La nuova serie sci-fi di Jonathan Hickman per Image Comics arriva in Italia grazie a saldaPress: lasciatevi trasportare dal primo volume di “Decorum” in un universo futuro di elegante violenza.
«Il solito Jonathan Hickman!» è ciò che si può pensare dopo aver letto il primo volume della sua nuova serie. “Decorum“, pubblicata da Image Comics in madrepatria e arrivata in Italia grazie a saldaPress, propone tanti temi cari allo scrittore statunitense: l’esplorazione spaziale, la civilizzazione e l’evoluzione sono immerse in atmosfere sci-fi purissime con sfumature distopiche. Un hard boiled futuristico ambientato in un universo in continua espansione, investito da una feroce colonizzazione planetaria in cui si forza la vita per eludere la morte. Eppure, inesorabilmente, l’evoluzione naturale ha imposto la propria legge ripristinando (o tentando di farlo) l’equilibrio tra le due, l’inizio e la fine.
Dopo secoli di colonizzazione, annessione brutale di pianeti “favorevoli” e terraformazione di pianeti liquidi da parte del decaduto Impero Solare, la Chiesa della Singolarità, nata da quelle ceneri, governa il proprio settore galattico imponendo un regime teocratico tanto cieco per le classi elitarie quanto fallace nei bassifondi della società. E mentre le più alte cariche governative e della Chiesa sono impegnate nella loro missione messianica della creazione della vita, nelle strade è inarrestabile la definizione di linee di commercio illegali, la nascita di mercati neri e alleanze criminali come risposta inevitabile e reazionaria all’unica legge vigente, quella del miglior offerente.
In una società in cui tutto si può comprare e scambiare senza regole e senza etica, anche al costo di barattare la vita dei propri cari, ritrovarsi in situazioni scomode non deve certo sorprendere. Il primo volume di Decorum traccia la consegna di un misterioso pacco effettuata – in ritardo! – dalla giovane Neha Nori Sood che la porta ad intralciare la strada dell’elegantissima e magnetica Imogen Smith-Morley. Non un incontro qualsiasi poiché Imogen è una raffinatissima assassina a contratto, mano invisibile ed efficace che regola i conti nel sottobosco criminale. Portatrice di eleganza, educazione e sincerità, di un decoro – e qui comprendiamo il titolo – innalzato a codice morale e virtuoso stile di vita. Nonostante la spietata attività, il decoro eleva lo status di Imogen, distinguendola da un brutale e sempliciotto omicida, e della sua Sorellanza: l’equilibrio cosmico e della vita vanno regolati attraverso interventi rapidi, precisi, efficienti. Dove si colloca Neha in questo scenario? Cosa ha visto Imogen in lei? Perché merita di essere salvata ed addestrata?
Decorum del solito Jonathan Hickman è un racconto stratificato come la società e le dinamiche che ne caratterizzano la trama: il lettore si trova di fronte ad un’opera squisitamente sci-fi che si mostra capitolo dopo capitolo attraverso vicende che si intrecciano o che mostrano possibilità di intrecciarsi nei capitoli successivi. Se avete apprezzato il lavoro dello scrittore statunitense sui Fantastici Quattro, gli Avengers o l’ultima era degli X-Men, allora potrete riconoscere anche in Decorum un world-building attento e centellinato, che si mostra a piccole dosi con il prosieguo della lettura stessa, innegabilmente bisognosa di attenzione.
A dar man forte alla costruzione hickmaniana di Decorum c’è un Mike Huddleston in stato di grazia: le tavole sono eclettiche, libere da qualsiasi paletto strutturale ma tendono – e riescono – ad occupare lo spazio a disposizione nella maniera più efficace possibile. Il variegato utilizzo di stili da parte del disegnatore va di pari passo con il cambio di ambientazioni e toni della storia: dalle essenziali matite delle vicende di Neha ed Imogen ad un realismo geometrico per le azioni della Chiesa. Il colore segue la stessa linea di principio: presente dove e in quantità necessaria per conferire dinamismo complessivo al volume. Non c’è dubbio che, davanti all’insieme di questi fattori, il lettore possa trovarsi inizialmente disorientato eppure – sarà altrettanto indubbio – affascinato dalla novità e freschezza grafica che Decorum sa offrire. In vostro soccorso, in ogni caso, sono presenti le caratteristiche infografiche e schede che Hickman utilizza nelle proprie opere: realizzate da Sasha e Head, favoriscono la comprensione delle dinamiche sociali e politiche della struttura alla base di Decorum e forniscono cenni sulla storia passata.
Decorum è l’opera ideale per gli amanti della fantascienza, con due protagoniste dai caratteri agli antipodi ma dalla presenza scenica magnetica in egual misura. Da un universo immaginario in cui vita e natura si (con)fondono, si possono riconoscere anche degli ammonimenti per la nostra realtà: un capitalismo sfrenato, il divario tra ricchi e poveri, la convinzione cieca e la sfrontatezza folle di voler dominare la natura e il suo ciclo. Con echi di Star Wars e Blade Runner (ma senza Harrison Ford), Decorum di Jonathan Hickman e Mike Huddleston è l’opera fantascientifica adatta per iniziare il nuovo anno, raccolta in un’impeccabile volume cartonato edito da saldaPress. Siamo a metà di un viaggio affascinante, in un futuro di elegante violenza.
Best quote:
«Sono Imogen Smith-Morley e sono la più grande assassina di questa spirale. Vedere me equivale a incontrare la morte in persona»