> Abbiamo visto il remake de Il Colore Viola, una storia d’amore e resilienza basata sul romanzo di Alice Walker del 1982, da cui è stato tratto il magnifico film di Steven Spielberg del 1985 e relativo musical di Broadway del 2005. Queste sono le nostre impressioni sulla nuova versione firmata da Blitz Bazawule
Il Colore Viola è una rivisitazione audace dell’acclamato classico, diretta da Blitz Bazawule, (regista di The Burial of Kojo, film drammatico ghanese da lui scritto, composto e diretto nel 2018), che racconta l’evolversi della vita di una donna piena di dolore e difficoltà, verso l’indipendenza, attraverso il legame indissolubile della sorellanza.
Celie (interpretata in gioventù da Phylicia Pearl Mpasi e in età adulta da un’immensa Fantasia Barrino) è succube di un padre violento e incestuoso, che opprime la sua vita e quella di sua sorella minore Nettie (Halle Bailey). Incinta per la seconda volta in seguito agli abusi dell’uomo, deve sopportare che egli venda i suoi bambini e che poi, come se questo non fosse già abbastanza, la venda in moglie ad Albert “Mister” Johnson (che ha le fattezze di Colman Domingo).
Purtroppo il matrimonio non si rivela una via di fuga per lei, bensì il trasferimento da una famiglia violenta all’altra.
Mister è un uomo orribile, che la tratta in modo indegno, che la picchia, la tradisce, la umilia di continuo, senza il minimo rimorso.
Persi i contatti con l’amata sorella, senza una famiglia affidabile e senza figli, Celie si ritrova ad arrancare da sola attraverso i decenni scoraggianti che si susseguono.
Suo marito è innamorato di un’altra donna, Shug Avery (Taraji P. Henson), una cantante blues incapace di rimanere nello stesso posto per troppo tempo ed è proprio quest’ultima, assieme alla coraggiosa Sofia (Danielle Brooks) a donare conforto e speranza a Celie e a infonderle il coraggio necessario per vivere una vita migliore.
Mpasi e Barrino, entrambe al loro debutto cinematografico, donano al personaggio di Celie un’interpretazione eccellente. Fantasia Barrino nei panni dell’anziana Celie è semplicemente incredibile! Attraverso la sua gestualità riesce a trasmettere un senso di infantile innocenza radicata in una donna d’età, alla quale gli uomini tirannici nella sua vita hanno negato un corretto sviluppo sociale.
Tuttavia, è la performance di Danielle Brooks (candidata al premio Oscar 2024 come miglior attrice non protagonista) a far vibrare tutte le corde giuste. La sua è una presenza scenica carismatica, in grado di coprire ogni lato emozionale. Riesce a essere spavalda, strappalacrime, sicura di sé, fragile, a regalare allo spettatore una gamma completa di emozioni. Il personaggio di Sofia si rifiuta di essere ignorata, sottovalutata e per nulla al mondo permette che le si manchi di rispetto. Un esempio da seguire, in poche parole.
Ma veniamo alla parte musicale. Sì, perché anche in questo caso i numeri musicali non mancano e risultano tutti trionfanti e perfetti nel loro intento emotivo. A partire dall’orgoglioso “Hell No”, fino al commovente “I’m Here”, le coreografie e le capacità vocali del cast si dimostrano vincenti e contribuiscono a donare emozioni a un film già perfetto di suo.
Grazie a tutti questi aspetti, Il Colore Viola penetra nell’animo dello spettatore senza alcuna fatica, attraverso un comparto tecnico di elevato livello, in grado di arricchire, se possibile, la visione magnifica narrata da Steven Spielberg nel 1985, attraverso il film nominato a 11 premi Oscar che ha donato meritata popolarità a Oprah Winfrey (che ritroviamo qui come produttrice assieme allo stesso Spielberg) e a una sconosciuta Whoopi Goldberg (che in questo nuovo film ci regala un cameo nel panni di un’ostetrica).
È un film che fa riflettere, in linea con il movimento femminista #MeToo contro la violenza sulle donne e le molestie sessuali. Un ritratto dei legami di sorellanza e dell’affermazione dello spirito umano. Un’opera che non lascia indifferenti, che colpisce, che suscita la voglia e il desiderio di cambiare le cose. Di non subire in silenzio. Di non arrendersi a vivere situazioni umilianti, apparentemente senza via d’uscita.
La storia di Celie è una testimonianza di resilienza narrata attraverso uno straordinario percorso durato decenni, mirato a insegnare che una via d’uscita c’è sempre e, seppur con dolore e con fatica, non si deve mai rinunciare alla speranza.
Il Colore Viola
Fantasia Barrino: Celie Harris Johnson
Phylicia Mpasi: Celia da giovane
Taraji P. Henson: Shug Avery
Danielle Brooks: Sofia
Colman Domingo: Albert "Mister" Johnson
Corey Hawkins: Harpo Johnson
H.E.R.: Mary Agnes
Ciara: Nettie Harris
Halle Bailey: Nettie Harris da giovane
Aunjanue Ellis: Mama
Louis Gossett Jr.: Ol' Mister Johnson
David Alan Grier: Samuel Avery
Tamela Mann: First Lady
Deon Cole: Alfonso
Stephen Hill: Henry "Buster" Broadnax
Elizabeth Marvel: Miss Millie
Jon Batiste: Grady
