Quello del matrimonio dovrebbe essere un momento felice, al quale ci si è arrivati con la consapevolezza di voler prendere un impegno per la vita con la persona che abbiamo di fronte. Ma cosa succede se diventa l’unico modo per potersi salvare la vita, anche se significa affidarla al più brutto ceffo che esista sulla faccia della terra? Scopriamolo insieme con il primo volume di Firefly Wedding, il nuovo manga storico targato J-Pop Manga.
Quando si prende in mano il primo volume di Firefly Wedding si ha sin da subito la certezza di trovarsi davanti a un’opera che ha come fulcro i sentimenti, anche se la copertina della regular ci mette sotto gli occhi un dettaglio non da poco: del sangue. Il viso del protagonista maschile è visibilmente schizzato di cremisi e l’uomo mostra un atteggiamento che non ammette dubbi: è lui quello forte che ha la situazione in mano. Si vede nello sguardo sottile, tagliente, dal sorriso appena accennato e dal modo in cui stringe la donna che ha tra le braccia.
Ma allora quella che abbiamo davanti è una storia d’amore o no?
Prima di avventurarsi nella trama o nelle lettura vera e propria vi basti sapere che i generi principali ai quali appartiene sono storico, drammatico e sentimentale. Perciò direi che ci siamo, le aspettative sono quelle giuste. Ma credo che ci sia più di una sorpresa ad attendervi. Intanto, lasciate che vi racconti di cosa tratta.
Firefly Wedding – La trama
Una donna è una risorsa in mano alla propria famiglia. Un oggetto di scambio o da dare in dono. In un matrimonio non ha alcuna voce in capitolo. Ciononostante, io ho scelto di innamorarmi di un uomo che non potevo amare. Sono stata davvero felice.
(dalla quarta di copertina del primo volume)
Satoko Kirigaya è una giovane bellissima e di buona famiglia, sempre corteggiata e piena di proposte di matrimonio. Come ci si aspetta da lei, è pronta ad adempiere al suo dovere e lascia che sia il padre a decidere a chi andrà in sposa. Tuttavia, c’è qualcosa che fa sempre desistere le famiglie dei suoi pretendenti: la sua malattia. Una volta saputo che la ragazza soffre di cuore dalla più tenera età, nessuno sembra volersi prendere più l’onore di prenderla con sé (da onore diventa subito un onere, vedete quanto una lettera può cambiare all’opposto il significato di una parola?).
Un giorno, mentre Satoko è fuori per compere accompagnata da un giovane al servizio di suo padre, viene rapita in un attimo di distrazione del ragazzo. La fanciulla si ritrova in un covo di brutti ceffi che hanno l’ordine di farla uccidere dal più spietato di loro entro la sera. Quando quest’ultimo arriva, ricoperto di sangue da capo a piedi, Satoko capisce di non avere scampo ma non vuole e non può arrendersi. A dispetto della sua malattia, è una ragazza di carattere forte che non ha mai mollato e cerca di fare presa sull’assassino promettendogli del denaro.
Il giovane, Shinpei Goto, le fa capire che non può prenderla semplicemente in parola, ma deve dargli qualcosa di valore. E allora lei, per portarlo dalla sua parte, gli propone di sposarla, perché si rende conto di essere lei stessa la cosa di maggior valore che possiede. Goto non sembra convinto, ma inizia comunque a difenderla dagli altri assassini e comincia ad avvertire dentro di sé una sensazione mai provata, neanche dopo un omicidio.
Lo splatter che non ti aspetti
Firefly Wedding è un’opera difficile da inquadrare a mio parere, perché presenta tantissimi elementi e lo fa in maniera davvero eccellente. Accompagnata da un tratto elegante e meticoloso, la storia si srotola mano a mano mostrando un manga romantico in una cornice storica ben precisa (epoca Meiji, che va dal 25 gennaio 1868 al 30 luglio 1912), rivelando una grande affinità anche con il genere splatter. Generalmente a braccetto con l’horror, qui lo splatter stupisce per la sua resa. Il modo in cui il sangue fluisce intorno a Goto e sulla sua pelle è quasi ipnotico, così come i suoi movimenti da sicario.
Quando sono arrivata alle scene che lo ritraevano come un demone assetato di sangue, nel mezzo dei combattimenti, ho pensato di avere tra le mani un’opera in grado di poter riappacificare i lettori di due generi all’opposto. Essendo una lettrice onnivora non è il mio caso specifico, ma è davvero raro trovare opere che riescano a rendere così bene anche in aspetti che non risultano centrali. Oreco Tachibana ha trovato davvero la quadra, regalandoci delle tavole da mozzare il fiato.
Oreco Tachibana – La mente e la matita dietro Firefly Wedding
Oreco Tachibana fa parte di quella schiera di mangaka che non vogliono mostrare il proprio viso e qualsiasi informazione personale, per evitare di dare in pasto al mondo anche la propria anima oltre che le proprie opere. Tutto quello che sappiamo è che i manga fino a questo momento usciti sono sentimentali e drammatici, proprio come Firefly Wedding, dei generi che quindi risultano molto affini all’artista. In Italia è arrivato Promise Cinderella, attualmente ancora in pubblicazione da noi ma conclusosi in patria con oltre cento capitoli.
Si ha notizia di un unico progetto che esula da tutto ciò di cui abbiamo parlato ora, ovvero The Dinner Table Detective. Si tratta di una serie di romanzi per i quali l’artista ha prestato il proprio estro per il character design.
Quello di cui sono sicura è che Oreco Tachibana continuerà a stupirci con i suoi disegni e vi basterà guardare le immagini presenti nella recensione o andare a sbirciare le copertine dei prossimi volumi di Firefly Wedding per innamorarvi. Io, personalmente, comprerei questo manga anche solo come oggetto da collezione. Fortunatamente, anche il resto è decisamente all’altezza.
Satoko Kirigaya – L’emblema di chi non si arrende mai
Come vi accennavo prima, quello che colpisce è il carattere fortissimo della protagonista, fortemente in contrapposizione con le informazioni che abbiamo sul suo stato di salute. Normalmente una persona malata si limiterebbe molto nel muoversi e anche nelle emozioni, ma Satoko è una che non si identifica col suo male, è una donna sveglia che sa come adattarsi alle situazioni, cosa che la spinge tra le braccia di un sicario.
Il suo caratterino viene fuori subito nelle prime pagine, quando si interfaccia con la sorellastra Miwako che mostra nei suoi confronti un astio che scalfirebbe chiunque. Ma non Satoko, forte delle sue certezze, della sua intelligenza e bellezza che ha coltivato mentre l’altra andava a divertirsi. Miwako è la classica ragazzina viziata che fa affidamento sui grandi per minacciare chi ha di fronte, e infatti la vediamo dire una frase che avrebbe potuto pronunciare benissimo Draco Malfoy (nel suo caso però è “mia madre lo verrà a sapere!” perché le ragazze hanno madri diverse).
Il grosso della sua tenacia vengono fuori quando si imbatte in Goto e lo accoglie perché capisce che lui è l’unica chance che ha per tornare a casa sana e salva, ed esaudire il sogno di suo padre di vederla sposata. Mai mi sarei aspettata di vederla nella mischia accanto a lui, senza timore, pronta fronteggiare il mondo per avere ciò che desidera.
Conclusioni
Ormai lo avrete capito, ma Firefly Wedding si è rivelata una bella sorpresa per me e non posso far altro che consigliarvelo. Il volume, edito da J-Pop Manga, si presenta stilisticamente bellissimo, sia grazie alla sovraccoperta meravigliosa sia per quello che c’è sotto. Sollevandola, infatti, vi ritroverete davanti quello che a prima vista potrebbe sembrare un semplice ma raffinato volume di poesie giapponesi.
Tolto ciò, la storia è molto intrigante e credo che Goto sia in lizza per entrare nella mia personale top 10 degli husbando.
Voi avete letto il primo volume? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
