Il quinto volume di “Nightwing”, edito da Panini Comics, mette l’eroe protagonista di fronte ad una nuova situazione creatasi in seguito alla sconfitta di Blockbuster: chi prenderà il potere a Bludhaven? E se toccasse proprio a Dick? Con il numero #100 della serie regolare, un nuovo inizio per Nightwing e i suoi alleati.
Affrontare le conseguenze. Assumersi le responsabilità. Prendere il controllo.
Se volessimo riassumere il contenuto del volume numero #5 di “Nightwing”, edito in Italia da Panini Comics, potremmo usare questo brevissimo canovaccio. Ma come abbiamo ormai imparato dai volumi precedenti (di cui potete recuperare le recensioni in questa sezione), lo sceneggiatore Tom Taylor riesce a sviluppare delle idee “semplici” in una trama sempre coinvolgente e di genuino intrattenimento. Il nuovo volume non fa eccezione: a partire dal corposo contenuto, che confluisce nel numero centenario, arricchito anche dagli annual, e che vede partecipare moltissimi personaggi, dai comprimari storici, ai co-protagonisti di questa nuova era.
Dopo la sconfitta e morte di Blockbuster, a Blüdhaven si è creata la situazione che dà il titolo al volume: il vuoto di potere. Ma questo spazio – il trono della criminalità della città – non può rimanere vacante a lungo.
Il pericolo numero uno è, ovviamente, Heartless: lo spietatissimo ed inedito criminale introdotto proprio in questa nuova gestione ha messo per inciso la parola fine al regno di Blockbuster con il suo inequivocabile modus operandi. La strada come nuovo signore di Blüdhaven sembra spianata. Dall’altra parte, ecco Tony Zucco: rilasciato dopo la riduzione della pena, l’assassino dei Grayson Volanti e presunto padre di Melinda – ora sindaco di Blüdhaven – vuole riprendere il proprio posto nell’élite della città, impossessandosi delle ricchezze segrete di Sal Maroni. Una raffinatezza spietata, una truce eleganza nell’imporsi, da un lato; il controllo attraverso il denaro, la tradizione criminale, dall’altro.
Al centro del ring, come pugile terzo incomodo pronto a suonarle ad entrambi gli avversari, Nightwing.
Questa quinta raccolta si presenta come un concentrato di azioni e reazioni che prendono il via dalla stessa causa scatenante – la sconfitta e la morte di Blockbuster – e che impegnano Nightwing e Batgirl su tutti i fronti. A partire dall’arresto di Sal Maroni, passando per il ritorno di Zucco, fino all’evasione dal carcere organizzata nelle retrovie da Heartless, il Nostro viene inghiottito in una corsa contro il tempo in cui non potrà, per forza di cose, rinunciare ad amici ed alleati. L’obiettivo ultimo è proteggere e salvare gli innocenti e Blüdhaven, ancora una volta vera e propria co-protagonista di questa run.
Avvicinandoci al primo numero a tre cifre (ricordiamo che l’attuale numerazione ha preso il via con il rilancio editoriale “Rinascita”), troviamo 3 episodi speciali, pubblicati in madrepatria nell’Annual 2022: piazzati sapientemente prima del #100, aiutano il lettore a comprendere ed empatizzare ancora di più con il protagonista: quando allena Jon Kent, in un passaggio di testimone commovente, o quando ispira i sogni di Hailey/Bitewing, Dick si dimostra ancora una volta un eroe puro di cuore, un Allievo che ha saputo implementare gli insegnamenti del padre – Batman – e quelli del suo idolo – Superman – uscendone come un eroe tutto nuovo ed inedito, che sa vedere nell’Oscurità ma opera nella Luce.
Il terzo episodio, invece, si concentra sull’origine di Heartless, legata a doppio filo con la storia di Dick: senza intaccare la continuity classica, Tom Taylor inserisce l’uomo dietro la maschera del cattivo all’interno della storia di Dick. Un’operazione sempre molto delicata a livello editoriale ma che si incastra perfettamente. Lo sceneggiatore australiano, così, regala al “proprio” Batman il rispettivo Joker: la metafora non è casuale perché Taylor costruisce per Heartless una storia (anti)parallela a quella di Dick. Shelton Lyle – questa la sua identità – era un bambino che ha avuto modo di aprirsi solo con l’arrivo del nuovo maggiordomo Gerard Chamberlain che, esponendolo per la prima volta alla violenza, riesce a farlo sentire vivo. La sera della tragedia dei Grayson Volanti è stata l’origine non solo del primo Robin ma anche del suo attuale nemico. A far la differenza dopo quella brutta giornata di matrice mooriana, le compagnie, i mentori, gli insegnanti.
Il volume numero #5 di Nightwing, quindi, è complessivamente una raccolta che prova a chiudere le fila del primo macro-arco narrativo che ha avuto Blockbuster come nemico principale dichiarato e, senza soluzione di continuità, settare il futuro per il Ragazzo Meraviglia. Heartless è un nemico esplicitamente spietato e, per sconfiggerlo, serve necessariamente alzare il livello. Così, mentre il resto dell’Universo DC si riprende dall’ultima Crisi (Oscura sulle Terre Infinite), su Dick ricade il delicato compito di guidare la nuova – ma già assortita ed esperta – formazione titolare che dovrà proteggere la Terra e, più in particolare, Blüdhaven. Non manca, dunque, uno sguardo più ampio – necessario, per portare Nightwing proprio su quel livello successivo – che permette a Taylor e ai lettori di riallacciarsi in maniera più diretta alla continuity contemporanea dell’Universo DC.
Altrettanto presente è la componente umoristica: portata all’esasperazione da un tragicomico episodio con il Nite-Mito, folletto della Quinta Dimensione super-fan di Nightwing, riesce a smorzare il ritmo frenetico delle vicende donando un tono equilibrato complessivo al volume. La realizzazione grafica di questo episodio è stata affidata al nostro Daniele Di Nicuolo che si e ci diverte con il suo tratto squisitamente cartoonesco e dinamico. Nel resto del volume oltre al titolare e sempre puntuale Bruno Redondo, vediamo alternarsi Geraldo Borges – non nuovo nella gestione Taylor – e nel celebrativo #100 Eduardo Pansica, Inaki Miranda, Scott McDaniel, Rick Leonardi, Eddy Barrows, Javier Fernandez e Mikel Janin. Se per il centenario è operazione classica quella di far realizzare delle tavole ad artisti diversi, che hanno contribuito alla lore del personaggio in tempi più o meno recenti, la differenza nei tratti potrebbe creare qualche disorientamento visivo in numeri in cui non ci si aspetta di trovare questa caratteristica. Come già analizzato in casi simili precedenti, è innegabile che la narrazione di questa run sia pesata anche sulle capacità di Redondo di realizzare tavole eleganti, plastiche e raffinate, che possono dare respiro agli eventi, regalandoci passaggi di puro divertissement: quando l’artista manca, la storia non può non risentirne.
Ad ogni modo, però, Nightwing si conferma ancora una punta di diamante nel parco testate DC Comics: senza strafare, ma tenendo il focus sull’eroe, i suoi affetti, il suo cuore e la sua città. Se fino ad ora, infine, la storia di Nightwing è stata sempre ambientata a Blüdhaven, assumendo un tono squisitamente urban, il numero 100 – o, meglio, la sua conclusione – lascia presagire un futuro dalla portata più ampia, di maggiori responsabilità.
Quelle che, da sempre, non spaventano Nightwing, l’eterno Ragazzo Meraviglia.