Arriva finalmente in Italia “Crisi Oscura sulle Terre Infinite“, il mega evento che rivoluzionerà (ancora una volta) il multiverso DC Comics. Queste sono le nostre impressioni del primo albo della serie.
Provate a ripeterlo più volte: “Crisi Oscura sulle Terre Infinite“. 5 parole che affiancate l’una con l’altra formano una sinfonia che racchiude tutta l’essenza della produzione seriale di DC Comics. Partiamo dalla prima parola: “Crisi“. Per chi è un lettore navigato dei supereroi di casa DC la parola “crisi” dovrebbe provocare un sussulto o più probabilmente una solenne alzata di occhi come quando ti chiedono che programmi hai per capodanno. Ogni grande evento DC, quelli destinati a cambiare le cose per sempre e il cui seguito “non sarà mai come prima” (ma noi lettori nerd con il pelo sullo stomaco lungo come la fettuccia di Terracina sappiamo che non è mai così), parte da una “crisi“. Quindi abbiamo avuto “Crisi Infinita“, “Crisi Finale“, “Crisi d’Identità“, “Eroi in crisi“. È un pochino lo stesso discorso che vale per la parola “secret” di casa Marvel (“Secret Wars“, “Secret Empire“, “Secret Invasion“). In Marvel e DC non brillano di certo per fantasia, ma questo è un altro discorso.
Per dare maggiore importanza e dignità a questo nuovo evento, troviamo citata nel titolo quella che ha rappresentato la “crisi” più importante della intera storia dell’universo DC Comics. Ci riferiamo a “Crisi sulle Terre Infinite“, il capolavoro pubblicato negli anni 80 ad opera di Marv Wolfman e il compianto George Perez . Un’opera che, per la prima volta, ha provato a mettere ordine nella complessa continuity DC ed è tutt’oggi vero e proprio riferimento per le storie legate al Multiverso. Un’opera che non deve assolutamente mancare nella vostra biblioteca essenziale.
Ed infine, a completare l’affresco che ci accingiamo a leggere, troviamo la parola “oscura“. Si, questa crisi è “oscura” perché i nostri eroi si troveranno a fronteggiare un nemico chiamato “Grande Oscurità“, un’entità che rappresenta una sorta di incarnazione cosmica delle tenebre. Ma quali eroi si opporranno a tanta malvagità?
“Crisi Oscura sulle Terre Infinite #1″ (albo spillato di 48 pagine disponibile dal 19 Gennaio 2023 in edicola e in fumetteria al prezzo di 5 Euro, ovviamente per Panini Comics) propone l’albo one-shot “Justice League: Road to Dark Crisis” pubblicato negli Stati Uniti a luglio 2022. Assieme a “Justice League #31″ e all’albo gratuito uscito in dicembre in occasione del “Free Comic Book Day” dedicato a questo evento, “Crisi oscura sulle Terre Infinite #1″ completa il preludio all’intera saga. Questo albo rappresenta il ponte di collegamento tra gli eventi drammatici accaduti in “Justice League #31″, nel quale il team di eroi più potenti della Terra è stato spazzato via dall’entità cosmica denominata “Grande Oscurità”, e l’inizio all’evento vero e proprio che partirà ufficialmente il 16 febbraio con “Crisi Oscura sulle Terre Infinite #2“. All’interno del primo numero, disponibile da pochi giorni, troviamo cinque storie di cinque team creativi differenti.
Gli eroi più potenti della Terra sono morti e questa, per i super criminali, è un’opportunità unica da sfruttare. Una nuova generazione di eroi deve arginare questa nuova ondata di criminalità, accettare la nuova realtà e assumersi le proprie responsabilità. L’intero albo scava nella psicologia di una serie di personaggi che hanno finora vissuto all’ombra delle loro controparti “adulte”. “Crisi Oscura sulle Terre Infinite #1″ è un vero e proprio flusso di coscienza sull’elaborazione e accettazione del lutto. La prima storia (dal titolo “Team Up“) è la migliore dell’albo e questo non è un caso visto il team artistico coinvolto. Il team artistico di “Team Up” è composto da Joshua Williamson (testi) e Dan Jurgens (matite), quanto di meglio si può trovare oggi in DC Comics. In particolare Joshua Williamson è diventato il vero e proprio demiurgo della continuity attuale di DC Comics. Williamson sarà lo sceneggiatore dell’intera saga e sarà colui che ci traghetterà verso l’alba di un nuovo universo. In questa storia dalle poche pagine ma dalla grande intensità emotiva assistiamo ad un toccante confronto tra Dick Grayson e Jon Kent. Qui Nightwing comprende come non serve cedere alla disperazione ma è necessario alimentare la speranza. Grayson, sebbene rifiuti di accettare la fine della Justice League, realizza il ruolo cruciale che il destino gli ha riservato e il fatto che spetta a lui ricostruire il futuro a partire dal team che rappresenta l’eredità degli eroi più potenti della Terra, ossia la Titans Academy.
Dello stesso tenore sono le successive due storie dal titolo “Il nostro compito” (Testi di Jerry Adams e disegni di Rosi Kampe) e “Sopravvissuti” (testi di Chuck Brown e disegni di Fico Ossio). Qui la morte della Justice League viene analizzata dal punto di vista di Wally West e Jackson Hyde, con Hal Jordan che funge da “mentore” per quest’ultimo. Storie a nostro avviso abbastanza dimenticabili e che poco aggiungono all’economia generale dell’evento.
Le ultime due storie hanno una rilevanza maggiore per il proseguo della saga. Nella prima, dal titolo “Pariah” (testi di Philip Kennedy Johnson e matite di Leila Del Duca), troviamo l’omonimo personaggio vagare nelle rovine di Multiverso-2 devastato dal senso di colpa e prossimo alla pazzia. Kell Mossa (questo è il vero nome di Pariah) è convinto che ogni volta che viene coinvolto in questioni che riguardano il Multiverso e affini una scia di distruzione travolge il tutto. L’elaborazione del lutto spinge Pariah a mettersi da parte e accarezzare l’idea del suicidio. In queste condizioni diventa preda facile per la “Grande Oscurità”, la quale lo convince che lui è l’unico che può salvare il Multiverso a patto che Terra-2 venga distrutta. Mai dare una seconda possibilità a un uomo disperato! Pariah è un personaggio che ebbe un ruolo rilevante in “Crisi sulle Terre Infinite” di Wolfman e Perez e, dopo aver provocato l’annientamento della Justice League, crediamo possa recitare un ruolo apicale anche in questa saga.
Nell’ultima storia dal titolo “Because the Night” (testi di Stephanie Phillips e matite di Clayton Henry) vediamo le prime mosse della “Secret Society of Super-Villains“, un team di criminali il cui scopo sarà più chiaro nel prossimo albo. Senza farvi troppi spoiler vi diciamo solo che questo gruppo rappresenterà una tremenda gatta da pelare per Nightwing e i suoi alleati.
“Crisi Oscura sulle Terre Infinite #1″ è un albo che, senza particolari picchi narrativi e artistici, spiana la strada e posiziona le pedine sulla scacchiera di questa dirompente saga che, ancora una volta, farà ordine sul multiverso DC e darà luce a una nuova generazione di eroi. O forse no?