Kaiju No. 8 ha iniziato finalmente la sua messa in onda su Crunchyroll e noi di MegaNerd non vedevamo l’ora di parlarne con voi. Siete pronti a combattere i mostri ogni settimana insieme alle Forze di Difesa?
Kaiju No. 8 è uno di quei titoli che riecheggia da un po’ nell’aria, prima grazie all’arrivo del manga in Italia e poi per l’annuncio del suo adattamento animato. Dopo aver parlato di demoni e stregoni con Chainsaw Man e Jujutsu Kaisen, è arrivato il momento di dare spazio a dei veri e propri mostri tipici della fantascienza giapponese. Il nome significa letteralmente “strana bestia” e questa nota così generica sul loro aspetto ha fatto sì che prosperassero racconti su racconti con protagonisti queste creature. In moltissime storie si parla della lotta del genere umano contro un nemico troppo più forte di lui, e anche in questo caso non siamo così lontani. Cosa può rendere, allora, Kaiju No. 8 un titolo degno di nota? Non ci resta che scoprirlo insieme.
Il primo episodio inizia subito facendoci entrare nel vivo della vicenda: Yokohama (conosciuta per il Cosmo World Park, contenente una grande ruota panoramica) è sotto attacco, si tratta di un’emergenza kaiju. È apparso un mostro enorme, lungo 60 metri, con una potenza di 3,5 di Fortitudo, che sta distruggendo tutto. Con un ingresso spettacolare intervengono le Forze di Difesa: dal cielo piomba un soldato insieme alla sua unità combattiva. Si tratta del comandante Mina Ashiro, che riesce a farlo fuori nel giro di pochi secondi. A dover ripulire tutto dai residui della battaglia ci pensa un’impresa, nella quale lavora il nostro protagonista: Kafka Hibino (immagine sotto). La sua azienda si occupa di dissezionare il mostro, portarne via mano a mano i pezzi, prendere dei campioni per le analisi in laboratorio. Quando è la Terza Unità a combattere contro i kaiju, rimane sempre un gran casino da sistemare. Kafka si ritrova a svolgere uno dei compiti più ingrati e sgradevoli: lavorare la parte dell’intestino del mostro (non devo spiegarvi perché, giusto?).
Tornato a casa, si getta esausto sul futon a guardare distrattamente la tv. La sua attenzione viene catturata da un servizio sull’abbattimento del kaiju sul quale ha lavorato tutto il giorno, e viene fatto un bel focus sul soldato Mina Ashiro. Nonostante abbia solo ventisette anni, non solo è già diventata comandante, ma il numero di mostri da lei eliminati ammonta già a diverse centinaia. Kafka non può fare a meno di ripensare a quando erano amici da piccoli e al giorno in cui si scambiarono la promessa di sconfiggere insieme i kaiju. Non riesce proprio a capacitarsi di come lei sia diventata forte e popolare, mentre lui è ridotto ad una vita così poco stimolante. Il giorno dopo, a lavoro, gli viene presentato un nuovo membro dello staff: Leno Ichikawa, part-timer che punta a entrare nelle Forze di Difesa. Kafka rimane colpito da questa rivelazione perchè anche lui, fino a qualche anno prima, aveva questo sogno ma vi ha dovuto rinunciare. Il ragazzo gli domanda il perché e, con estremo rammarico e un po’ di vergogna, il nostro protagonista si trova ad ammettere di aver sbattuto contro il muro dei limiti delle sue capacità. Ichikawa non riesce ad accettare questo tipo di risposta e se ne va arrabbiato, affermando che lui invece non si arrenderà mai. Kafka si ritrova a dover lavorare con lui per guidarlo in quanto suo senpai (persona più grande e con più esperienza in un determinato ambito, che sia la scuola o il lavoro) e i due si occupano insieme del famigerato intestino.
Durante la pausa pranzo si ritrovano entrambi con una grande nausea (e come dargli torto?) e Ichikawa non riesce proprio a mandare giù neanche un boccone. Non può, però, rimanere a stomaco vuoto e Kafka gli regala un multivitamico da bere e dei tappi per il naso per rendere lo smembramento dell’intestino meno sgradevole. Il lavoro prosegue fino a sera, e i due rimangono da soli a controllare le ultime cose. Il ragazzo ci tiene a ringraziare il suo senpai per tutto quello che ha fatto per lui in questa sua prima giornata di lavoro. Inoltre, vuole ricordargli che l’età massima per entrare nelle Forze di Difesa è stata alzata a trentatré anni e quindi può ancora provare a realizzare il suo sogno. Mentre Ichikawa sta finendo il suo discorso, alle sue spalle appare improvvisamente un kaiju e Kafka si getta addosso a lui per salvarlo. Il nostro protagonista lo sprona a scappare per chiedere aiuto, ma il ragazzo non vuole saperne. Con non poche difficoltà riesce a convincerlo e rimane tutto solo a fronteggiare la minaccia.
Kafka inizia a correre con tutto il fiato che ha in corpo e si precipita in un edificio abbandonato, dal quale esce spaccando una finestra. Mentre sta volando giù, ripensa al giorno della promessa con l’Ashiro bambina. I kaiju avevano distrutto ogni cosa, ucciso la gattina della sua amica e fermato lui dal completare un difficile videogioco (le vere tragedie, lo so). I due piccoli, spinti da un forte spirito combattivo, decidono di voler entrare a far parte delle Forze di Difesa e Kafka sfida Ashiro a chi diventerà il soldato più figo (spoiler non spoiler: lei). Tornato alla realtà, decide di provare a combattere con il mostro ma viene scagliato via. Sembra ormai arrivata la fine, le fauci del kaiju si stanno chiudendo su di lui…quando compare nuovamente Ichikawa a salvarlo, colpendo la creature con un cartello stradale divelto. È tornato da lui dopo aver chiamato i rinforzi. Kafka è al culmine della disperazione, sa che così sono entrambi condannati, ma poi vede apparire una tigre bianca seguita dal suono di diversi spari che perforano il mostro. È arrivata Ashiro con la sua unità a risolvere la situazione.
Kafka viene portato in ospedale. Lì riflette su quanto la sua amica d’infanzia sia diventata forte, lasciandolo indietro. Ricoverato con lui c’è anche Ichikawa, che lo ringrazia per avergli salvato la vita e ci tiene a dirgli quanto lo abbia trovato figo. Continua il discorso cercando nuovamente di spronarlo a tentare l’esame da soldato. Kafka sente la speranza rinascere e decide di fare un tentativo. Mentre sta pensando alla possibilità di un futuro migliore, un piccolo kaiju volante gli si para davanti e…gli si infila dritto in bocca. Kafka inizia a dibattersi nel letto e quando Ichikawa, preoccupato, scosta le tendine che separano i loro letti per andare in suo soccorso trova…un mostro. Entrambi si spaventano a causa di questa trasformazione repentina e un anziano di passaggio nel corridoio prende subito il cellulare per segnalarlo. Ai due non resta altra scelta che scappare. La segnalazione arriva dritta ad Ashiro, che stava rivivendo anche lei il giorno della promessa con il Kafka bambino. Sarà proprio lei a doverlo eliminare?
Commento
Che dire, questo primo episodio promette decisamente bene, soprattutto per chi ha bisogno di un anime senza troppe pretese. Ecco, Kaiju No. 8 credo sarà un buon compagno per i prossimi weekend, che sarà in grado di farci passare dei pomeriggi divertenti. Per quanto sicuramente ci siano elementi forti e scene assolutamente serie, la tara del personaggio principale è decisamente comica e rimarrà un punto importante. Nonostante io lo stia presentando come un anime non eccezionale, ci sono nomi niente male ad aver collaborato con la sua produzione. La ending, che abbiamo potuto ascoltare alla fine del primo episodio, è firmata da nientemeno che i One Republic. La loro “Nobody” è una canzone bellissima, che resta subito in testa. A me ha fatto venire in mente la bella stagione, il sole, il mare, i giochi all’aria aperta. Ma non finisce qui, cari miei, perchè l’opening che ascolteremo prossimamente sarà firmata da Yungblood in collaborazione con gli Imagine Dragons. Insomma, possiamo ben dire che lo studio di animazione, Production I.G., ci ha puntato tantissimo e lo stesso ha fatto Crunchyroll decidendo di portarlo sulla propria piattaforma in contemporanea con il Giappone. A noi non resta altro che continuare a seguirlo, forse con aspettative sempre più alte. Vi aspettiamo la prossima settimana per commentare il secondo episodio!