Devil May Cry arriva su Netflix tra sostegno e critiche dei fan

Devil May Cry arriva su Netflix con i suoi 8 episodi e la sua colonna sonora dal sapore rock ed heavy metal. Leggi subito le nostre impressioni, ovviamente senza spoiler

copertina recensione devil may cry

Non molto tempo fa avevamo parlato dell’uscita della nuova serie anime di Netflix ispirata a Devil May Cry. Chi è cresciuto con un joystick in mano sa benissimo di cosa parliamo. Devil May Cry è stata una fortunatissima serie di videogiochi ideata e promossa da CAPCOM a partire dal 2007. Che Netflix abbia puntato sulle saghe videoludiche non è una novità. Anzi, il primo progetto su cui ha puntato è stato Castlevania e anche in quel caso, la piattaforma streaming ha dimostrato di vederci a lungo, riscuotendo un notevole successo.

Ma cosa accade se si cerca di portare sul piccolo schermo una serie anime ispirata alle vicende di Devil May Cry? La prima cosa è che il pubblico (come sempre) si divide. Gli amanti della saga CAPCOM non hanno perso tempo, hanno iniziato a criticare il progetto dapprima dell’uscita. Altri invece hanno atteso la data di uscita per poter esprimere la propria opinione e noi siamo tra questi.

La prima stagione di Devil May Cry ci ha convinto 

Netflix ha pubblicato la prima stagione di Devil May Cry, composta da 8 episodi, lo scorso 3 aprile 2025. Nel dettaglio si tratta di 8 episodi non lunghissimi e dalla narrazione abbastanza veloce. Lo stile adrenalinico e super ironico dei personaggi di questo anime, rendono la visione più piacevole, anche se a livello di trama, riconosciamo che si sono alquanto discostati dalla storia originale.

Sono rimasti in piedi solo quei concetti intoccabili che hanno reso la saga indimenticabile per tutti i fan. Le origini del protagonista, ovvero Dante, il suo atteggiamento da “sono il più forte e me ne infischio” e naturalmente anche tutti i drammi familiari a lui legati. Il personaggio di Dante è perfettamente caratterizzato e la serie presenta continui camei alla saga originale.

Dante Devil May Cry

Come dimenticare l’iconico passo di danza che Dante fa nel corso del quinto capitolo del gioco? Già all’epoca aveva fatto sorridere il pubblico ma Netflix ha deciso di riproporlo con un approccio più attuale e un sound più fresco. La colonna sonora dell’anime ha un’anima rock ed è stata firmata da gruppi di successo, tra cui gli Evanescence. Non a caso, parte il brivido quando la voce di Amy Lee, frontwoman del gruppo, entra in scena per accompagnare le immagini più forti.

Focus sui personaggi della prima stagione di Devil May Cry targata Netflix

Per chi conosce bene il progetto sa che non è la prima volta che viene pubblicata una serie anime su Devil May Cry. Nella scorsa occasione nonostante il progetto fosse curato da MAD House, e fosse tral’altro canonico con le vicende dei videogiochi, il pubblico ritenne un po’ debole la serie e per questo motivo non si è mai parlato di un vero e proprio boom.

Netflix però sappiamo che non lascia nulla al caso e che cerca di sfruttare ogni minimo dettaglio per boostare le proprie idee. Oltre ad un design appetibile e incredibilmente cazzuto, Netflix ha investito anche unua discreta attenzione nei confronti del comparto grafico.

Le animazioni sono pulite, e i personaggi sono ben disegnati. Ricordiamo che non stiamo parlando di un prodotto nipponico ma di una serie prodotta da Studio Mir, studio di animazione con sede principale di Corea del Sud. Anche questo prova che l’animazione coreana sta camminando velocemente riuscendo quasi ad andare di pari passo a quella giapponese molto più conosciuta in tutto il mondo.

E proprio per quanto riguarda i personaggi, sono tornati alcuni iconici come Lady (o meglio Mary, con la sua storia strappalacrime leggermente alterata) e Vergil (anche lui ha un ruolo in questa serie ma non ancora ben definito).

Vergil

Ma sono stati inseriti anche nuovi personaggi, formulati dal nulla che crediamo abbiano contribuito al successo che sta riscuotendo la serie. In primis l’antagonista, il Bianconiglio è un personaggio saturo di odio ma che come quasi sempre accade, nasconde alle spalle un passato burrascoso e intriso di ingiustizia.

Tra i nuovi volti troviamo Enzo Ferino, un procacciatore di taglie di demoni, scaltro e avaro, che però dimostra di rispettare e tenere veramente alla vita del giovane Dante.
Piccola precisazione: Questo personaggio non è propriamente un volto nuovo dell’universo Devil May Cry. Nel dettaglio era già presente nel manga solo che non ha avuto la stessa rilevanza nei 5 capitoli videoludici. La sua presenza nella serie è stata una genialata. Il suo personaggio è stato chiaramente inserito per fare da spalla a Dante, con le sue battute pungenti e le sue uscite comiche.

Le discrepanze con la saga originale

La saga originale di Devil May Cry ha cambiato totalmente il modo di vedere gli eroi dei videogiochi. Dante è stato un personaggio iconico che con il suo atteggiamento da duro e menefreghista ha conquistato i cuori di tutti. Per questi motivi eravamo consapevoli del fatto che grande fetta del pubblico si sarebbe messa contro al progetto Netflix a spada tratta.

Ma è davvero così sbagliato discostarsi dalla trama originale? A nostro avviso NO! Almeno in questo caso… Le scelte che sono state fatte dalla regia sono mirate e non casuali. Alcune, come quelle legate al personaggio del Bianconiglio, sembrano addirittura portarci verso orizzonti che si allontanano da Devil May Cry ma che sembrano avvicinarsi ad altri capolavori CAPCOM come Resident Evil. Forse il fatto di trasformare gli abitanti del regno demoniaco in “povere creature” che evadono dalla propria dimensione in cerca di un posto migliore, come se fossero dei profughi, è stata una scelta un po’ azzardata.

Devil May Cry

Dante e la Devil May Cry nascono per combattere il male, nonostante egli stesso sia figlio del male in un certo senso, i Demoni sono sempre stati visti come qualcosa da estirpare dalla Terra. Netflix invece si è presa la libertà di romanzare un po’ questa parte, forse per far emergere meglio le motivazioni che muovono l’antagonista.

Anche la scelta di inserire nella prima stagione quelli che sono stati i “villain” più temuti di tutti e 5 i capitoli videoludici, ha fatto storcere un po’ il naso a parecchie persone. Insomma, sotto questo punto di vista, forse è stato fatto una sorta di “minestrone”, ma forse il colosso dello streaming ha pensato di puntare tutto sulla prima stagione perché probabilmente in un primo momento non era sicura di riuscire produrre altre stagioni.

Conclusioni

Alla luce di tutti questi dettagli e riferimenti anche ad altri giochi CAPCOM stiamo pensando una cosa: che Netflix si stia preparando ad accogliere un progetto più ambizioso che mira a portare sullo schermo una sorta di universo CAMPCOM? Questa è stata la nostra impressione. Una cosa è certa, contro tutto e tutti la piattaforma streaming ha da subito comunicato che la seconda stagione di Devil May Cry è già in fase di scrittura.

E non possiamo essere più felici di così. Dopotutto ciò hanno solo lasciato intravedere quella che sembra la punta dell’iceberg di una storia incredibile che sta tral’altro riportando sotto i riflettori la saga originale di giochi.

CAPCOM infatti ha fatto sapere che le vendite dei giochi Devil May Cry sono salite alle stelle. Pare che tutti adesso vogliano essere Dante e vivere le sue avventure. E tu? Hai visto Devil May Cry? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti.

Devil May Cry - Stagione 1

Devil May Cry - Stagione 1

Paese: Stati Uniti, Corea del Sud
Anno: 2025
Soggetto: Devil May Cry di Capcom
Autore: Adi Shankar
Sceneggiatura: Alex Larsen
Character design: Choi Ji Hieon
Dove vederla: Netflix
Voto:

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Carmela Massa

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Appassionata di musica, anime, manga e serie tv, vivo la vita come se fossi la protagonista di un teen drama. Anche adesso che ho passato la 30ina. Amo scrivere di tutto ciò che mi emoziona ed è da piccola che sogno di sposare Goku e salvare il mondo insieme a lui!

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