> Cresci piano pensa a me! non è UNA storia a strisce di un papà che fa i fumetti: è LA storia di un papà (Walter Leoni) che, mentre fa i fumetti, vede suo figlio crescere troppo in fretta, si barcamena tra il tempo che corre veloce, la vita familiare e la sua condizione di boomer controvoglia. Cosa ne pensiamo? Leggetelo qui!
Di storie a strisce di genitori, sui genitori, perfino per i genitori ce ne sono tantissime, in italiano e non. Forse perché noi “nuovi” genitori – parlo dei Millennials e della Generazione X – siamo cresciuti coi fumetti e quando ci siamo riprodotti – per queli di noi che l’hanno fatto – è stato naturale raccontarsi e raccontarci anche così.
Come si fa allora a raccontare un’esperienza comune a molti senza ripetere quello che già è stato detto? Walter Leoni in Cresci piano pensa a me!, raccolta di strisce edita da Beccogiallo, ci mostra come fare, con una comicità fresca e spontanea che rimanda a una vita piena di colori.
Cresci piano pensa a me! – La sinossi
Una striscia a fumetti che conquista il lettore con il suo umorismo contagioso e la sua capacità di catturare la vita di tutti i giorni con un tocco di genialità.
La raccolta completa, ricca di inediti, delle strisce di Totally Unnecessary Comics di Walter Leoni, fumettista popolare sui social network e pubblicato mensilmente su Linus.Un fumetto sulla genitorialità, la cultura pop e il rapporto con le nuove generazioni.
Cresci piano pensa a me! è una raccolta irresistibile di strisce a fumetti che gettano uno sguardo comico e affettuoso sulla vita di una vivace famiglia. Il protagonista è il padre, Walter Leoni, un disegnatore di fumetti che trasforma la propria quotidianità in avventure esilaranti. Nel libro, Walter cattura con ironia il crescere del figlio piccolo, regalando ai lettori di tutte le età momenti di risate e riconoscimento. Le strisce a fumetti dipongono centinaia di situazioni comiche e affrontano con ironia le sfide della genitorialità.
La famiglia diventa il cuore pulsante delle sue creazioni, e il libro diventa un’ode alle gioie e alle sfide di essere genitori. La popolarità di Walter Leoni nel mondo dei fumetti si traduce in un libro che conquista il lettore con il suo umorismo contagioso e la sua capacità di catturare la vita di tutti i giorni con genialità.
I mille modi di essere genitore
In Cresci piano pensa a me!, la bravura di Walter Leoni (che ho piacevolmente scoperto proprio attraverso questo volume), sta nel raccontare in modo nuovo dei piccoli momenti di quotidianità, stralci di una vita familiare come tante, ma unica come lo sono tutte, ciascuna a proprio modo.
C’è molto Schulz, in questo meraviglioso volume, con un sapore meno dolceamaro, ma comunque ricco di riflessioni non sempre velate. E i Peanuts sono anche citati – una delle piccole perle che ho apprezzato di più! – in un tributo che me li ha fatti immaginare nel mondo di oggi, tra noi, a vivere i nostri giorni e le nostre realtà.
Un papà fumettista, che cerca ancora di imparare il moonwalk nonostante gli anni ’80 siano finiti; una mamma poliglotta, dotata del superpotere di trovare gli oggetti perduti senza neppure spostarsi dal divano; un figlio piccolino, che sa sempre quando rompere le scatole e conquisterà il mondo al grido di “Cacca!” sparato nei momenti meno adatti. Questo il terzetto che Leoni ci mostra, regalandoci un’occhiata su una fetta preziosa di quel tempo che sembra sempre troppo poco, e ci fa ritrovare con i capelli bianchi e i figli cresciuti da un momento all’altro.
Tra l’ironia delle strisce e l’allegria che ne traspare, infatti, si annidano anche i timori di un genitore: saprò proteggerlo? Il mondo lo accoglierà come merita? E se si fa male? E se gli fanno del male? E quando non sarò qui a difenderlo dai pericoli? Un milione di domande che non ti eri mai fatto prima, tramutate in ansie ingestibili.
E tra una paturnia e l’altra, attraverso gli occhi dei nostri figli riscopriamo noi stessi, e teniamo viva la voglia di essere bambini: Leoni che crea giochi con e per il figlio – diventano insieme dinosauri, supereroi, cavalieri, Galli, Masters of the Universe e tutto ciò che si possa realizzare con un paio di scatoloni – è un po’ tutti noi che abbiamo tenuto vivo quel lato innocente e fantasioso.
Io di figli non ne ho, per ora, ma in ogni sua striscia ho visto il papà che vorrei essere – spiacente, la mamma rompipalle mi sa che dovrà farla il genitore 2 – quello che parte con tutti i migliori presupposti e poi si ritrova travestito da supereroe in calzamaglia. O peggio: da He-Man con tanto di parruccone biondo. Ci ho rivisto i miei amici e le mie amiche genitori, che dai loro pargoli imparano sempre di più di quanto riescano a insegnare. E ci ho rivisto anche la mia, di famiglia, che mio padre a fare il moonwalk ci starebbe da dio.
Cresci piano pensa a me! è un’ode a tutto ciò che è famiglia; non solo il rapporto genitore-figlio, ma anche quello tra due partner (per quanto la mamma faccia da mamma a tutti e due!), che rinascono fianco a fianco in una nuova forma. E si ritrovano a domandarsi “ma com’eravamo, prima? E soprattutto, che ci facciamo in bagno a leggerci storie a vicenda?”
Cresci piano pensa a me! è un modo per chiedere al tempo di rallentare, di lasciarci godere ancora un po’ quegli abbracci, quelle coccole, quei giochi. Come a dire “sto imparando ora a fare il genitore, non crescere in fretta, che non sono ancora pronto”. Ed è lì che mi si apre il cuore e si riempie di tutto l’amore che una famiglia possa contenere. Qualunque cosa sia che chiamiamo “famiglia“.
Da tenere sul comodino accanto ai Peanuts e assumere in piccole dosi alla bisogna, anche più volte al giorno, ogni volta che il mondo si fa duro; rallentando, senza alcuna fretta di crescere.
