Manca ormai pochissimo all’uscita di Inside Out 2 nelle sale italiane e noi di MegaNerd abbiamo visto in anteprima questo atteso film Disney Pixar. Siete pronti a incontrare le nuove emozioni di Riley?
Inside Out 2 – Il sequel del film sulle emozioni
Sono passati ormai nove anni da Inside Out, quel film Disney Pixar che ci ha fatto riscoprire le emozioni che albergano in tutti noi, e oggi siamo qui a presentarvi il suo sequel: Inside Out 2, in uscita nelle sale italiane il 19 giugno. Nella prima pellicola abbiamo fatto conoscenza con Riley, la piccola protagonista che deve affrontare il trasferimento nel Midwest a causa del lavoro del padre e, di conseguenza, il distacco da tutto quello che conosceva prima.
Quello è il momento in cui la bambina fa i conti con le sue emozioni primordiali: Gioia, Paura, Tristezza, Rabbia e Disgusto. Ora, nella nuova pellicola, Riley ha tredici anni e deve far fronte a nuove sensazioni e cambiamenti inaspettati. Su questo gioca Inside Out 2, che vede alla regia Kelsey Mann e alla produzione Mark Nielsen. Il film, della durata di un’ora e mezza, è il perfetto sequel del film per famiglie divertente di cui conosciamo già le basi.
Questa volta, però, può essere utile a genitori e adolescenti per comprendersi, per capire che tutti siamo passati per quell’età difficile e la abbiamo superata creandoci moltissimi ricordi. È una pellicola fatta con il cuore e con grande premura che, oltre a vedere all’opera grandi esperti dell’animazione, ha visto la partecipazione di professionisti nel campo della salute mentale, per creare un lavoro non solo bello ma anche salutare per i suoi spettatori.
Inside Out 2 – La trama
L’adolescenza, si sa, è un periodo particolare e sembra un gran casino quando ci sei dentro. Le emozioni si ingarbugliano, la famiglia ci sta stretta, gli amici diventano il centro del mondo, il cambiamento fa paura. Riley, la nostra protagonista, è alle prese con tutto questo e non sa bene come reagire a tutti i piccoli cambiamenti della vita.
Oltre alle emozioni a lei famigliari (Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto), si aggiungono nella sua testa e nel suo cuore delle nuove voci, tra le quali una potentissima: Ansia. È lei forse la protagonista vera di Inside Out 2, accompagnata dai suoi amici Invidia, Imbarazzo e Noia, è colei che cerca di prendere il completo controllo di Riley. Ansia arriva improvvisamente nella sua vita, e si rende improvvisamente conto che non può più giocare spensieratamente come prima, ma deve iniziare a pensare al suo futuro.
E la strada che vuole per sé è costruita con lo sport alla base: l’hockey sul ghiaccio. Durante un campo estivo per il quale è stata selezionata con le sue migliori amiche, si allontana da loro per cercare di entrare nelle grazie della squadra del liceo che vorrà frequentare. Ed è tutto a causa di Ansia, che ha sradicato con la sua venuta quello che viene chiamato “senso di sé”, ovvero la percezione che Riley ha di sé stessa, composta da tutte le piccole certezze che ha messo da parte fino a quel momento.
Non sa più chi è, cosa è giusto fare e cosa no, cosa è davvero importante. Ha solo una grande confusione in testa, che la porterà a fare anche delle scelte sbagliate. Ma Gioia e i suoi amati amici non la lasceranno sola e cercheranno di ridarle l’equilibrio di cui ha bisogno, senza però toglierle la possibilità di crescere.
Conosciamo le nuove emozioni
Dopo la proiezione del film abbiamo avuto l’opportunità di assistere a un bellissimo incontro con i filmmaker Kelsey Mann e Mark Nielsen, e anche con i doppiatori italiani di Riley e delle nuove emozioni (chi legge le mie recensioni sa quanto io adori il mondo del doppiaggio ed ero pazza di gioia), cosa che ci ha permesso di conoscere un po’ meglio anche i personaggi.
Pilar Fogliati, la nostra Ansia, ha rivelato di essere stata molto felice di essere stata scelta per questo ruolo, ma anche di averlo trovato tosto. Ha dovuto dar voce all’emozione il cui lavoro è preoccuparsi dei “problemi che non si vedono”, quella che forse infesta maggiormente la mente di tante persone. Da piccola, lei come molti di noi, avevamo nel nostro immaginario la scenetta del diavoletto e dell’angioletto sulle spalle pronti a dirci cosa fare, mentre ora grazie a Inside Out le cose sono diventate più chiare e complesse allo stesso tempo.
Pilar ha affermato che nelle sua vita non sa mai bene tener distinte gioia e ansia, ma di aver capito che ogni emozione va accolta e persino abbracciata, che è un po’ il messaggio di questa pellicola.
Deva Cassel, la nostra Ennui/Noia, si è trovata perfettamente a suo agio con il suo ruolo, anche perché ha capito solo da adulta l’importanza che ha questa emozione. È molto importante annoiarsi, ha affermato, perché ti apre la mente e ti fa riflettere. Da piccoli non si riesce a capire a pieno il valore della noia, ma piano piano si inizia ad apprezzarla. Parola di Deva.
Sara Ciocca, la dolce Riley, è forse quella che è entrata più profondamente in sintonia con il suo personaggio perché sta vivendo proprio lo stesso periodo della vita della protagonista. Anche se Sara ha dichiarato, ridendo ovviamente, che l’adolescenza è un inferno, per lei Inside Out è stato un modo per esplorarsi e vivere la sua giostra di disordine mentale insieme a una compagna impagabile.
Marta Filippi, la cara Invidia, si è dichiarata molto sorpresa dal suo personaggio. Nell’immaginario collettivo è vista come un’emozione negativa, cattiva, mentre in Inside Out somiglia a qualcosa di simile all’ammirazione. È disegnata così piccina rispetto agli altri perché è il modo in cui lei vede il prossimo: dal basso verso l’alto.
È fatta di ammirazione e senso di inadeguatezza, ovvero quel mix di sensazioni che almeno una volta nella vita abbiamo provato (soprattutto durante l’adolescenza). Mann e Nielsen hanno dichiarato che inizialmente avevano pensato di darle una gemella, Gelosia, ma che poi hanno rinunciato poiché la differenza tra le due, seppur non sempre così evidente, c’era e non era così insignificante.
Federico Cesari ha dato la voce a Imbarazzo e per lui è stato come abbracciare una parte sempre presente nella sua vita. L’imbarazzo, infatti, è ciò su cui si fonda il suo lavoro, che lo porta a provare questa emozione ogni volta che entra in contatto per la prima volta con un personaggio. L’imbarazzo è, secondo lui, ciò che ti fa confrontare con la vera essenza di sé, con quello che aspiri ad essere.
Vedremo ancora Riley o è un addio?
Kelsey Mann e Mark Nielsen non hanno voluto sbilanciarsi molto, ma molti dopo la proiezione avevano in testa una domanda: si farà Inside Out 3? La saga, infatti, è potenzialmente infinita, si potrebbe vedere la nostra Riley in diverse fasi della sua vita, focalizzarsi di più sui genitori, andare avanti con i figli di lei. Insomma, il materiale c’è.
I registi hanno dichiarato che ci sono moltissime idee che non sono state sfruttate in questi due film. Pensate, avevano immaginato anche di creare un’isola della procrastinazione tra quelle della personalità di Riley, con sopra un cartello con su scritto “arriviamo presto”. Un colpo di genio, non credete?
Tuttavia, al momento non ci sono piani certi, ma ci sono ancora diverse emozioni che potrebbero saltare fuori o potrebbero avere un ruolo maggiore. Perché, tra quelle non citate, c’è stato un breve cameo di Malinconia, ma non era ancora il momento per lei di dire la sua.
Quello che possiamo dirvi noi è che Inside Out 2 è un film fantastico, che vi consigliamo di andare a guardare da soli o in compagnia, per esplorare un po’ anche le vostre di emozioni. Spesso lasciamo che sia l’ansia o la paura a prendere le redini della nostra vita, ma non dobbiamo dimenticarci mai che ci sono state anche tante cose che ci hanno resi felici, sereni e orgogliosi. Buona visione!
Inside Out 2
Stella Musy: Gioia
Melina Martello: Tristezza
Paolo Marchese: Rabbia
Daniele Giuliani: Paura
Veronica Puccio: Disgusto
Pilar Fogliati: Ansia
Marta Filippi: Invidia
Federico Cesari: Imbarazzo
Deva Cassel: Ennui
Stash: Lance Slashblade
Sara Ciocca: Riley Andersen