Kaiju No. 8 Ep.12 – Lo spettatore impotente

Eccoci al dodicesimo e ultimo appuntamento con Kaiju No. 8, uno degli anime di punta di Crunchyroll che vede la collaborazione dei One Republic. Dopo essersi trasformato davanti a tutti, Kafka è stato imprigionato e ora il direttore generale Shinomiya ne sta saggiando la pericolosità. Che ne sarà di lui? Verrà giudicato umano o sarà condannato a diventare un’arma kaiju?

copertina recensione kaiju ep 12

Kaiju No. 8 – Negli episodi precedenti…

kaiju hanno invaso il Giappone e a combatterli ci pensano le Forze di Difesa. Il nostro protagonista, Kafka Hibino, ha da sempre sognato di entrarvi come soldato ma finisce per diventare lui stesso una delle creature mostruose che ha sempre desiderato sconfiggere, in seguito all’ingerimento di un piccolo kaiju. Nonostante ciò, supportato dal suo amico Ichikawa, decide di ritentare l’esame di ammissione e viene fatto entrare nel corpo di difesa come semplice cadetto, sotto la supervisione del vicecomandante Hoshina.

Durante la prima missione per i nuovi soldati tutto sembra andare per il meglio, grazie soprattutto ad Ashiro, Hoshina e Shinomiya. Tuttavia, un nemico inaspettato si palesa davanti a Ichikawa e Furuhashi sotto sembianze umane: si tratta del kaiju umanoide che aveva attaccato anche durante l’esame. Kafka non ci pensa due volte ad andare in loro aiuto sotto forma di Kaiju No. 8, ma questo lo porta a scontrarsi con il vicecapitano Hoshina. Quest’ultimo riesce a colpirlo fino a mostrare il suo nucleo, ma riesce a rigenerarsi e scappare.

Il combattimento contro questo strano kaiju che ha un non so che di umano lascia pensieroso Hoshina, ma non c’è tempo per lasciarsi andare a complicate elucubrazioni: il kaiju umanoide è stato avvistato sotto forma completamente umana. Questo lo rende il nemico più potente mai affrontato.

Grazie all’apporto logistico di Kafka durante la missione, l’uomo finalmente viene promosso a recluta ufficiale, ma la gioia del traguardo ha vita breve: una nuova minaccia si avvicina dal cielo. La base di Tachikawa viene subito circondata da un’orda di yoju e un honju dalla potenza mai vista. In tutto ciò, il capitano Ashiro non è presente, e a prendere le redini delle Forze di Difesa è Hoshina che si occupa prontamente di allontanare il kaiju più potente, portatore di una Fortitudo di 9,0.

Lo scontro si rivela durissimo ed è solo grazie all’aiuto di tutta la Terza Unità e poi dell’intervento di Ashiro che il mostro viene distrutto. Tuttavia, gli yoju rimasti si sono fusi in una bomba che minaccia di spazzarli tutti via e Kafka decide di trasformarsi per evitare la tragedia. Davanti allo sguardo sbigottito dei suoi compagni, prende le sembianze del Kaiju No. 8 e riesce a far esplodere l’ordigno abbastanza in alto da non ucciderli.

Ma quello che lo aspetta non è la gratitudine dei suoi amici, bensì l’arma puntata del capitano che lo dichiara in arresto. Kafka viene imprigionato e il Quartier Generale ha nelle sue mani il suo destino. Il Direttore Generale Shinomiya si fa avanti per scontrarsi con lui e saggiarne la pericolosità, pronto a mettere in gioco la propria vita per capire se la recluta va soppressa o meno. Durante lo scontro il kaiju che ha davanti comincia a ingigantirsi e cambiare le sembianze: Kafka ha perso il controllo del suo stesso corpo e ora il mostro che dimora dentro di lui sembra essere pronto a uccidere. Riusciranno a uscirne tutti incolumi?

Kaiju No. 8

«La verità sta nelle azioni concrete, non è vero?»

Il capitano è stato convocato al Quartier Generale per assistere alla sentenza sulla sorte di Kafka Hibino. Quando arriva, ad accoglierla non c’è nessuno poiché il Direttore Generale si sta occupando personalmente di esaminare il Kaiju No. 8, sotto lo sguardo di tutte le personalità delle Forze di Difesa.

Nella cella sotterranea i due si stanno ancora affrontando, con Kafka sempre più disperato in un corpo che non riesce più a controllare. Lo scontro è così violento che due strati del rifugio hanno ceduto, e il resto della struttura potrebbe crollare se la Fortitudo arriverà ad un valore pari a 10.

Guardando il combattimento è chiaro che lo scopo finale di Isao Shinomiya non è uccidere Kafka, cosa che avrebbe potuto fare quando era ancora incatenato in forma umana, ma metterlo alla prova. Perché prendersi un rischio così grande?

Kaiju No. 8

La forza del No. 8 sembra stare crescendo sempre di più, ben oltre le previsioni di Isao che comincia a subire i primi attacchi più gravi. Kafka vorrebbe riprendere il controllo del suo corpo, ma è come uno spettatore impotente: può solo guardare e sperare che le cose vadano per il meglio. Tuttavia, ormai, il kaiju che è in lui ha preso il sopravvento e sembra deciso a uccidere il direttore Shinomiya, proprio davanti agli occhi di sua figlia.

Le urla della ragazza che lo incitano a non mollare gli danno la forza per opporsi, ma la speranza rinata dura poco. Guardandosi indietro, al suo passato, si rende conto di essere sempre stato così: fallisce nei momenti più importanti, deludendo tutti.

Si sente sprofondare all’interno di sé stesso, sempre più giù, finché una piccola mano lo afferra: è Ashiro, che gli dice che lo aspetterà per sempre. Il pensiero di lei gli dona il coraggio che gli serve per far fronte al mostro e il Kaiju No. 8 finisce per colpirsi da solo al nucleo: Kafka ha ripreso il controllo di sé. Prima di collassare, riesce a dire un’unica frase: “Non sono il Kaiju No. 8. Io sono Kafka Hibino“.

Kaiju No. 8

Vedendolo inerme a terra, i soldati accorrono sul campo e uno di essi gli punta contro l’arma. È Isao a fargliela abbassare e a chiamare l’unità medica per soccorrere Kafka, ormai tornato alla sua forma umana.

È il momento di discutere le sorti del No. 8 e il Quartier Generale si riunisce, con Ashiro a supporto. Le chiedono un parere, anche se la avvisano del fatto che la decisione è già stata presa e nulla di ciò che dirà potrà alterare il risultato. Il suo resoconto mette in luce la buona indole di Kafka, la sua umanità, e il suo contributo fondamentale durante l’ultimo scontro, senza mai però negare la sua doppia natura di umano e di kaiju.

Quello che conta, per lei, è che non si sia mai arreso: ha tentato dodici volte l’esame per entrare nelle Forze di Difesa e realizzare il suo sogno di salvare vite. La sua esortazione finale è di giudicarlo con un unico parametro: il cuore. Il suo discorso, ovviamente, solleva un brusio di dissenso e il capitano viene congedato.

Kaiju No. 8

Al suo risveglio, Kafka trova al capezzale nient’altro che Isao Shinomiya. Il risultato della riunione dei piani alti è uno solo: è ancora vivo perché quello che ha nel petto non è un debole cuore umano. Kafka Hibino è, senza ombra di dubbio, un kaiju.

Tuttavia, le Forze di Difesa hanno deciso di riservarsi di stabilire in futuro la sua ostilità o meno nei confronti dell’umanità. Molti rimangono contrati alla decisione di lasciarlo in vita, ma non si sono potuti opporre alla decisione del direttore. Secondo lui potrebbe costituire una grande risorsa, visti soprattutto i casi sempre più numerosi di apparizioni di kaiju maggiori.

La notizia della pena sospesa si propaga tra i soldati e tutti non vedono l’ora di riavere il compagno in squadra. Altrove, però, qualcosa è già in agguato: il Kaiju No. 9 ha continuato a studiare gli umani per tutto questo tempo ed è pronto a fare la sua mossa.

Kaiju No. 8

La fine del viaggio

Ebbene sì, siamo arrivati alla fine di questo viaggio insieme nel mondo di Kaiju No. 8, che si è confermato uno dei migliori stagionali di questo periodo. Con la sua storia, si va a inserire benissimo nel mercato e nei gusti degli appassionati di anime e manga, regalandoci una trama mai banale che ha preso ciò che di buono c’era già in circolazione. Il fatto che Kafka possa trasformarsi nei mostri che combatte con l’umanità non vi ricorda un po’ la storia di Eren ne L’Attacco dei Giganti? Anche in questo caso c’è stato un processo, qualcuno precedentemente lo aveva preso sotto la sua ala (Hoshina non vi ricorda un po’ Levi?) e ha due amici sui quali può sempre contare: Reno Ichikawa e Kikoru Shinomiya. Il kaiju umanoide, poi, richiama fortemente le maledizioni presenti in Jujustu Kaisen e così via. Però ha tanto di suo, soprattutto c’è molto cuore. Si vede che dietro c’è una mente vivace come quella di Naoya Matsumoto, un mangaka che ha finalmente il successo che merita. Prima di Kaiju No. 8 lo abbiamo visto alle prese con due opere, anch’esse pubblicate in Italia da Star Comics: Nekowappa! (2 volumi), Pochi & Kuro (4 volumi). Spero con tutto il cuore che questo sia il suo trampolino di lancio, anche grazie al successo dell’anime, che è stato prodotto da uno degli studi che più amo: Production I.G. (Haikyu!!, L’Attacco dei Giganti, Psycho-Pass, Great Pretender).

E ora siamo rimasti in sospeso, con il Kaiju No. 9 pronto a fare la sua mossa. La prossima parte narrativa si prospetta davvero interessante, così come lo è stata questa, se non di più. Tra l’altro è già stata annunciata la seconda stagione, perciò non ci resta che aspettare, magari con i volumi di Kaiju No. 8 in mano. Vi ringrazio per averci seguito fino a qui e, come sempre, vi aspettiamo nei commenti o sui nostri social per sapere cosa vi ha lasciato questo anime. Alla prossima!


Recensioni episodi precedenti (clicca per leggerle):
Episodio 1
Episodio 2
Episodio 3
Episodio 4
Episodio 5
Episodio 6
Episodio 7
Episodio 8
Episodio 9
Episodio 10
Episodio 11

Kaiju No. 8 episodio 12

Kaiju No. 8 episodio 12

Titolo originale: Kaiju No. 8
Genere: Azione, Fantascienza, Commedia
Episodi: 12 (in corso)
Tratto da: Manga omonimo
Dove guardarlo: Crunchyroll
Voto:

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Antonella

Powerchan

Instagram Meganerd
Otaku orgogliosa da sempre, lettrice onnivora e divoratrice di anime. Incontrare Junji Ito e Inio Asano è il suo sogno. Spera un giorno di fare una JoJo pose con Araki sensei.

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