ReNoir Comics porta in Italia “Due anni di vacanze”, adattamento a fumetti dell’omonimo romanzo di Jules Verne, pubblicato in Francia tra il 2018 e il 2019 da Edizioni Glénat
Auckland, 1860. La Nuova Zelanda è ancora una colonia inglese e nel collegio Chairman, uno dei più importanti della capitale, veniva impartita un’educazione simile a quella della madrepatria. Il 15 febbraio segna l’inizio delle vacanze: un gruppetto di 10 studenti si prepara ad intraprendere un viaggio in mare aperto a bordo di una goletta inglese, la Sloughi. La notte prima della partenza, però, qualcosa va storto: l’imbarcazione prende il largo e quello che doveva essere solo un manipolo di passeggeri diventa a tutti gli effetti l’equipaggio della Sloughi. I ragazzi, ormai dispersi nel bel mezzo del Pacifico, devono subito affrontare una terribile tempesta: la vacanza si è trasformata in una lotta per la sopravvivenza.
A bordo della goletta si trovano ragazzi provenienti dall’Inghilterra (il più inglese di tutti, Doniphan, e i suoi fedelissimi Cross e Baxter, poi Jenkins, Wilcox, Costar, Iverson), dalla Francia (Jacques e Briant) e dagli Stati Uniti (Gordon, in compagnia del cane Phann), tutti di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, più il mozzo Moko, l’unico membro dell’equipaggio originale della Sloughi a trovarsi sull’imbarcazione al momento della fortuita partenza. Con encomiabile coraggio e grande intraprendenza, i ragazzi riescono a superare la tempesta e a raggiungere, subendo alcuni danni e lievi ferite, la terraferma: un’isola sperduta nel Pacifico (l’Isla Hanover, nel Cile meridionale). Portate a riva scorte e provviste, i ragazzi del Chairman cominciano ad organizzarsi: alcuni (Doniphan, armato di fucile, Briant e Moko) tentano di esplorare l’isola; altri, guidati da Gordon, il più grande, tentano di allestire un riparo con il legno della Sloghi. Inizia così a formarsi una micro-società che dovrà contare solo sulle proprie forze, in attesa di un difficile – quanto insperato – recupero. Animati da un forte spirito di sopravvivenza, ben presto, i ragazzi imparano a convivere in armonia con il nuovo ambiente che li circonda – certo, non senza difficoltà -, in cui ogni abilità, ogni conoscenza individuale viene messa a disposizione del gruppo per il bene comune. Con l’elezione democratica di Gordon a capo del gruppo, i compiti diventano ben precisi: i più grandi si occupano dell’educazione dei più piccoli; i più coraggiosi (e indipendenti, come Doniphan) provvedono a procurare il cibo. L’attività in cui si alternano un po’ tutti i naufraghi è, però, l’esplorazione: l’incessante ricerca da parte dei ragazzi li porta a scoprire una grotta nascosta in cui rinvengono vecchi appunti e una preziosissima mappa redatti dal marinaio Franҫois Baudoin, naufragato sull’isola circa cinquant’anni prima. La “French Den” diventa la nuova dimora dei giovani naufraghi.
L’improvviso naufragio sull’isola di una giovane donna rompe l’equilibrio del gruppo. Kate – questo il suo nome -, ricevute le cure del caso, racconta la sua storia e annuncia un pericolo imminente: la ragazza era la governante della famiglia Penfield, imbarcatasi nel porto di San Francisco con destinazione Santiago del Cile. Vittima di una tempesta e del contemporaneo ammutinamento guidato dal crudele Waltson, Kate era riuscita a mettersi in salvo su una scialuppa, protetta dal coraggioso Forbes: ora teme che anche i pirati abbiano raggiunto l’isola. Lo scontro sarà inevitabile e all’interno del gruppo, guidato da Briant, ci saranno le prime scissioni.
“Deux ans de vacances”, romanzo pubblicato per la prima volta nel 1888, viene liberamente adattato in 3 volumi a fumetti da Frédéric Brrémaud (autore dell’acclamata saga “Love”, più volte candidata agli Eisner Awards) e Philippe Chanoinat, con i disegni di Hamo tra il 2018 e il 2019. ReNoir Comics li raccoglie in un unico volume per una lettura completa, appassionante e coinvolgente, ricca di pàthos dalla prima all’ultima pagina. L’aspetto preponderante della trasposizione è lo spirito d’avventura dei protagonisti, capaci di affrontare situazioni pericolosissime con lucidità ed ingegno nonostante la giovane età, riuscendo, in questo senso, a conservare lo spirito autentico del romanzo verniano. La storia vede la nascita e lo sviluppo di una piccola società che deve affrontare la tragica situazione in cui si ritrova e sopravvivere in un ambiente del tutto sconosciuto, in attesa dei soccorsi che potrebbero non arrivare mai. I giovani ragazzi devono imparare a convivere e collaborare, ad affrontare problemi di primaria importanza (come procurarsi il cibo) e sfide per la vita stessa. Più in generale, Due anni di vacanze è un’indagine antropologica: l’uomo è un animale sociale e la vita in comunità, al netto di momentanei individualismi, è essenziale per la sopravvivenza della specie. Tale aspetto viene esaltato nello scontro con i pirati: il gruppo che riesce ad avere la meglio è quello che ha una migliore organizzazione, che rema nella stessa direzione, che si fida ciecamente di chi li guida, a dispetto dell’età o dell’esperienza.
A chi ama l’avventura, a chi vuole viaggiare lontano, a chi vuole leggere un’appassionante graphic novel, “Due anni di vacanze” è il titolo che fa per voi: bon voyage!
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