“IF – Gli Amici Immaginari” è il nuovo film di (e con) John Krasinski arrivato nelle sale cinematografiche lo scorso 16 maggio che si rivolge soprattutto ad un pubblico molto, molto giovane ma ricorda a tutti di non smettere mai di sorridere e di divertirsi. Proprio come i bambini.
Quali erano i vostri hobby e le vostre passioni da bambini? Quale oggetto o situazione è capace di scatenare in voi il ricordo di quelle attività che amavate fare da bambini e riconnettervi con la vostra infanzia? Chiudete gli occhi e pensateci un attimo: magari ricorderete della vostra passione per la danza, i momenti al parco giochi o per i cornetti che i vostri genitori cucinavano per colazione. Chissà se tra questi ricordi, poi, riuscite a scorgere una figura che credevate di aver dimenticato o, ancor di più, che non fosse mai esistita nella vostra vita.
Parliamo degli amici immaginari: un orsetto che si anima, una farfalla antropomorfa, un unicorno, un astronauta, un clown. Indipendentemente dalla sua natura, un costrutto della mente, fantasia e magia dell’io bambino che è stato in grado di tenerci compagnia in una determinata fase della nostra infanzia e che poi, per un motivo o per un altro, abbiamo – forse – dimenticato del tutto.
Gli Amici Immaginari sono al centro di “IF“ (acronimo anglosassone per Imaginary Friends), nuova pellicola di Paramount Pictures diretta da John Krasinski che vede nel cast lo stesso regista, la giovane Cailey Fleming (Judith nella serie TV di The Walking Dead) e una delle superstar di Hollywood, Ryan Reynolds. A completare il cast, Fiona Shaw, Alan Kim e Liza Colón-Zayas con Phoebe Waller-Bridge e Steve Carell, tra molti altri, a doppiare gli IFs.
Bea (“solo” B., come voleva la mamma) si trasferisce a casa della nonna Margaret – un po’ svampita e con grosse difficoltà nel trovare parcheggio – mentre suo padre dovrà affrontare un delicato intervento di cardiochirurgia a New York. Alla casa della nonna, un appartamento in un condominio dall’architettura anni ’50, sono legati ricordi non proprio felici dell’infanzia di B.: come un déjà-vu, infatti, la bambina aveva assistito anni prima agli ultimi momenti della vita di sua madre, morta a causa di un cancro. Ma ora B. è cresciuta, potrà affrontare la situazione del papà anche sulla base di quella tragica esperienza e perché, ormai, non è più una bambina.
Nella sua stanza, ritrova la videocamera dei genitori, con ancora i filmini di quel periodo, dei giochi che i tre facevano insieme, gli spettacoli organizzati in salotto per la piccola B., le gite a Coney Island e le decine di ritratti famigliari realizzati con pennelli e glitter. Sono ancora lì, ma riposti subito tutti in un armadio perché appartengono ad una fase ormai superata. In attesa dell’intervento, a B. non resta che trascorrere le giornate in salotto in compagnia di Margaret.
Questo, se la ragazza non scorgesse nella penombra dell’ingresso del palazzo una strana figura: prima da sola, la sera successiva in compagnia di un uomo adulto che si muovono furtivamente nei dintorni del palazzo fino ad intrufolarsi in un appartamento vicino dal quale escono con un grosso pupazzo viola. Vivo.
Scioccata, Bea si ritrova sul divano dell’appartamento dell’uomo, al piano superiore rispetto a quello della nonna, circondata da foto e libri ma anche da quelle stesse due strane creature animate: Blossom, una farfalla elegante ed accogliente, e Blue, l’entusiasta e chiacchierone pupazzo viola. Calvin (Ryan Reynolds), con ritrosia e scontrosa diffidenza, e Blossom tentano di spiegare a B. cosa stanno combinando: tentano di ricollocare gli IF, gli amici immaginari, dimenticati con nuovi bambini.
Come se non bastasse, Blossom e Blue lasciano intendere che B. abbia un ruolo particolare – quasi messianico – in questa impresa: la ragazza (perché come ci tiene a sottolineare, bambina non lo è più!) accetta di unirsi alla missione, dopo aver conosciuto in ospedale il simpaticissimo Benjamin ed aver compreso la sua solitudine durante la degenza.
Si aprono così le porte verso un mondo di personaggi dimenticati le cui chiavi per accedervi sono la fantasia, l’immaginazione, i ricordi ed un pizzico di magia che ogni bambino ha in dote con sé in maniera del tutto naturale. Un mondo di personaggi tra i più disparati e, in qualche modo, familiari come elementi appartenenti ad una “coscienza collettiva” di derivazione junghiana che Krasinski (anche sceneggiatore del film) mette in scena come gancio emotivo per gli spettatori.
Non sorprende, infatti, vedere che siano proprio un orsetto o un unicorno o un dinosauro rosa (in mezzo a tanti altri, ovviamente) gli IF che Cal e Bea tentano di ricollocare: figure di fantasia uniche e personali ma riconoscibilissime e, in qualche senso, archetipiche su cui abbiamo proiettato la nostra immaginazione, donandogli vita.
Se B. e gli IF sono i protagonisti in cui i bambini – più piccoli e un po’ più cresciuti, come i coetanei della protagonista – si identificano, Cal è la controparte per gli adulti, disincantati, seriosi, scorbutici e cinici verso la fantasia (forse un po’ come quei genitori che hanno accompagnato controvoglia i figlioletti in sala). A sua volta, però, vede un contraltare proprio nella figura del papà di Bea: entusiasta, divertente, giocherellone ed ancora innamorato della vita, aggrappato a quegli aspetti più infantili nella loro connotazione più pura e genuina.
Reynolds e Krasinski gigioneggiano nelle loro parti, con il primo che, nonostante lo status acquisito da attore da commedia che pure ribadisce in alcuni frangenti, tenta di calarsi in panni più drammatici – proporzionalmente al tono generale del film ed al suo pubblico di riferimento – e seriosi riuscendo ad essere mentore disilluso di B.
Quella che ne viene fuori, grazie anche e soprattutto ad una protagonista che, nonostante la giovane età, regge bene il peso di un’intera pellicola, è una commedia fantasy che vuole analizzare (senza pretese scientifiche di alcun tipo) il rapporto tra i bambini e gli adulti con la fantasia, manifestata proprio negli IF, e dei cambiamenti che le fasi e le età della vita ogni essere umano apporta alla propria immaginazione.
In effetti, IF può essere oggetto di una critica più cinica (quasi fossimo Cal) per alcune dinamiche mostrate forse con troppa superficialità: su tutte, come riesce una bambina di soli 12 anni a stare fuori di casa come B. senza che nessun adulto – in questo caso la nonna, per quanto distratta – si preoccupi per lei, a maggior ragione in una città come New York?
Ma poi chiudiamo gli occhi un attimo, ancor più volentieri di fronte ad una risoluzione intuibile e classicheggiante ma a suo modo commovente, e ci ricordiamo di quella fantasia che corre veloce e sfugge a qualche logica del mondo reale e poi scorre fino a prendere vita in figure che ci hanno accompagnato nascoste agli occhi degli altri.
IF è una coccola: un film di cui ci rendiamo conto di aver avuto bisogno forse solo dopo averne preso visione, che vuole farci ritornare bambini (per gli adulti) o semplicemente regalarci una bella favola moderna (per i più piccoli). Una coccola che arriva anche indesiderata, in un frangente che non riteniamo adatto eppure l’accogliamo per riconnetterci ad un momento di benessere autentico. E se chiudere gli occhi ci ha aiutato a tornare indietro, volgere lo sguardo della fantasia, dell’immaginazione e della magia al nostro fianco, magari ritrovando quell’amico immaginario di cui non ricordavamo, ci aiuterà a ritrovare noi stessi.
IF: Gli Amici Immaginari – La scheda
IF – Gli amici immaginari (IF) è un film del 2024 scritto e diretto da John Krasinski. Il cast è composto da Ryan Reynolds, John Krasinski, Cailey Fleming, Fiona Shaw, Bobby Moynihan, Alan Kim, Liza Colón-Zayas con le voci di Steve Carell, Phoebe Waller-Bridge, Louis Gossett Jr., Emily Blunt, Matt Damon, Maya Rudolph, Jon Stewart, Sam Rockwell, Sebastian Maniscalco, Christopher Meloni, Richard Jenkins, Awkwafina, Vince Vaughn, John Krasinski, Bill Hader, Keegan-Michael Key, Jeffrey Wright, Anthony Ramos, Blake Lively, George Clooney, Matthew Rhys, Bradley Cooper, Amy Schumer, Brad Pitt.
IF: Gli Amici Immaginari è in sala dal 16 maggio.
IF - Gli amici immaginari
Ryan Reynolds: Cal
John Krasinski: padre
Cailey Fleming: Bea
Fiona Shaw: nonna
Bobby Moynihan: Jeremy
Alan Kim: Benjamin
Liza Colón-Zayas: Janet