Episodio e appuntamento numero tre con Dragon Ball Daima. Queste sono le nostre impressioni su “Daima” (eh sì, si intitola così l’episodio)
Chiediamo venia per il ritardo, ma Lucca Comics & Games è come il mondo demoniaco che in questa puntata raggiunge Goku: un’avventura che ti fa dimenticare tutto il resto.
Ora che con la fiera più delirante dell’anno ci si rivede fra 357 giorni, andiamo avanti con la vita e con il nuovo anime di Dragon Ball. Venerdì 1° Novembre è approdato su Netflix l’episodio intitolato Daima (oh, come la serie?!) quindi è arrivato il momento di indugiare su cosa caspita vuol dire questo termine, no?
Niente ragazzi, non vuol dire niente in realtà; manco esiste in giapponese questa parola. Non credo, ma se tante volte vi interessa in swahili significa sempre (o per sempre). L’unica cosa che ha un senso “alla giapponese” è soffermarci sul significato dei due kanji da e ma che compongono il vocabolo. Da vuol dire grande (o grosso), mentre ma può essere utilizzato per dire magia e malvagio. La grande magia? Il grande malvagio? Chissà.
Dopo questa digressione (superficialissima) sul significato di Daima, una bella novità del terzo appuntamento è il debutto dei cosiddetti eyecather a metà episodio, ovvero quelle adorabili scenette di pochissimi secondi che idealmente dividono il primo e il secondo tempo. In Giappone una volta si usavano per lo stacco pubblicitario durante la trasmissione della puntata. Da diverso tempo oltre a questa funzione, in alcuni anime danno delle informazioni sulla trama, quindi sono pochi ma preziosissimi secondi che non sarebbe giusto tralasciare.
Cosa accade nel terzo episodio di Dragon Ball Daima ***spoiler alert***
Prima di tutto, se vi siete persi le nostre impressioni sugli episodi precedenti, vi basta cliccare qui per recuperarle. Il terzo episodio è un concentrato di novità e informazioni cruciali tanto che ho dovuto vederlo due volte per non lasciare nulla indietro. Ammetto di essermi distratta incuriosita da un’ambientazione totalmente nuova, quella del terzo mondo demoniaco dove approderemo nel corso della puntata. E in effetti l’aspetto più interessante dello scorso appuntamento settimanale è legato al fattore scoperta del nuovo mondo da parte di Goku che ha sempre quell’irresistibile stupore genuino negli occhi quando si trova di fronte alle novità che Toriyama ha creato per lui.
E gli altri avventurieri? Glorio, oltre ad accollarsi il fatto di essere quello sobrio con la patente che si immola per guidare, qui funge da guida del nouovo mondo in Daima. Kaiohshin si fida poco o nulla di Glorio, lo tempesta di domande, alza le sopracciglia che non ha e ne studia i movimenti.
Goku nel frattempo fa le puzzette, sapete com’è, il ragazzo si distrae facilmente. Arrivare a destinazione non è così semplice, dovremo passare i controlli del Maestro Warp, un super pesce palla molto permaloso che funge da meccanismo di accesso al regno demoniaco, una sorta di spartiacque con il Mondo esterno..
Ecco, all’interno del regno ci sono tre mondi, e noi siamo diretti in quello scalcagnato, il terzo per l’appunto. A detta di Glorio è stato proprio il suo re, Kadan, a chiedere l’aiuto di Goku per sconfiggere Gomah, re del primo mondo. Con qualche piccolo trucchetto i nostri riescono a bypassare i controlli del pesciolone (prevedibilmente la seconda navicella che prima o poi li raggiungerà avrà poi qualche problema in più tra orecchie a punta mancanti e parola d’ordine). Ci siamo, ecco il Terzo mondo Demoniaco.
A questo punto della puntata, personalissimo momento nostalgia. Sì perché la rappresentazione dei viaggi spaziali e temporali nati dalla mente di Akira Toriyama hanno sempre delle caratteristiche simili e i più vecchietti magari ricordano anche quelli di Dr. Slump. In episodi come La macchina che fotografa il futuro o Avanti e indietro nel tempo, sono presenti fasci di luce analoghi a quelli di Daima, come analoghe sono le espressioni di stupore e meraviglia del piccolo Goku e di Arale. Non ce la faccio, troppi ricordi.
Il regno presenta un cielo denso e rosa. Vediamo fluttuare isolotti che ospitano vulcani, draghi che volano indisturbati e vegetazione che più eccentrica non si può. L’aria è particolarmente pesante in quanto i vulcani rilasciano un gas non nocivo ma estremamente puzzolente e la forza di gravità è di gran lunga superiore. Il terreno è diviso da enormi crateri dentro cui scorre il Mare delle Tenebre (se ci finisci dentro, muori all’istante).
Questo terzo mondo promette benissimo, sembra un enorme palcoscenico pronto per mettersi al servizio di combattimenti che prevedibilmente molto presto invaderanno tutta l’area per terra e cielo. I nostri avventurieri si fermeranno a riposare in una locanda per la notte e qui dovranno vedersela con i primi demoni maldisposti alla loro presenza. Immaginate Lo chiamavano Trinità in versione Toriyama: botte, cibo e quell’umorismo semplice che vi dirò, funziona ancora alla grande.
Perdura l’ottimismo iniziale e le sensazioni sono molto positive anche per questo terzo appuntamento. L’unico appunto che mi sento di fare riguarda l’atteggiamento del protagonista su cui mi ritrovo a fare delle precisazioni ogni settimana. La volta scorsa sottolineavo che la nuova versione di Goku era da intendersi come prettamente fisica (il suo corpo torna quello di un bambino ma la sua mente è adulta, non è cambiato nulla).
Adesso non so, in questa puntata a intrattenere è un Goku che si atteggia bambino al 100%, si comporta come tale e soprattutto non ha filtri di nessun tipo. Per quanto questo faccia piacere, confonde un po’ lo spettatore. Vedremo nei prossimi episodi se troveremo una stabilizzazione di quest’ultima versione o una più rispondente alle prime due puntate.Paturnie a parte sull’atteggiamento per me ancora poco chiaro di Goku, non c’è due senza tre fortunatamente e anche questa volta l’episodio convince al 100%. La carne sul fuoco sta aumentando a dismisura, non vedo l’ora di andare avanti. Evviva Dragon Ball!