> Il nuovo fumetto in formato bonellide dell’editore di Samuel Stern sta per approdare in edicola. MegaNerd l’ha letto per voi in anteprima. Ecco le nostre impressioni rigorosamente NO SPOILER.
Di Kalya se ne parla con entusiasmo e curiosità da molto tempo. Bugs Comics, in questi ultimi mesi, è stata brava e attenta a introdurla ai potenziali lettori. Ne ha parlato sui suoi Social, su Youtube. Alle tante fiere del fumetto a cui ha partecipato nel corso del 2022. Ha distribuito il numero zero, realizzato in 1500 copie a tiratura limitata e numerata.
Ha promosso un volume molto interessante su Theia, il mondo di Kalya, che ha avuto molto successo a Lucca Comics & Games di quest’anno. Volume che prende il titolo dalle terre in cui si muoverà la giovane protagonista. Una sorta di bibbia sulle ambientazioni e sul roster di personaggi che via via conosceremo, numero dopo numero. Ha addirittura introdotto il personaggio di Kalya in Samuel Stern (non dico di più per non rovinare la sorpresa agli sterniani indietro con la lettura). Gettando le basi per un ipotetico…bacarozzo-universe!
Insomma, l’editore romano è riuscito a creare l’hype giusto e domani, mercoledì 9 novembre, finalmente, arriverà nelle edicole italiane il tanto atteso numero uno, in doppia cover. La regular disegnata da Elena Casagrande e la variant da Carmine Di Giandomenico. Entrambe belle e meritevoli.
Il titolo della new entry in edicola è Il Frammento del Caduto. Soggetto e sceneggiatura di Luca Lamberti e Leonardo Cantone, che sono a tutti gli effetti i papà di Kalya. I disegni sono di Luca Lamberti.
La trama è presto detta: Kalya è una giovane avventuriera che vive alla giornata con Tagh, il suo amico Goblin dal carattere scontroso. Viene avvicinata da Dakan, un Gjaldest – o, come vengono chiamati dagli uomini, un pellegrigia. Dakan affida alla ragazza un compito. Recuperare un manufatto magico che sembra essere legato a una delle divinità ancestrali precipitate dal cielo all’alba dei tempi. I Fondamenti. Ma Kalya non è l’unica interessata al recupero dell’Alkest (così si chiama il manufatto).
E, a proposito dei Fondamenti, Il volumetto si apre con uno spiegone, che ha l’intento di far calare il lettore nella storia di Theia e nelle origini dei Fondamenti e dei Gjaldest.
![KALYA 01. Il Frammento del Caduto [interni]-5](https://i0.wp.com/meganerd.it/wp-content/uploads/2022/11/KALYA-01.-Il-Frammento-del-Caduto-interni-5.jpg?resize=840%2C1103&ssl=1)
Ma non voglio raccontare altro sulla trama. Voglio invece soffermarmi sui disegni di Luca Lamberti, che sono a dir poco spettacolari. Il comparto grafico è sicuramente il grande pregio di questo primo numero. Il papà di Kalya ha fatto un grande lavoro, riesce a disegnare il mondo della nostra protagonista con un tratto ricco di particolari e un sapiente uso dei chiaroscuri, oltre a un’attenta e originale disposizione delle tavole.
![KALYA 01. Il Frammento del Caduto [interni]-16](https://i0.wp.com/meganerd.it/wp-content/uploads/2022/11/KALYA-01.-Il-Frammento-del-Caduto-interni-16.jpg?resize=840%2C1103&ssl=1)
Anche i dialoghi sono decisamente riusciti. Pungenti, accattivanti, mai prolissi. Lasciano fluire la narrazione tra una vignetta e l’altra senza mai annoiare il lettore.
Il contesto è fantasy che più fantasy non si può. Abbiamo gli Elfi, i Goblin. Gli uomini e i Gjaldest, mezzi uomini e mezzi divinità. Abbiamo antichi manufatti magici da recuperare ed enigmi che, chiaramente, saranno svelati nel corso dei prossimi numeri, così come le origini misteriose della protagonista.
Naturalmente, è ancora presto per poter esprimere un giudizio a tutto tondo su Kalya. Nelle 96 pagine a disposizione non è certo possibile approfondire più di tanto i personaggi. il mondo di Kalya resta ancora tutto da conoscere, così come le relazioni tra i protagonisti. In questo primo numero non ci sono colpi di scena particolari. D’altronde, è il primo di un fumetto seriale e come tale va letto. La breve introduzione che ci spiega le vicende dei Fondamenti non riesce a soddisfare in toto il lettore, con spunti di trama ancora poco chiari. Dunque, un numero introduttivo che getta le basi per la storia a venire, con tutti gli elementi di un buon fantasy.
E se vi state chiedendo se Kalya è un clone del più famoso albo fantasy di Sergio Bonelli Editore, vi dico subito di no. La trama e l’idea di fondo sono decisamente diverse e originali. Seppur, ovviamente, il contesto è quello del classico fantasy. Almeno, fino all’ultima pagina di questo numero. Poi, vedremo.
Insomma, se vi piace il genere, il primo numero di Kalya è sicuramente da non lasciarsi sfuggire.
