È arrivato in fumetteria il primo volume di Deep Beyond, il nuovo fumetto sci-fi edito da Star Comics firmato da Mirka Andolfo, David Goy e Andrea Broccardo. MegaNerd l’ha letto per voi!
Diciamoci la verità: il nome Mirka Andolfo associato a un fumetto è sinonimo di successo assicurato. Come una ‘regina Mida degli anni 2000‘ tutto quello su cui mette mano diventa oro (o in questo caso va letteralmente a ruba). L’autrice partenopea è una delle artiste più influenti e richieste nel panorama nazionale e internazionale e sicuramente nel nostro paese ha ottenuto riconoscimenti e popolarità pari a quelle del collega Zerocalcare.
Dopo i libri campioni di incassi come Contronatura, Mercy e Hot Paprika, la Andolfo sforna un altro bel fumetto dalle atmosfere fantascientifiche e ricco d’azione dal titolo Deep Beyond, che Star Comics, sotto l’etichetta Astra, ha cominciato a pubblicare in Italia proprio questo mese con il primo di tre volumi.
I più scaltri e fortunati lettori sanno già di cosa sto per parlare, visto che un primo ‘assaggio’ Star lo ha fornito in anteprima grazie al Free Comic Book Day di dicembre 2021, con il primo capitolo omaggio che ha probabilmente incuriosito il pubblico.
La prima novità sta nel fatto che la Andolfo è, in questo caso, in veste di sola sceneggiatrice dell’opera insieme a David Goy, penna italiana che abbiamo già visto su Sandokan(pubblicato proprio da Star Comics) e che ha collaborato a livello di sceneggiatura insieme all’artista napoletana su Sacro e Profano, primo grande successo dell’Autrice napoletana.
Alle matite un altro grande artista italiano, l’astigiano Andrea Broccardo, apprezzato disegnatore che si è fatto conoscere anche oltreoceano collaborando per Marvel e DC Comics, e che quindi abbina al suo stile un’impostazione della pagina classica del comics americano.
Un plauso anche alla talentuosa colorista Barbara Nosenzo perché credo che con i suoi colori ha contribuito ad alzare ulteriormente la qualità del volume, per un’opera che sarebbe stata meno d’impatto.
Insomma, un team artistico tricolore per il nuovo fumetto della italianissima Star Comics. E cosa c’è di strano? Deep Beyond arriva in Italia dopo aver esordito negli Stati Uniti nell’anno passato per Image Comics, la famosissima casa editrice statunitense creata da dei mostri sacri del fumetto USA come Todd McFarlane, Jim Lee, Rob Liefeld solo per citarne alcuni. Mica male, considerato che quello che confezionano gli autori è un thriller sci-fi che trasuda lo stile Made in Italy ma adattato a un pubblico internazionale, e fa piacere sapere che un prodotto del genere possa finalmente arrivare ed essere apprezzato oltreoceano, addirittura prima che da noi. Anni fa tutto ciò non era neanche immaginabile.
Ma la realtà dei fatti è che Deep Beyond è un bel fumetto (ed è già la seconda volta che lo scrivo senza ancora avervene parlato).
L’antefatto vede lo svilupparsi di un’epidemia che ha colpito il pianeta dopo il Millennium bug. Chi è troppo giovane forse non ricorda il ‘pericolo del Baco del Millennio‘, che si era palesato alla fine del 1999 e che ha colpito alcuni sistemi informatici allo scoccare della mezzanotte del 2000. Secondo alcune teorie (complottiste?), questo avrebbe dovuto mandare in tilt il pianeta, ma ovviamente nulla di tutto ciò è capitato nella realtà. Diversamente in Deep Beyond dopo il Millennium bug, ha cominciato a diffondersi nell’atmosfera terrestre una tossina velenosa che ha visto mutare geneticamente tutte le forme di vita che ne erano entrate in contatto. Questo ha portato nel corso degli anni gli umani ad adattarsi e a cercare di risolvere il problema, creando delle colonie in cui poter vivere, con accesso limitato all’esterno, se non con apposite tute sigillate per evitare il contagio da tossina.
In questo distopico scenario che ai più esperti può ricordare la serie TV The 100 si sviluppa il primo volume di Deep Beyond. Durante una spedizione scientifica nelle profondità marine, la dott.ssa Pam Bell e tutto l’equipaggio vengono esposti alla tossina. La dottoressa manda l’ultimo messaggio prima di morire alla sorella gemella Jolene informando che probabilmente la ricerca che stava conducendo era arrivata a un punto di svolta tale da attirare le attenzioni di qualcuno. Cos’ha trovato la dottoressa Bell? Qualcuno ha sabotato il sottomarino della spedizione appositamente per eliminare i testimoni di qualcosa che non deve essere portato alla luce? Sono queste e molte altre le domande a cui Jolene e l’ex marito di Pam, il dott. Paul Bailey, dovranno trovare le risposte scavando sempre più in profondità e mettendo le proprie vite (e non solo) a contatto con pericoli di ogni genere sempre più grandi. Le persone di cui si possono fidare sono poche, e saranno sempre meno nel prosieguo dell’avventura. I protagonisti viaggeranno dalla terraferma alle profondità marine alla ricerca di risposte ma anche della stessa Pam… perché secondo Jolene la sorella gemella è ancora viva!
Deep Beyond è sicuramente una lettura ad ampio respiro, dal ritmo serrato e dall’azione coinvolgente, che sviluppa una trama intricata e piena di misteri, ma al contempo ben strutturata, che porterà i nostri eroi pagina dopo pagina alla scoperta di alcune delle risposte che cercano, ma solo per lasciare spazio ad altre domande.
In The Walking Dead gli zombie sono solo una parte della storia, ma il pericolo reale è rappresentato dall’uomo. In Deep Beyond la tossina e i mostri che popolano il pianeta dopo l’avvento del virus, non sono il male maggiore, ma fanno da contorno alle contorte trame di potere che vedono coinvolta (pare) anche l’ex moglie di Pam nonché Presidente degli Stati Uniti e altri uomini molto potenti e senza scrupoli.
Scavare a fondo. Scavare sempre di più e andare fino nelle profondità degli abissi è il tema ricorrente che accompagna il lettore per tutto il primo volume… e le risposte avranno un costo elevatissimo soprattutto per Jolene. Del resto letteralmente Deep Beyond in italiano si traduce Più in profondità, e l’oceano con i suoi colori, le sue ombre e i suoi silenzi è il palcoscenico adatto per una storia dove il mistery e la fantascienza la fanno da padrona.
Non c’è molto altro da dire se non bravi a tutti gli artisti coinvolti in questo progetto. Anzi no. Un’ultima cosa c’è da dire: l’ho già scritto che Deep Beyond è un bel fumetto?