Le Ragazze del Pillar 3 – Da Plymouth a Napoli, passando per Algeri

Stefano Turconi e Teresa Radice tornano a raccontarci de Le Ragazze del Pillar, portandoci questa volta in un avvincente e pericoloso viaggio tra Algeri e Napoli. Imbarcatevi con noi in quest’avventura corale, capace di arricchirsi di nuove sfumature, colori e personaggi a ogni capitolo

recensione le ragazze del pillar 3

Quando finii di leggere Il Porto Proibito lo feci con il cuore spezzato: la storia era andata a toccare delle corde profonde, che non sapevo neppure fossero tese, e non mi sentivo pronta a lasciar andare Abel, Rebecca e tutti gli altri. Stefano (Turconi) e Teresa (Radice) erano stati così bravi a condurmi per mano per le vie di Plymouth che ad andarmene mi sembrava di voltare le spalle a un luogo familiare, a degli amici.

Per fortuna, con Le Ragazze del Pillar mi fu presto data la possibilità di tornare là e, attraverso le ragazze del Pillar to Post, scoprire le storie dietro tutti quei volti che avevo imparato a riconoscere. Se siete approdati a questa recensione, sapete già di cosa parlo, e mi capirete quando vi dirò che il Pillar mi ha sempre fatto pensare più a una comunità autogestita di donne, che a un bordello.

Nel tempo, capitolo dopo capitolo, i volumi de Le Ragazze del Pillar hanno arricchito l’affresco che gli autori stavano creando per noi, aggiungendo spessore, sfumature e, in particolare con quest’ultimo volume, ombre.

LE RAGAZZE DEL PILLAR 3_p8
Tavola tratta da “Le Ragazze del Pillar” vol. 3 (Bao Publishing), di Radice & Turconi

Perché Le Ragazze del Pillar 3 da Plymouth ci porta nel mediterraneo (prima Algeri, poi Napoli), e nei vicoli pieni di profumi, ci mostra i cocci oscuri di un passato che si ripresenta a Yasser e Tess, i personaggi che avevamo lasciato nel volume precedente. Yasser, diventato capitano della Last Chance, era stato inviato ad Algeri per una missione segreta, e Tess era partita con lui, ma nessuno dei due poteva prevedere quanto profondo il viaggio sarebbe stato.

Il tratto di Stefano ci accompagna nella scoperta di territori diversi dalla piovosa Plymouth, e si fa tanto più nervoso e “sporco” quanto più si sprofonda nell’oscurità dell’animo umano e del passato di Yasser; poi di nuovo diventa limpido per raccontare l’amicizia di Tess e Carolina, nel secondo capitolo del volume; e nuovamente si sporca e si scurisce quando il passato riappare a minacciare il futuro. Tanto in un caso come nell’altro, il colore regna sovrano, esplodendo da ogni pagina e raccontando già tanta storia da sé.

Ecco, questa è una delle magie che Stefano e Teresa sanno compiere: tutto nelle loro opere narra; lo fanno le parole, lo fa il tratto di matita, lo fanno i colori. E le loro voci si fondono in una perfetta armonia che arriva dritta al cuore. Le Ragazze del Pillar 3 non fa eccezione, e riesce a raccontare due città complesse e piene di contraddizioni – così come due personaggi spezzati e contraddittori – senza banalità.

Da campana, ho amato la resa perfetta dei luoghi in cui sono cresciuta: in particolare i palazzi reali di Napoli e Caserta, che ho ritrovato con una dovizia di particolari tale da temere di essere di fronte a una foto. E allo stesso modo ho visto fotografato il regno di Murat a Napoli, riconoscendo ancora una volta il minuzioso lavoro di ricerca che gli autori compiono ogni volta.

LE RAGAZZE DEL PILLAR 3_p16

Le ragazze del Pillar 3 – Il ritorno dei racconti d’avventura

Oltre alla grandezza stilistica di disegno e testo, uno dei motivi per cui non dovreste perdervi Le Ragazze del Pillar 3 è perché, come i capitoli precedenti, si tratta di un bel racconto d’avventura di quelli che ormai non si vedono spesso. Penso a Salgari, a Verne, a Stevenson, e a quelle avventure che ci hanno fatto sognare sia da bambini che da adulti. Ecco: di storie così, non se ne fanno più, almeno nel nostro Paese.

Come disse il Maestro Manara a un paio di Lucca Comics & Games fa, in Italia molti di quelli che scrivono sono concentrati a guardarsi l’ombelico; si perdono in percorsi interiori che però sembrano escludere il mondo fuori. Concentrati su loro stessi, non esplorano più quello che li circonda, e rifuggono quasi il contatto con il nuovo, lo sconosciuto. Turconi e Radice, invece, riescono a fare una cosa senza venir meno all’altra, e il risultato è sorprendente.

Personaggi che vivono avventure, quelle che vorremmo vivere noi (magari legati a una scrivania a fare un lavoro mediocre), ma di cui possiamo vedere anche lo spessore, gli sbagli, le fratture e le burrasche: corpi tridimensionali, in cui possiamo entrare per solcare i mari per un pomeriggio, riempiendoci le narici di salsedine e spezie.

Le Ragazze del Pillar 3, poi, fa un passo in più e va a raccontare anfratti oscuri e violenti senza paura di osare troppo: sceglie di essere vero senza tradire la sua natura. Tra le pagine si picchia, ci si batte, ferisce, afferra, tortura; appaiono rughe, solchi, ferite, sangue; ma il patto con il lettore non viene mai tradito. Non c’è una goccia di sangue di troppo, né altro che non abbia ragione di essere esattamente dov’è.

A ogni pagina, si aggiunge una sfumatura a ciò che conosciamo, un tassello, una nuova figura che magari ritroveremo, una nuova sensazione, una cicatrice in più. Come funziona nella vita. Semplicemente, la quotidianità che viviamo è quella della Last Chance, del Pillar, di Plymouth e di ogni singolo posto battuto dalla nave che ci porta.

Il Porto Proibito – che resterà comunque il mio preferito – e tutti i suoi spin-off sono, in fondo, un meraviglioso e grandioso romanzo storico a puntate. Alla faccia di tutti quelli che gli hanno chiuso la porta in faccia definendolo un libro per bambini.

LE RAGAZZE DEL PILLAR 3_p37
Tavola tratta da “Le Ragazze del Pillar” vol. 3 (Bao Publishing), di Radice & Turconi

Le ragazze del Pillar 3 – La sinossi

Teresa Radice e Stefano Turconi ci portano ad Algeri e a Napoli, per due avventure che vedono protagonisti principali Tess e Yasser. Il mondo narrativo de Il porto proibito, ricco di trame e personaggi memorabili, ci regala questa volta due storie che – sebbene autoconclusive e indipendenti come negli altri volumi – sono più strettamente collegate tra loro e fanno procedere la macro trama di questa serie verso eventi drammatici ed emozionanti.

I disegni di Stefano Turconi in questo volume sono di una qualità rara, se possibile ancora più belli di quelli cui ci aveva abituato, e ci restituiscono la magia dei luoghi visitati dall’equipaggio della Last Chance, senza dimenticarne i lati oscuri.

Le bellissime tavole di Stefano assistono in maniera armonica e perfetta i testi di Teresa, qui impegnata ad approfondire il passato tormentato di Yasser Allali, e le conseguenze che i segreti che ha a lungo tenuto nascosti avranno sul suo futuro.

Le ragazze del Pillar Volume 3

Le ragazze del Pillar Volume 3

Autori: Stefano Turconi, Teresa Radice
Formato: 19x26; Cartonato; 136 pagine a colori
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store online
Editore: Bao Publishing
Prezzo: € 21,00
Voto:

Avatar photo

Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *