Julian – Un horror da… perdere la testa!

Quando il maestro del noir incontra il fumetto horror ecco il risultato: Julian la nuova graphic novel edita da Cut-Up Publishing realizzata da Stefano Fantelli e Marcello Mangiantini su un soggetto di Carlo Lucarelli. MegaNerd l’ha letta per voi!

copertina recensione Julian

Quella che andiamo a raccontare oggi è una storia horror, ma non un racconto di terrore come tanti altri, fatti di sangue, sbudellamenti, fantasmi e demoni. La nostra storia comincia con la morte del protagonista; un ragazzo di nome Julian, cordigliere francese durante il periodo della Rivoluzione con la ‘R’ maiuscola che viene decapitato con la ghigliottina. Ucciso in pubblica piazza per un alterco con Robespierre, tra le grida dei gallici popolani e dei sanculotti. È il 18 brumaio 1793: e Julian perde la testa.

Se questo fosse un racconto del maestro del noir, Carlo Lucarelli, si intitolerebbe Julien. E invece stiamo parlando di un fumetto dell’orrore pubblicato da Cut-Up Publishing, sceneggiato da Stefano Fantelli e disegnato da Marcello Mangiantini, dal titolo Julian.

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Dopo aver scherzato, cercando di imitare (male) lo stile dello scrittore e conduttore, Carlo Lucarelli, torniamo seri. Ma in parte, forse, lo siamo stati sin dall’inizio di questa recensione. Il fumetto di cui parliamo oggi si intitola realmente Julian ed è un horror edito dalla casa editrice Cut-Up Publishing, che nasce dalla collaborazione tra lo stesso Lucarelli e il duo di autori ‘zagoriani’ Stefano Fantelli e Marcello Mangiantini, rispettivamente sceneggiatore e disegnatore, con cui abbiamo avuto la possibilità anche di scambiare quattro chiacchiere qualche tempo fa (qui l’intervista Meganerd completa).

Fantelli e Mangiantini mettono mano a uno dei più famosi racconti brevi dello storico conduttore televisivo di Blu Notte, Julien, storia che vede protagonista la testa dell’uomo e il suo grottesco viaggio. Si, avete capito bene: star indiscussa di questa macabra vicenda dipinta da Lucarelli è una testa.

In Julian i due autori, coadiuvati dai colori di Letizia Castagna, trasportano il lettore nelle atmosfere rivoluzionarie di fine ‘700, riuscendo a mantenere intatta e fedele la magia originale della penna di Carlo Lucarelli, aggiungendo, però, alla graphic novel il loro marchio personale weird horror.

Tagliategli la testa!

Collezionando a Lucca. Una tavolozza giallo-noir. Tutto il mondo di Lucarelli

Il Mistero di Sleepy Hollow di Washington Irving è un romanzo che presenta uno dei personaggi negativi più inquietanti e macabri creati all’interno della letteratura dell’800: il cavaliere senza testa, lo spettro di un uomo a cavallo che fu decapitato da una palla di cannone e che vaga di notte in cerca di una testa tagliandola di netto a chi incontra sulla sua strada.

Paradossalmente, come già accennato, in Julian il personaggio principale è la ‘testa senza corpo‘ dell’uomo. Ma è una testa pensante, che continua ad accorgersi del mondo che lo circonda e di quello che gli accade, sapendo di essere morto. Non può parlare, ovviamente, ma il cervello continua a funzionare.

Si accorge di avere la mandibola e le labbra poste in una certa posizione, perché la parola che stava dicendo prima di morire gli è rimasta per metà strozzata in gola quando la lama l’ha separata di netto dal resto del corpo. A contatto, percepisce le stesse sensazioni di quando era in vita sulla pelle, sulle vene e sui filamenti dei tendini recisi. Ed è ben consapevole di non potere fare nulla; di essere in balia degli eventi che gli accadono.

Non può impedire di essere buttata in un pozzo vicino alla fossa comune insieme alle teste di altri condannati a morte, alcuni anche di sua conoscenza, in forte stato di decomposizione. Non può fermare il topo che si addentra nella sua bocca per cercare di mangiargli la lingua e ne rimane incastrato. Sono molti gli avvenimenti che coinvolgono la ‘testa’ di Julian; per la maggior parte poco piacevoli, alcuni invece gradevoli (almeno secondo quanto il protagonista ci dice), altri ancora grotteschi e a tratti buffi.

Questo trasporta Julian in giro per la Francia e non solo, sballottato da una situazione all’altra in un ottovolante di eventi che lo portano a contatto con molte persone, che lo vedono e lo trattano come un oggetto inanimato.

Che ne sarà dei poveri e pensanti resti di Julian?

Julian: l’horror coinvolgente che entra nella ‘testa’ del lettore

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Tutto parte dalla testa (‘best word’ di questa recensione) di Carlo Lucarelli. Il soggetto è farina del sacco dello scrittore parmigiano, che è stato tra i promotori di questa iniziativa che hanno visto il suo racconto prendere vita all’interno di un fumetto. Ma Julian è frutto anche della bravura di Stefano Fantelli e Marcello Mangiantini.

Il primo, veterano oramai nel panorama letterario e fumettistico horror, riesce a riproporre fedelmente la trama del racconto originale, imbastendo una sceneggiatura coinvolgente e che cattura l’attenzione del lettore entrandogli (provate a indovinare?) in testa.

La bravura di Fantelli sta nello descrivere in maniera minuziosa attraverso le sole didascalie (sono pochissimi i dialoghi e si riducono alle ultime pagine) tutto quello che succede intorno a Julian e le sensazioni che lo stesso prova. Malinconia, rassegnazione, claustrofobia, ma anche gioia, innamoramento, desiderio, ecc. sono solo alcuni degli stati d’animo che lo sceneggiatore riesce a trasmettere tramite Julian ai lettori e che permettono a questi ultimi di empatizzare con una testa.

Nelle poche pagine (circa 40 pp.) a disposizione, Fantelli riesce anche a riprodurre in maniera ineccepibile le atmosfere del periodo rivoluzionario in Francia, inserendo diversi elementi che richiamano la tradizione francese, come il calendario rivoluzionario francese (brumaio corrisponde al secondo mese) o il Grand Guignol.

Julian è, però, altrettanto impreziosito dalla rappresentazione grafica assolutamente in linea con la bella trama. Mangiantini non è stato scelto a caso per questo compito. L’artista riesce a esaltarsi e a esprimere il meglio della sua arte soprattutto nelle opere in costume, frutto anche di uno studio approfondito di culture, usi, indumenti e luoghi.

Se Fantelli è riuscito a riprodurre con i testi le atmosfere settecentesche della Rivoluzione Francese, Mangiantini fa altrettanto con l’apporto grafico. Dallo stesso Julian che risulta espressivo in ogni immagine dove viene ritratto, alla caratterizzazione visiva di ogni personaggio che compare. Senza dimenticare anche la rappresentazione di alcuni momenti e situazioni tipiche dell’epoca, che amplificano ancor di più la percezione di chi legge di quando è ambientata l’opera.

L’alchimia tra i due autori, conosciutisi sulle pagine di Zagor, è tanta ed è palpabile all’interno di Julian. Sicuramente questo feeling aiuta a rendere più coinvolgente la graphic novel, dando origine a un buonissimo fumetto.

C’è spazio per del black humor; alcune macabre vicende narrate e disegnate e che vedono coinvolto il povero Julian, sono talmente al limite dell’inverosimile che appaiono grottesche e strapperanno sicuramente un sorriso ai lettori.

Ma c’è anche spazio per qualche lacrima; Fantelli e Mangiantini, veterani autori Bonelliani, rendono onore alla memoria di un grande come Alfredo Castelli, da poco mancato, e alla sua creatura più famosa Martin Mystère, con due omaggi ben visibili all’intero di Julian.

Conclusioni

Julian è un’opera più weird che horror, che non pretende di spaventare nel modo più classico, ma che vuole coinvolgere chi legge nelle macabre e lugubri vicende della testa di Julian. Chiunque nei panni del protagonista si farebbe cogliere dall’ansia e dalla paura della condizione in cui versa sentendosi impotente di fronte a qualsiasi cosa lo circondi.

Gli autori coinvolti sono sicuramente ispirati e partono da una base solida. La mano e lo stile di Lucarelli sono palpabili, ma Fantelli e Mangiantini mettono visibilmente del loro per dare maggiore personalità a quest’opera a fumetti.

L’esperimento, insomma, è sicuramente riuscito. Chissà che altri racconti di Lucarelli non trovino forma in successive graphic novel, magari con lo stesso team creativo. Al momento il consiglio è: intanto comprate Julian.

Sono sicuro che vi farà…. perdere la testa!

Julian

Julian

Autori: Carlo Lucarelli, Stefano Fantelli, Marcello Mangiantini
Formato: 17x24; cartonato; 64 pagine a colori
Dove trovarlo: Libreria, store online
Editore: Cut Up Publishing
Prezzo: € 23,90
Voto:

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Doc. G

Il mio nome e' Doc. G , torinese di 36 anni lettore compulsivo di fumetti di quasi ogni genere (manga, italiano, comics) ma che ha una passione irrefrenabile per Spider-Man! Chi è il miglior Spider-Man per me? Chiunque ne indossi il costume.

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