J-Pop ha pubblicato l’opera prima di Waka Hirako, My Broken Mariko, un racconto senza filtri sulla morte e sull’amore. Questa è la storia di Mariko e Shiino e di quel giorno che raggiunsero insieme il mare.
A volte capita, contiamo le pagine per controllare se ci siamo sbagliati. Magari la storia che stiamo leggendo non finisce così, è un maledetto sliding doors o qualcosa di simile.
E invece non c’è altro e noi rimaniamo lì, insieme a chi ci racconta l’incubo così brutale da far decidere a Mariko un giorno che è meglio non svegliarsi più.
La fine di una giovane vita ti torce sempre quello che hai dentro. Mariko è la migliore amica di Shiino, abusata dalla vita, così ingenerosa nei suo confronti da farle decidere di smetterla con tutto. Mariko muore facendo sprofondare di colpo Shiino nello sconforto di chi capisce di colpo; di chi si sveglia presa a sberle acquisendo di botto la consapevolezza che sì, doveva metterlo in conto che Mariko avrebbe potuto decidere di far finire la guerra, almeno per lei, parafrasando un testo meraviglioso dei Baustelle.
J-Pop Manga ha portato nelle nostre librerie My Broken Mariko, opera prima della talentuosa Waka Hirako. La storia di un’amicizia tra due ragazze che durerà davvero per sempre.
In quello che sembra un giorno frenetico come un altro, Shiino guarda distrattamente la tv. Il telegiornale passa la notizia del suicidio di una giovane ragazza, Mariko Ikagawa. La testa di Shiino si rompe, insieme a Mariko che si è gettata dal balcone del suo appartamento, con un ultimo gesto disperato.
Il dolore di chi ama e rimane è quello che racconta Waka Hirako in questo volume unico che pesa come cento. Perché la morte di qualcuno che amiamo ci riporta di colpo alla vita che sentiamo stravolta, diversa; irrimediabilmente vuota. La mente di Shiino scorre veloce a ritroso nel tempo. Possibile che la sua migliore amica decida di farla finita senza che lei abbia avuto almeno un sentore che potesse mollare la presa per il troppo male, il troppo dolore, per quell’inadeguatezza inspiegabile che le persone più fragili di altre sentono come un macigno sul petto?
Li ha avuti eccome diversi segnali. Mariko stava male da sempre ma Shiino, cosa c’entra? Nulla ovviamente.
Waka Hirako carica, condensa in un racconto breve un dolore che dura per chissà quanto, forse per sempre. Il suo tratto è carico, riempitivo come se i sentimenti di Shiino strabordassero dai fogli. Lacrime, rabbia e tanto, tanto amore per la propria metà. Il traguardo da raggiungere è Capo Marigaoka, un bellissimo posto al mare che Mariko avrebbe voluto vedere insieme alla sua Shii-chan.
My Broken Mariko raggiunge nel profondo il legame che ognuno di noi ha con la migliore amica o il proprio migliore amico. Gli uomini, le donne, il lavoro, i figli, i genitori sono tutti gli spigoli su cui andiamo a sbattere mentre ci tiene per mano qualcuno. Nessuno può raccontare con facilità il rapporto profondo con la propria vera metà, l’amica/o che sopra tutte condivide ogni cosa con noi. Mariko e Shiino si salvano a vicenda sino a quando ciò è possibile. Ciò che conta è esserci, è far sentire la propria presenza anche quando la vita le divide.
Un volume davvero intenso che resta impresso per la delicatezza con cui pizzica le corde dell’anima. Lasciate Mariko e Shiino, una bellissima storia aspetta i lettori sul finire del volume; l’ulteriore conferma di un talento narrativo che speriamo di poter riassaporare presto.
A chi si sente come Mariko, gridate perché certamente qualcuno vi sentirà. Le guerre hanno bisogno di generali. Siate i generali della vostra guerra e andate avanti senza mollare, perché sicuramente tornerete a sorridere.
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