> Dopo lunga attesa sono usciti su Disney+ i primi due episodi di Daredevil: Rinascita, nuova serie TV dei Marvel Studios che vede il ritorno di Charlie Cox nei panni del Diavolo di Hell’s Kitchen! Ecco le prime impressioni di MegaNerd
Daredevil è tornato e ancora una volta dietro la maschera c’è Charlie Cox.
L’attore che aveva interpretato il Diavolo di Hell’s Kitchen nella serie Netflix fino al 2018, e che aveva sorpreso positivamente fan e critica, riprende il suo ruolo di DD facendo ‘rinascere’ l’eroe cieco nella nuova serie TV di Disney+ Daredevil: Born Again.
Insieme a lui torna gran parte del cast che aveva fatto la fortuna di quella serie tra cui l’immenso Vincent D’Onofrio nei panni di Kingpin/ Wilson Fisk, Deborah Ann Woll e Elden Henson rispettivamente nei panni di Karen Page e Franklin ‘Foggy’ Nelson, amici e colleghi di sempre di Matt Murdock, e John Bernthal di nuovo nel ruolo del Punisher/Frank Castle.
Tutti confermati, quindi, i pezzi da novanta che erano stati chiamati a gran voce dai propri fan a riprendere i rispettivi ruoli quando era stata annunciata la produzione della serie.
Il fermento che ruotava intorno al ritorno del live action di uno degli eroi più amati del contesto urbano della Marvel, era accompagnato dal timore che nel ‘passaggio’ a Disney+ i toni e le trame della nuova serie potessero essere edulcorate appositamente per il pubblico solitamente famigliare della piattaforma di Topolino.
Se poi si rammenta la precedente apparizione di Daredevil nei prodotti Marvel Studios, escludendo gli impalpabili cameo fan service di Matt Murdock in Spider-Man: No Way Home e di Daredevil in Echo, rimane indelebile il disastroso team-up con She-Hulk nell’omonimo show, dove il personaggio veniva sminuito e adeguato al tenore della serie della Golia Verde interpretata da Tatiana Maslany, riducendosi a semplice spalla comica dove l’unica cosa che si salvava era il costume giallo, prima divisa indossata dall’eroe alle origini del fumetto.
I fan di vecchia data del personaggio, attendevano, insomma, la serie con hype, ma anche con qualche vena di scetticismo visto che dietro c’erano gli Studios di Kevin Feige, non certo infallibili nelle ultime uscite in TV e al cinema.
I primi due episodi di Daredevil: Born Again disponibili da qualche giorno su Disney+ presumiamo abbiano superato le aspettative anche dei più diffidenti, perché la serie ideata da Dario Scardapane, Matt Corman e Chris Ord riprende le fila di quanto visto nella serie originale di Netflix, presentando trame drammatiche e mature, raggiungendo apici di violenza sino ad ora mai toccati da un prodotto Marvel Studios.
Insomma Daredevil: Born Again pare confermare di non volere dimenticare il passato televisivo dell’eroe di Hell’s Kitchen, cercando di riportarlo anzi sotto i riflettori e dargli il giusto ruolo che gli spetta tra gli eroi Marvel, all’interno dell’enorme mosaico del MCU.
Daredevil: Rinascita – Nuova vita, vecchie abitudini
Daredevil: Rinascita inizia con un evento scioccante che non vi raccontiamo per evitare enormi spoiler.
Di fatto, dopo quanto accaduto nei primi minuti della serie, la trama si sposta temporalmente un anno in avanti con Matt Murdock che ha smesso di essere il vigilante Daredevil e si occupa di fare ‘semplicemente’ l’avvocato insieme alla sua nuova socia, Kirsten McDuffie (Nikki M. James).
Nel frattempo Wilson Fisk, dopo un anno in cui è rimasto fuori dai giochi per quanto visto in Hawkeye e Echo, torna con nuovi piani che lo vedono candidarsi a sindaco di New York… e vincere le elezioni.
Tra i punti all’ordine del giorno del nuovo sindaco Fisk per rimettere in piedi la città di N.Y. c’è la guerra politica contro i vigilanti in costume che non verranno più tollerati dalla nuova amministrazione.
Passa poco tempo prima che le strade di Fisk e Matt si incrocino nuovamente. Dopo diversi anni e, nonostante il primo e pacifico confronto tra i due, le intenzioni dell’uno nei confronti dell’altro sono chiare e le medesime: non tornare alle vecchie abitudini per evitare un nuovo e violento scontro.
Nei primi due episodi c’è spazio anche per un nuovo intreccio amoroso per Matt, la terapeuta Heather Glenn (Margarita Levieva) e per un nuovo caso che vede l’avvocato di Hell’s Kitchen difendere Hector Ayala (il compianto Kamar de los Reyes), alias il vigilante Tigre Bianca, da un accusa di omicidio di un poliziotto.
E nonostante Matt cerchi con tutto sé stesso di non adoperare più la violenza per risolvere certe situazioni, il lato oscuro dentro di sé cerca insistentemente di uscire. Questo perché il lavoro del Diavolo non finisce mai.
Il dualismo Murdock/Fisk e la coppia Cox/D’Onofrio funzionano ancora
Daredevil: Rinascita è come quel vecchio amico che non vedi da tanto, e dopo qualche minuto insieme è come se il tempo non fosse mai passato. Perché è questo che mi è accaduto nella visione dei primi due episodi della nuova serie Disney+.
Oltre all’incredibile regia che fa intendere di aver focalizzato l’attenzione, almeno per il momento, su inquadrature e una fotografia più da cinema che da televisione rispetto agli effetti speciali, lo show funziona perché ritorna sulle atmosfere, i rapporti, gli equilibri e i personaggi che abbiamo visto nella precedente serie.
Si respira finalmente di nuovo l’aria urbana della città di New York, e le trame supereroistiche lasciano spazio a una storia più realistica di stampo anche legal.
Sembra strano, trattandosi di un prodotto MCU, ma showrunner e registi hanno voluto proseguire la strada precedentemente battuta per non sbagliare. Perché questi erano alcuni degli elementi che avevano caratterizzato il successo del Daredevil di Netflix che, nonostante già all’epoca fosse in continuity con il MCU perché ambientata nello stesso mondo degli Avengers, si svolgeva in un contesto molto più ‘terra terra’.
Ed ecco che le battaglie anche in Daredevil: Born Again, sono più realistiche e violente, con molto spargimento di sangue e meno ‘voli pindarici’ da una parte all’altra della stanza (anche se qualcuno c’è.. siamo sempre nel MCU!).
Quello che funziona di più in assoluto è il dualismo tra Matt Murdock e Wilson Fisk. Tra loro vige un equilibro molto flebile e si percepisce nell’incredibile dialogo che avviene nella caffetteria tra i due, presente nel primo episodio.
Come una partita a scacchi sia Matt che Wilson fanno le proprie mosse cercando di trovare il punto debole dell’avversario e far accendere quella miccia che porterebbe a un nuovo scontro sanguinario e probabilmente mortale per uno dei due o per entrambi.
Questa è la forza dei primi episodi di Daredevil: Rinascita; Charlie Cox e Vincent D’Onofrio giocano, anche nella serie, sul fatto che sono passati diversi anni, ma non hanno perso lo smalto e il feeling che avevano raggiunto nelle stagioni del Daredevil di Netflix.
È una parte che viene naturale a entrambi gli attori e nonostante lo stasus quo di entrambi sia cambiato in questi nuovi episodi, ci tengono a continuare a interpretare i personaggi in maniera rispettosa per i fan e non solo.
Infine, l’ottima qualità del prodotto lo si deve anche al coinvolgimento di alcuni autori che hanno realizzato alcune delle run a fumetti più belle di sempre sul Cornetto. Ed ecco che i più attenti nei titoli di coda avranno notato i nomi di David Mack e Brian M. Bendis… sicuramente una nota positiva che conferma l’impegno e il riguardo della produzione su questo show.
Quello che non funziona a Hell’s Kitchen
Ecco alcune piccole cose che non compromettono la qualità di Daredevil: Born Again, ma che possono far storcere il ‘cornetto’ a qualcuno.
Il nuovo adattamento live action del Diavolo di Hell’s Kitchen non sarà, secondo la produzione e gli Studios, ufficialmente un sequel della serie Netflix, ma in realtà lo è.
Tante cose si danno per assodate e si fanno riferimenti al passato e ad eventi accaduti negli episodi precedenti, ma anche in altre serie del MCU come Echo o Hawkeye.
Nulla di male, ovviamente, ma per un neofita salire a bordo di Daredevil: Born Again potrebbe essere più complicato del previsto se non ha idea di cosa è capitato prima.
Nei minuti iniziali del primo episodio si vede Matt volteggiare nel costume di Daredevil e l’effetto visivo non è esattamente quello che mi aspettavo. Considerato, poi, che l’azione si svolgeva di notte… insomma; spero che la CGI migliori nei prossimi episodi.
Infine, Wilson Fisk; il Kingpin visto alla fine di Hawkeye e in Echo era molto più vicino alla versione mastodontica fumettistica. D’Onofrio nonostante interpretasse lo stesso personaggio anche a livello di caratterizzazione, appariva più grosso, quasi una montagna insormontabile, un enorme e spaventoso ostacolo per i nemici.
In Daredevil: Rinascita Fisk appare ‘sgonfiato’ presentando una stazza normale, anzi quasi smagrita rispetto alle precedenti apparizioni… C’è un po’ di incoerenza non trovate?
Conclusioni
Daredevil: Born Again si candida per essere una delle migliori serie televisive prodotte dai Marvel Studios (che producono la serie con l’etichetta Marvel Television) sino ad oggi, presentando, in ogni caso, materiale mai visto in uno show live action della Marvel da quando c’è la Disney.
È bello rivedere Charlie Cox e Vincent D’Onofrio di nuovo nei panni di Daredevil e Wilson Fisk, ma è altrettanto straordinario vedere come gli Studios non abbiano tradito i fan della vecchia serie cercando di portare un prodotto più vicino possibile agli episodi realizzati da Netflix e ora disponibili anch’essi su Disney+.
La serie chiarisce da subito che i toni saranno tutt’altro che leggeri e la drammaticità e la violenza saranno una parte importante dello show.
Un inizio sicuramente col botto e non vediamo l’ora di sapere cosa hanno in serbo per gli spettatori i prossimi episodi.
Il lavoro del Diavolo è ricominciato e, nonostante abbia una nuova casa, pare che avrà da fare per molto, molto tempo…
