeralda, mercante del libero spazio, donna risoluta nell’allearsi con il Capitano e realizzare il suo desiderio di libertà.
Nel film sono presenti diversi flashback con i quali facciamo la conoscenza di tre generazioni di Harlock. Phantom Harlock, coraggioso aviatore che con il suo biplano affronta il clima ostico di una catena montuosa che sembra stregata. Durante la seconda guerra mondiale, Phantom Harlock II è addirittura un pilota di un Messerschmitt con tanto di svastica sulla coda, un combattente per la Germania nazista sebbene non ne condivida l’ideologia.
«È più un obbligo feudale, in un certo senso pago l’affitto» afferma l’antenato del Capitan Harlock del presente durante il primo incontro con l’antenato di Tochiro. Tutti questi personaggi sono accomunati dalla cicatrice sul volto, tratto distintivo degli Harlock reso genetico nella fantasia di Matsumoto, e dal nome del mezzo con cui volano: l’Arcadia.
Tornando nel presente, Harlock e la sua ciurma riescono a sfuggire al giogo degli Illumidiani per dirigersi verso il pianeta Tokarga, prossimo alla distruzione per mano del malvagio oppressore. La missione, non prima di una scia di sangue e una serie di prove da superare – tra cui uscire vivi da un’ostile regione cosmica che sembra essere controllata da una misteriosa strega spaziale (riflesso dell’impresa già occorsa al suo primo avo) – si rivelerà un totale fallimento. Mai come in questo caso vale il detto che non conta il fine ma il percorso.
Il viaggio dell’eroe porta Capitan Harlock a perdere speranza nei confronti del genere umano. Dopo aver sconfitto Zeda (il leader degli Illumidiani) in un duello intriso di retorica tutta nipponica e essere sfuggito dall’attacco della flotta nemica, Harlock decide di abbandonare la Terra e di portate il suo messaggio di libertà nello spazio profondo. Il battesimo di fuoco del pirata Capitan Harlock è stato appena superato e il mito è appena iniziato.
Nella proiezione organizzata per la stampa erano presenti anche Mario Cordova e Loris Loddi, due dei doppiatori della pellicola restaurata nel 2014. Gli è stato chiesto come vivrebbe Capitan Harlock nei nostri giorni. Senza ombra di dubbio l’Harlock di oggi non avrebbe tradito i suoi ideali, avrebbe ripudiato i social e, disilluso dai comportamenti dei terresti suoi simili, sarebbe partito con la sua nave Arcadia circondato dai suoi fedeli compagni per portare nello spazio profondo il vessillo con il teschio, orgoglioso simbolo di libertà.
Capitan Harlock – L’Arcadia della mia Giovinezza
Loris Loddi: Capitan Harlock/Phantom F. Harlock II
Marco Mete: Tochiro Oyama
Cinzia De Carolis: Emeraldas
Lidia Perrone: La Mime
Vanina Marini: La strega
Olivia Costantini: Mira
Norman Mozzato: Triter
Benedetta Ponticelli: Maya
Massimiliano Virgilii: Zoll
Dario Oppido: Murgison
Massimo Lodolo: Zeda
Mario Cordova: Phantom F. Harlock I