Mr. Morfina – Un Action Movie che sfida il dolore

Abbiamo visto “Mr. Morfina“, l’action comedy diretto dal duo Dan Berk e Robert Olsen. One man show della pellicola è Jack Quaid, attore in forte ascesa che qui interpreta un impiegato di banca affetto da una particolarissima patologia per la quale è totalmente insensibile al dolore. Queste sono le nostre impressioni rigorosamente no spoiler

recensione mr morfina


Una malattia diventa un motore narrativo irresistibile

Un uomo è affetto da una rara sindrome per la quale è totalmente insensibile al dolore. Una patologia che lo limita fortemente nello svolgere attività essenziali per le sue funzioni vitali. Quando però la ragazza dei suoi sogni viene rapita, l’uomo trasforma questa sua capacità in un’arma che lo rende una macchina da guerra, e intraprende un viaggio allucinante per salvare la ragazza dalle grinfie dei malviventi.

La sinossi di “Mr. Morfina” è tanto folle quanto basata su elementi verosimili. Il protagonista della storia è affetto da “CIPA”, una rara malattia genetica che colpisce il sistema nervoso, il cui acronimo sta per “Congenital Insensitivity to Pain with Anhidrosis” (tradotto: “Insensibilità Congenita al Dolore con Anidrosi”). Secondo uno studio del 2012, si tratta di una patologia che colpisce in media 1 persona su 125 milioni.

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La premessa per fare di “Mr. Morfina” un film drammatico ci sono tutte. Le persone affette da questa patologia risultano fortemente debilitate. Si tratta di pazienti che, a causa dell’insensibilità al dolore, rischiano di procurarsi lesioni inconsapevolmente, sono soggette a deformità articolari e fratture frequenti e, a causa dell’anidrosi, devono tenere sotto controllo la temperatura corporea per evitare il surriscaldamento. Stiamo parlando una malattia grave che va trattata con la massima attenzione.

Dan Berk e Robert Olsen hanno adattato questo incipit trasformando un plot drammatico in una commedia d’azione, puntando a mantenere come elemento centrale questa particolare malattia affinché fosse il vero motore narrativo del film. I due registi americani provengono dal genere horror. Sotto la loro regia sono usciti titoli come “Body” (2015), “Stake Land II” (2016) e “Malvagi” (2019).

Dal genere horror hanno attinto per le sequenze splatter declinandole con un tono spiccatamente comico. Le domande che si sono posti sono: «Quanto possiamo spingere un individuo a compiere azioni estreme in virtù della capacità di non provare dolore ?». E ancora: «​Come possiamo trasformare questa patologia debilitante in un’arma a valore aggiunto ?».

Una vetrina per Jack Quaid

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Per il protagonista della pellicola è stato scelto Jack Quaid, giovane attore statunitense in forte ascesa. Il figlio di Meg Ryan e Dennis Quaid lo abbiamo visto in “The Boys” dove interpreta la parte di Hughie Campbell, ruolo che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Più recentemente lo abbiamo visto in “Scream” (2022) e “Companion (2025) e in una piccola apparizione in “Oppenheimer” (2023), il capolavoro di Christopher Nolan vincitore di 7 premi Oscar.

Il protagonista di una trama di questo tipo doveva mettere in scena lo spirito di un giovane che, spinto dal dolore (non fisico ma psicologico) e dalla vendetta, decide di andare oltre le sue possibilità: ossia un ritratto simile a quello di Hughie Campbell in “The Boys”. In più, doveva avere quel volto da comicità slapstick che serve a rendere surreali e grotteschi i toni della commedia. Serviva un “one man show” e Jack Quaid quel tipo di ruolo lo incarna perfettamente.

La trama di “Mr. Morfina”

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Nathan Caine (Jack Quaid) è un giovane introverso che lavora come impiegato in una cooperativa di credito fiduciario. La sua natura riservata è influenzata da una condizione medica rara: l’insensibilità congenita al dolore con anidrosi (CIPA), che lo porta a isolarsi socialmente. Per evitare di mordersi la lingua, consuma esclusivamente cibi liquidi e limita le sue interazioni a quelle virtuali.​ La routine di Nathan viene scossa quando incontra la collega Sherry Margrave (Amber Midthunder).

La donna mostra da subito un interesse  nei suoi confronti ma Nathan, nonostante l’attrazione che prova per Sherry, è riluttante ad intraprendere una relazione. La sua condizione e la mancanza di esperienza con le donne non consigliano l’avventurarsi verso latitudini sentimentali. Nonostante le oggettive difficoltà, ma spinti dalla passione, i due iniziano a frequentarsi e a costruire una storia d’amore. L’idillio viene rotto da una rapina che un gruppo di ladri compie nella cooperativa di credito fiduciario in cui i due lavorano.

I malviventi, oltre ai soldi, prendono in ostaggio Sherry. Questo evento risveglia Nathan dal torpore che fino a quel momento aveva caratterizzato la sua esistenza. L’uomo, forte della sua capacità di non provare dolore, si mette sulle traccie dei malviventi e affronta ogni prova (alcune molto estreme) pur di salvare la sua amata.

Da disabile a super eroe

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Sebbene “Mr. Morfina” sia una pellicola concepita per essere puro intrattenimento, ci abbiamo trovato alcuni spunti interessanti che meritano di essere approfonditi.

Nella prima parte del film, l’attenzione si concentra sulla storia d’amore tra Nathan e Sherry, risultando essere l’aspetto più autentico dell’intera pellicola grazie alla buona alchimia tra Jack Quaid e Amber Midthunder. In questa fase viene presentata una versione della malattia che, seppur edulcorata, appare sufficientemente credibile. Successivamente al rapimento di Sherry, la trama accelera, trasformandosi in un susseguirsi di sequenze d’azione folli. L’incapacità di Nathan di provare dolore si trasforma in un vero e proprio super potere che gli permette di superare ogni limite umano.

L’atto di trasformazione di una disabilità in una virtù rappresenta il tipico motore narrativo che conduce alla nascita di un supereroe e, in questo contesto, Nathan ricorda molto da vicino Deadpool. Come quest’ultimo, il protagonista riesce a offrire una comicità horror, basata sul contrasto tra scene fortemente splatter e la sua totale insensibilità verso il dolore. Il pubblico assiste a ogni sorta di atrocità e mutilazione inflitta a Nathan, ma mentre gli spettatori potrebbero essere tentati di distogliere lo sguardo, la faccia di bronzo di Jack Quaid non tradisce alcuna emozione.

Ammettiamo che questo contrasto suscita molte risate. In “Mr Morfina” troviamo un modo intelligente di creare comicità da scene orripilanti, un esercizio che è miseramente fallito in “The Monkey“, pellicola di Oz Perkins ispirata da un racconto breve di Stephen King.

“Mr. Morfina” è un action thriller dalle forti venature comiche. Seppur privo di sofisticazioni stilistiche, è un film solido, che punta all’essenza e che riesce nel suo unico intento: intrattenere. La trama di “Mr. Morfina”, sebbene semplice, è arricchita da sequenze d’azione che sfidano ogni logica. La pellicola rappresenta l’ennesima vetrina forte per Jack Quaid, un attore che qui dimostra tutto il suo talento e versatilità.

“Mr. Morfina è al cinema a partire dal 27 Marzo, distribuito da Eagle Pictures.

 

Mr. Morfina

Mr. Morfina

Titolo originale: Novocaine
Paese: USA
Anno: 2025
Durata: 110 minuti
Regia: Dan Berk, Robert Olsen
Sceneggiatura: Lars Jacobson
Casa di produzione: Paramount Pictures, Infrared Pictures, Safehouse Pictures, Circle of Confusion, Domain Entertainment
Distribuzione italiana: Eagle Pictures
Interpreti e personaggi:
Jack Quaid: Nathan Caine
Amber Midthunder: Sherry Margrave
Ray Nicholson: Simon Greenly
Jacob Batalon: Roscoe Dixon
Betty Gabriel: Mincy Langston
Matt Walsh: Coltraine Duffy
Conrad Kemp: Andre Clark
Evan Hengst: Ben Clark
Craig Jackson: Nigel
Lou Beatty Jr.: Earl
Garth Collins: Zeno
Voto:

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Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

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