Da pochi giorni è disponibile su Prime Video “Everybody Loves Diamonds“, una serie televisiva diretta da Gianluca Maria Tavarelli con Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi, dedicata al colpo di diamanti più grande della storia avvenuto ad Anversa, in Belgio.
Ecco quindi la nostra recensione su questo nuovo prodotto Made in Italy prodotto dal colosso americano.
La trama
Come dicevamo precedentemente, la trama di questa serie televisiva è ispirata a una delle rapine più incredibili e bizzarre mai realizzate.
Passata alla storia come il “Colpo di Anversa” e definito dai media internazionali “il più grande furto di diamanti al mondo”, il protagonista di questa vicenda è Leonardo Notarbartolo (interpretato da Kim Rossi Stuart) che, attraverso un piano geniale, nel 2003 è riuscito ad aggirare il sistema di sicurezza all’avanguardia dell’Antwerp Diamond Centre e a rubare molte pietre preziose da milioni di dollari, con un valore stimato di circa 200 milioni di euro.
Nella serie la vicenda si sviluppa partendo dalla rapina avvenuta e con l’ispettore Mertens (Johan Heldenbergh) che, mentre sta per ricevere l’onorificenza al merito dal re del Belgio, viene chiamato per risolvere questo assurdo caso. Da qui iniziano le indagini che porteranno all’arresto di Notarbartolo e da cui seguirà una narrazione che si divide tra flashback pre-rapina e flashfoward post-rapina, tramite cui lo spettatore viene introdotto nel colpo, nella sua preparazione e alla scoperta dei suoi partecipanti.
Notarbartolo, gioielliere italiano che vive ad Anversa e possiede anche un suo negozio a Torino insieme alla moglie Anna (Anna Foglietta), è in realtà la mente del piano, ed è andato a scavare nel suo passato e nella sua rete di amici, formando la banda che lo aiuterà a svaligiare il Diamond Centre: con lui infatti troveremo la giovane Sandra (Carlotta Antonelli), figlia di un suo amico e specializzata nelle serrature, Ghigo (Gianmarco Tognazzi) storico collaboratore e esperto nei sistemi di allarmi e infine il fratello Alberto (Leonardo Lidi), abile hacker.
Per ottenere informazioni sul Diamond Centre quindi, la banda decide che Leonardo deve cercare di fare colpo sulla direttrice Judith DeWitt, con cui l’uomo inizia una relazione clandestina. Ma gli impresivi sono dietro l’angolo e, in ogni puntata, emergono dettagli, punti di forza (e debolezze) di quest’astuto piano…
Non basta una storia avvincente
L’idea di portare sullo schermo delle rapine è spesso vincente o comunque di solito porta una ventata di adrenalina allo spettatore, come è accaduto nel fenomeno “La Casa de Papel“, ma anche per la serie televisiva di Netflix “Lupin“, o ancora i film di “Ocean’s Eleven“.
Peccato che non sia questo il caso. Dare infatti notorietà ad una storia vera così intrigante con protagonista un personaggio italiano è sicuramente un’idea fresca e degna di merito, ma non basta. Nonostante infatti ci siano dei tentativi di rappresentare la vicenda in modo originale anche dal punto di vista tecnico, la serie sarebbe potuta essere molto di più.
La serie infatti manca di una particolare adrenalina e azione, caratteristiche che avrebbero potuto dare maggiore spessore (e ritmo) alla vicenda, che invece, dopo le prime puntate, sembra un po’ ripetersi e fare il giro su se stessa.
Anche il protagonista di Kim Rossi Stuart, nonostante ci siano delle inquadrature con la rottura della quarta parete, probabilmente volute per far coinvolgere lo spettatore maggiormente nelle sue decisioni, non riescono nel loro scopo e lo stesso Stuart si lascia spesso andare a ad una recitazione fin troppo fuori dalle righe. Nel complesso risulta difficile entrare in empatia con i personaggi, poiché vengono fatti giusto degli accenni sul loro vissuti e nel complesso risultano approfonditi superficialmente.
Differenze con la storia vera
Nonostante la storia sia presa da una vicenda reale, non tutto quello che è stato portato sullo schermo corrisponde alla realtà dei fatti.
Come mostrato in Everybody loves Diamonds, la banda è veramente riuscita ad entrare in un caveau considerato intoccabile e impenetrabile scavando un tunnel di 30 metri adiacente e svaligiando un centinaia di cassette di sicurezza e, disattivando il sistema di allarme, il furto venne scoperto solamente il lunedì successivo e Notarbartolo venne identificato qualche giorno dopo grazie a delle impronte digitali lasciate su una cassetta di sicurezza e grazie a dei filmati registrati dalle videocamere che immortalavano l’uomo nei pressi dell’edificio il giorno della rapina.
A differenza della serie televisiva, Leonardo Notarbartolo fu processato in Belgio dove ha scontato 10 anni in prigione ma la maggior parte della refurtiva non è mai stata ritrovata. Ad oggi, l’uomo ha confessato di non avere in mano nessuno dei diamanti.
Conclusioni
In conclusione, questa serie televisiva è un prodotto italiano che vanta un cast di noti volti del panorama italiano e che sicuramente, rispetto ad altri, riesce a distinguersi portando in auge una vicenda bizzarra che ha coinvolto il nostro Paese.
La mancanza di brio e la poca empatia che i personaggi instaurano purtroppo si fanno sentire e risultano tasti dolenti di un prodotto che avrebbe potuto fare la differenza ma che invece non emerge.
Everybody Loves Diamonds
Kim Rossi Stuart/Leonardo Notarbartolo
Anna Foglietta/Anna
Gianmarco Tognazzi/Ghigo
Carlotta Antonelli/Sandra
Leonardo Lidi/Alberto
Johan Heldenbergh/Inspector Mertens
Kim Mousa/Fagarè
Synnøve Macody Lund/Judith DeWitt