Doctor Who – Recensione episodio 6: “Nessuno è quel che sembra”

Il TARDIS atterra nel 1813 durante l’Eta della Reggenza, dove tra scandali, fantastici balli e strane creature aliene, Doctor Who avrà un faccia a faccia con un misterioso cacciatore di taglie che cambierà per sempre la vita del Signore del Tempo

copertina recensione doctor who ep 6

 


Il sesto episodio: “Nessuno è quel che sembra” (Rogue), scritto da Kate Herron & Briony Redman e diretto da Ben Chessel, ci trasporta nell’Età della Reggenza, ma, per l’appunto, nulla è come sembra essere in realtà, perché tutto si rivelerà un grande cosplay di Bridgerton orchestrato dai Chuldur, una specie aliena dalle fattezze di volatili.

Non sarà però solo questo a movimentare l’episodio di questa settimana: l’incontro del Dottore con il misterioso cacciatore di taglie, noto come Rogue (Jonathan Groff), sconvolgerà la vita del Signore del Tempo e mai location fu più appropriata per farlo.

Doctor Who – “Nessuno è quel che sembra”

Il Dottore e Ruby atterrano nel 1813, dove gli ospiti alla festa di una duchessa vengono assassinati e un misterioso cacciatore di taglie di nome Rogue sta per cambiare per sempre la vita del Dottore”.

Il sesto episodio di questa stagione ci consegna una storia leggera e scorrevole, una classica avventura alla Doctor Who da godersi senza impegno.

Il fatto è che, devo dire, in questa stagione si stanno succedendo un po’ troppe avventure senza impegno e considerando che la stagione ha solo 8 episodi e ci stiamo sempre più appropinquando verso il finale sarebbe ora di avere qualcosa di concreto e succulento, cosa che sicuramente avverrà settimana prossima, come ben preannunciato dal next time trailer del settimo episodio.

Polemiche a parte, non si può negare però che perlomeno questo episodio ha sicuramente visto il ritorno in scena di un Dottore finalmente più attivo e coinvolto nella situazione contingente.

doctor who ep 6


La grande novità di questo episodio è sicuramente l’introduzione di Rogue, un personaggio veramente affascinante, che incarna il classico bello e dannato, in grado di far perdere la testa al nostro buon Dottore.

Ai fan di lunga data non sarà sicuramente sfuggito come il personaggio di Rogue strizzi l’occhio all’amato Capitano Jack Harkness, di cui il personaggio di Rogue è un evidente parallelismo, che cerca però allo stesso tempo di aggiornare lo stile e l’impatto che portava in scena l’ex compagno di viaggio del Dottore.

Rogue è certamente il fulcro di questo episodio, la storia si incardina su di lui e vi ruota attorno creando sin da subito una palese connessione tra il suo personaggio e quello del Dottore.

doctor who ep 6


Si parte da un iniziale fraintendimento che porta Rogue e il Dottore a mettere in scena una simpatica competizione in cui l’uno cerca di prevalere sull’altro, ma conoscendosi progressivamente in modo sempre più approfondito scoprono in realtà tutte le cose che hanno in comune e che inevitabilmente finiscono per creare tra loro un feeling irresistibile.

Va da sé che l’obiettivo di questo episodio è proprio quello di mostrare allo spettatore come si crea e si sviluppa questa chimica tra Rogue e il Dottore, obiettivo che certamente viene centrato in pieno.
Si tratta, in parte, di qualcosa di nuovo che, per alcuni, potrebbe risultare scomodo e questo viene messo bene in evidenza proprio nella scena del ballo tra il Dottore e Rogue.

Del resto, gli appassionati di lunga data sono sicuramente più abituati ad una caratterizzazione del Dottore come eroe romantico e a tratti un po’ Don Giovanni, giocando proprio sul suo fascino e carisma, storicamente il Signore del Tempo ha sempre esercitato una particolare ascendenza su tutti coloro che hanno incrociato il suo cammino; di fatto, è lunga la lista di companion e donne che sono cadute ai suoi piedi, ricordiamo però che per i Signori del Tempo non esiste il concetto di genere, per definizione essi sono letteralmente fluidi, proprio in forza della loro natura biologica.

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Per certi versi è sicuramente qualcosa di nuovo il rapporto che si viene a creare in questo episodio tra Rogue e il Dottore, che porta una ventata di freschezza, ma che allo stesso tempo non sorprende più di tanto: la relazione tra i due non si conclude infatti con un lieto fine e questo è un classico di Doctor Who e per dimostrarlo mi basterebbe citare i personaggi di Astrid Peth o Madame de Pompadour, solo per fare un paio di esempi.

Il Dottore non può resistere alla tentazione di stabilire un legame con Rogue, i parallelismi tra i due sono evidenti: entrambi affascinanti, brillanti, adorano il brivido dell’avventura e il lanciarsi nel pericolo e nell’ignoto.
Tutto ciò è ben dimostrato dal loro faccia a faccia nel TARDIS che crea una bellissima atmosfera e che rende Rogue un perfetto potenziale compagno di viaggio.

Non si può non menzionare il lato comico e spumeggiante di questo episodio, il ritmo della battute è sicuramente molto trainante, si legano le une alle altre con un perfetto incastro.
Il lato più leggero di questo episodio viene vissuto dallo spettatore attraverso le vicende che vedono Ruby al centro di esse.

In questo contesto, Ruby incarna in modo perfetto l’archetipo della companion fuori dal tempo che, interagendo con i contemporanei del posto, riesce a farli emozionare semplicemente facendogli conoscere parole per loro esotiche, perché proprie del nostro tempo, come avviene nel rapporto di amicizia che si sviluppa tra Ruby e Lady Emily Beckett (Camilla Aiko), amicizia che purtroppo non avrà un risvolto positivo.

Ruby si cala pienamente in questa atmosfera alla Bridgerton, che infatti menziona in più di un’occasione, ed è proprio questa atmosfera quella che regala leggerezza a questo episodio e fa sorridere lo spettatore, una componente che, ammetto, si sarebbe potuta approfondire maggiormente.

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Questo elemento della trama lo ritroviamo cucito addosso anche ai villains della settimana: i Chuldur, creature tanto inquietanti quanto comiche.

Il riferimento a Bridgerton non è infatti solo un omaggio ad una serie tv divenuta iconica, perché lo scopo di queste creature è infatti guidato da un gioco, dal divertirsi nel cercare di fare il più grande cosplay dell’universo, anche se il distruttivo obiettivo finale da essi perseguito non è altrettanto divertente.

Il fatto che uccidano un sacco di persone lungo la strada, grazie al loro potere di replicare l’aspetto fisico delle vittime, fa parte del loro personale divertimento e questo contribuisce sicuramente ad arricchire la componente drammatica.

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L’equivoco relativo alla morte di Ruby crea, a sua volta, un’ironia drammatica, poiché il Dottore non riesce a rendersi conto di quello che è successo fino a quando non è troppo tardi.
I temi generali dell’episodio, che per l’appunto si svolge come un dramma in stile Bridgerton, rendono il sacrificio finale di Rogue qualcosa che, per alcuni aspetti, potrebbe essere percepito come al limite dello stucchevole, ma per la storia a cui abbiamo assistito è certamente il modo migliore in cui questo episodio poteva concludersi.

Nonostante questo, sicuramente è un finale che è anche in grado di colpire emotivamente, perché l’obiettivo suddetto di creare e sviluppare questa chimica così spontanea tra il Dottore e Rogue viene pienamente raggiunto.

Menzione d’onore alle performance di Millie e Ncuti, che ogni volta riescono a ben rappresentare l’ormai consolidato sodalizio che si è creato tra i rispettivi personaggi, e questo lo si vede perfettamente nel loro confronto finale, dove lo spettatore, attraverso gli occhi di Ruby, esplora la sensibilità di questo nuovo Dottore e il suo modo di affrontare le tragedie e alla fine fare comunque quello che il Dottore fa sempre: rialzarsi e rimettersi in viaggio, perché, parafrasando il Dottore, ciò che da la forza di andare avanti è vivere pienamente ogni giorno, onorando così le persone a noi care che non possono più fare altrettanto.

doctor who ep 6

Molto gradite le versioni strumentali in stile ottocentesco delle canzoni: Bad Guy e Poker Face, che creano un simpaticissimo anacronismo.
Ma, soprattutto, sono stato felicissimo di rivedere finalmente qualche scena all’interno del nostro amato TARDIS, che personalmente devo dire essere passato molto in secondo piano, nonostante sia l’essenziale porta di accesso alle varie avventure.

Ancora una volta non posso non citare l’ennesima apparizione di Susan Twist, questa volta solo come soggetto di un ritratto, perché sebbene Davies ad inizio stagione abbia liquidato con una scusa banale questi continui cameo, il next time trailer del prossimo episodio ha confermato una volta per tutte che non si tratta di semplici coincidenze.

doctor who ep 6


Il pregio di questa stagione è sicuramente quello di allontanarsi dalla tradizione che costituisce la struttura tipica di Doctor Who, cercando il più possibile di offrire qualcosa di nuovo e mai sperimentato.

Questo episodio, invece, abbraccia l’iconica formula che ha sempre reso speciale la serie: una storia leggera ma accattivante, nuovi personaggi in grado di ammaliare gli spettatori e una premessa divertente.

Non posso però non criticare il fatto che, sebbene mi sia piaciuta la tensione romantica tra Rogue e il Dottore, avevo sicuramente delle aspettative molto diverse e molto alte, nate dalla premessa presente nella sinossi: “un incontro che cambierà per sempre la vita del Dottore”, mi aspettavo infatti una grande rivelazione o quantomeno qualcosa di più concreto che spianasse la strada al finale, dal momento che lo stesso è ormai prossimo.

Una piccola critica devo, mio malgrado, rivolgerla ancora una volta anche all’adattamento in italiano del titolo dell’episodio, che non mi ha soddisfatto del tutto.

Come sempre, vi aspetto la prossima settimana con una nuova recensione: ci avviciniamo al finale di stagione e sono sicuro che per Ruby e il Dottore le cose si faranno parecchio turbolente.


Il trailer del sesto episodio: “Nessuno è quel che sembra” (Rogue):

Recensioni episodi precedenti (clicca per leggerle):
Episodi 1-2
Episodio 3
Episodio 4
Episodio 5

 

Doctor Who (14esima serie) - Episodio 6

Doctor Who (14esima serie) - Episodio 6

Anno: 2024
Showrunner: Russell T Davies
Cast:
Ncuti Gatwa: Il Dottore
Millie Gibson: Ruby Sunday
Jonathan Groff: Rogue
Indira Varma: Duchessa di Pemberton
Paul Forman: Lord Barton
Camilla Aiko: Emily Beckett
Michelle Greenidge: Carla Sunday
Maxim Ays: Lord Galpin
Susan Twist: Il Ritratto
Debra Baker: Housekeeper
Ashley Campbell: Butler
Nancy Brabin-Platt: Miss Talbot
David Charles: Mr. Prince
Dove vederla: Disney+
Voto:

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True Believer 616

Indomito nerd sin dall’infanzia, nonché appassionato di film, serie tv e fumetti, di cui parla con passione presso il suo profilo Instagram: true_believer616

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