Molti hanno indicato il settimo episodio di DanDaDan come il migliore tra gli stagionali, il più emozionante forse dai tempi (recenti) di Frieren – Oltre la fine del viaggio. Cosa sarà accaduto tra Aira, la yokai ballerina e i nostri protagonisti? Posso anticiparvi che sono state versate lacrime, da loro e da me.
Nell’episodio precedente, la stramba Aira ha attirato Ayase in un capannone abbandonato credendola posseduta dal demonio dopo aver acquisito, grazia a una delle palle di Okarun, l’abilità di vedere le aure altrui. Mentre le due si trovano a fronteggiarsi, alla follia della ragazza dai capelli rosa si aggiunge quella di una yokai ballerina, che vuole a tutti i costi essere chiamata “mamma” da Aira.
Quando le cose stanno volgendo al peggio, però, arriva in volata il nostro amato quattrocchi, ma anche con il suo intervento vengono tutti ingoiati dallo spirito e rilasciati solo grazie alla prontezza d’animo di Ayase. Come possono sconfiggerla? Si tratta davvero della madre di Aira?
DanDaDan Ep. 7 – Verso un mondo gentile
La lotta si fa sempre più serrata e solo grazie alla trasformazione a piena potenza di Okarun, i ragazzi riescono a tenere testa alla yokai. Tuttavia, la battaglia vede spezzato il proprio ritmo quando il corpo inerme di Aira cattura gli sguardi dei presenti e un terribile dubbio, divenuto presto certezza, si affaccia alla loro mente: la ragazza è morta. Infatti, quando un essere umano nella norma viene ingoiato da uno spirito, perde la propria vita.
La yokai ballerina spiega loro che le tecniche di rianimazione umana non servono a nulla: l’unico modo per salvare la ragazza è donarle la propria aura, perché quella che le apparteneva dalla nascita si sta ormai sgretolando. Ma perché sarebbe disposta a farlo, sparendo così da questo mondo?
Parte un lungo flashback che ha messo in ginocchio mezzo mondo, un calcio nelle palle avrebbe fatto meno male (parola di Okarun).
Una dolce bolla di felicità…
In vita, la yokai era una gran lavoratrice che mai si risparmiava pur di vedere una sola cosa a fine giornata: il sorriso della sua bambina. Non importava se doveva fare due lavori e tornare tardi ogni sera, perché ad attenderla c’era la bocca sdentata e gli occhioni della sua piccola alla quale stava insegnando i primi passi di danza. Anche quando era stanca e avrebbe preferito dormire di più, non riusciva a resisterle e passava ogni attimo, ogni respiro a pensare a lei, a come renderla felice con le poche risorse che aveva a disposizione.
E lavorando sodo, un giorno, riesce a comprarle un abito bellissimo, molto simile a quello che indossa ora che è diventata uno spirito. La gioia negli occhi della bambina, che si è persino addormentata avendolo indosso, l’ha ripagata di ogni goccia di sudore e dei soprusi che ha dovuto subire. Finché un giorno, la loro piccola bolla di felicità scoppia: degli uomini irrompono in casa, la feriscono mortalmente e portano via sua figlia.
…che scoppia all’improvviso portandosi via tutto
La donna non molla, appena riesce ad alzarsi, corre in strada verso la macchina dove pensa sia stata portata sua figlia, ma non riesce a proseguire. Stramazzata al suolo, spira nel dolore e nel rimpianto, ma la sua anima vuole ancora danzare, e tornare dalla sua bambina alla quale deve ancora insegnare tante cose. Senza accorgersene, diventa uno spirito, sempre alla ricerca di qualcosa che sa che ha perso ma non ricorda più di cosa si tratti. Finché un giorno, una piccolina che non dovrebbe vederla, la prende per la veste e la chiama “mamma” con fare interrogativo.
Si tratta della piccola Aira che, avendo perso da poco la madre, l’ha scambiata per lei. Dopo essersi accorta di aver sbagliato, torna dal padre che si trova poco lontano e va via con lui. Questo incontro, però, ricorda alla yokai ciò che ha perso e identifica in Aira la figlia perduta.
Un legame che va oltre il sangue e la morte
Ayase, avendo fatto da tramite per collegare le due aure, viene a conoscenza dell’intera storia e inizia a piangere, cercando di capire come poter salvare lo spirito. Mentre Aira si riprende e capisce il legame che ha con la yokai, il bene che avrebbero potuto farsi, la Turbononna spiega loro che non c’è un modo per evitare il dissolvimento della ballerina: una volta donata la propria aura, sparirà da questo mondo e non andrà neanche nell’altrove, e tutti si dimenticheranno della sua esistenza. Ma Aira no, lei sa che nulla potrà levarle dalla mente quelle immagini, quell’incontro, il dolore condiviso, e abbraccia lo spirito mentre si sta dissolvendo, chiamandola finalmente…”mamma”.
Dopo queste emozioni così intense, per fortuna, Okarun e Ayase tornando a scherzare tra di loro e il ragazzo finalmente ottiene la palla dorata che era in possesso di Aira. Ora bisogna solo trovare l’altra, sperando di non vedere più così tanto dolore, di andare verso un mondo più gentile dove si cerca di comprendere anche il mostro che ci fa paura.
L’episodio più bello della stagione?
A quanto pare, sì. Il web è letteralmente esploso dopo la messa in onda di questo episodio, con video reaction che mostrano diversi creator in lacrime. Personalmente, come vi anticipavo, è successo anche a me. Quello che a me ha commosso è stata la vita dolce delle due che viene distrutta all’improvviso, il vedermi sbattere in faccia il fatto che la felicità è davvero effimera e forse non ci godiamo mai a pieno nulla.
L’immagine che mi è venuta in mente è proprio quella della bolla di sapone, tanto bella quanto fragile, che puoi cercare di maneggiare per un po’, finché non scoppia. La donna ha fatto del suo meglio per la sua piccola, ma proprio per badare a lei si è messa probabilmente in brutti giri e tutto le è stato tolto all’improvviso. Come andarsene da questo mondo con un rimpianto così grande? Semplicemente non puoi. E il pensiero ti tortura per sempre, persino oltre. E solo un altro gesto, semplice e dolce, può donare pace a chi ha sofferto così tanto: un abbraccio, che significa semplicemente “tu sei amato e lo sei sempre stato”.
Con questo episodio DanDaDan si conferma uno dei titoli in lizza per il miglior stagionale, in grado di far ridere ma anche riflettere davvero a fondo. Appuntamento alla prossima settimana che, dal trailer, si prospetta decisamente molto più…spensierata.