Si è conclusa su Disney+ Obi-Wan Kenobi, miniserie-evento in sei capitoli che ha visto il ritorno di Ewan McGregor nei panni del maestro Jedi. Ma questo show cosa lascia ai fan di Star Wars dopo la sua conclusione? Ve lo diciamo noi di MegaNerd!
‘Cosa resterà di questi anni ’80‘ cantava molti anni fa in una galassia lontana lontana Raf. Ma non è di musica che vogliamo parlare oggi, bensì degli ultimi 3 episodi della miniserie (o serie?) in sei parti Obi-Wan Kenobi, show con protagonista Ewan McGregor che si è conclusa con l’ultimo pirotecnico capitolo disponibile da mercoledì 22 giugno su Disney+. Ricordiamo ai lettori MegaNerd che è già uscita una recensione delle parti da 1 a 3 che potete leggere a questo link, mentre in questa sede andremo a dire la nostra sugli ultimi 3 episodi e soprattutto cercheremo di capire ‘cosa resterà‘ ai fan della saga di Star Wars dopo la visione di Obi-Wan Kenobi.
Partiamo col dire che, in ogni caso, è stato bello rivedere McGregor nei panni di Kenobi e Hayden Christensen in quelli di Anakin Skywalker/ Darth Vader. La miniserie di Deborah Chow e Joby Harold si è concentrata molto sulla componente emozionale ed emotiva cercando di fare breccia nei cuori dei fan di vecchia data della saga originale ideata da George Lucas, peccando sulla costruzione e l’evolversi della trama. Credo che questo sia evidente ai più.
Se alla fine della terza parte si assisteva allo scontro tra Obi-Wan e Darth Vader con la sconfitta schiacciante del primo (ancora visibilmente arrugginito) per mano del secondo, nel sesto episodio avviene il prevedibile scontro finale tra i due, rematch del famoso duello a suon di spade laser di Episodio III: La vendetta dei Sith tanto atteso dagli spettatori da molti e molti anni e forse la cosa più bella dell’intera stagione. Si può dire, però, che tutto quello che capita tra il primo e il secondo confronto del Signore dei Sith vs. il maestro Jedi è un insieme di eventi riempitivi che rallentano il ritmo della narrazione e che dovrebbero avere come scopo quello di fare salire il climax dello show per l’attesa battaglia, ma che in realtà a tratti annoiano lo spettatore. I personaggi (tra cui Kumail Nanjiani completamente sprecato all’interno della serie) e le situazioni di contorno che ruotano intorno al cast principale, probabilmente non verranno neanche ricordate dagli spettatori.
‘Hai visto Obi-Wan Kenobi?’ – ‘Si‘ – ‘Com’è?’ – ‘Ah, si svolge tra episodio III e episodio IV e Darth Vader e Kenobi se le danno di santa ragione‘.
Volendo essere semplicisti si potrebbe riassumere così, ma non è bello smontare una serie che ha delle cose molto positive e che aveva avuto un buon inizio a parere del sottoscritto, tra cui l’ottima caratterizzazione del Kenobi di mezza età da parte del grandissimo Ewan McGregor, che ha ripreso i panni di un personaggio a cui ci tiene molto e si vede, ma anche la buona interpretazione di Hayden Christensen nelle vesti di un giovane Vader, assetato di vendetta, irruento e ossessionato dal voler dimostrare a tutti i costi al suo ex maestro di essere migliore in tutto e per tutto e di aver fatto la scelta migliore passando al lato oscuro.
Ero rimasto anche piacevolmente impressionato nei primi 3 episodi dalle performance del ‘blocco rosa’. La villain Moses Ingram (Terza Sorella/Reva Sevander), è sicuramente il miglior nuovo personaggio introdotto dalla serie e continua negli episodi successivi la sua evoluzione e maturazione a livello di character con alcuni approfondimenti sul suo passato molto interessanti che esplorano i motivi per cui si è legata all’Impero.
Molto brava la strepitosa Vivien Lyra Blair nei panni di una piccola instancabile Leia Organa e ben definito il legame di amicizia e affetto che si crea tra quest’ultima e Obi-Wan, che matura ancora nel corso degli ultimi episodi aggiungendo molto al rapporto che sarà in futuro tra i due visto in Episodio IV: Una nuova speranza. E poi? In realtà tutto quello che capita d’altro negli episodi 4 e 5 passa in secondo piano. È una continua rincorsa tra il gatto e il topo: da un lato Obi-Wan Kenobi aiutato dall’ufficiale pentito dell’Impero Tala Durith (Indira Varma), dall’altro Darth Vader e le sue truppe imperiali capitanate dalla Terza Sorella promossa a Grande Inquisitrice, e in mezzo tutti gli altri personaggi (Leia compresa) tra i due fuochi. Sicuramente si poteva fare qualcosa di più a livello di storia.
Ma, come già detto, gli sceneggiatori hanno puntato sulla componente emotiva e in particolare sul dualismo tra Obi-Wan e Vader, grazie anche all’interpretazione dei due attori. Nel quinto episodio è sicuramente apprezzabile la parte dei flashback che mostra alcune scene d’allenamento tra un Kenobi giovane e in forma smagliante e l’allora apprendista Anakin e che mettono in risalto le prime crepe nella fede della Forza del padawan. Piccola precisazione per i doppiatori italiani: Anakin Skywalker è il padawan di Obi-Wan Kenobi: non il contrario.
Il carisma di Vader, la Forza e la Speranza che piano piano torna a scorrere nelle vene di Obi-Wan e il difficile rapporto tra i due personaggi sono alla base della serie TV di Disney+ e l’ultima mezz’ora dell’ultima parte dello show è la piena rappresentazione di quanto appena descritto, con la parola ‘fine’ che viene scritta su molte cose lasciate in sospeso tra gli ormai ex amici ne La Vendetta dei Sith. Quello che accade in questi minuti è sicuramente molto emozionante e vale il tempo speso dallo spettatore nella visione (tra alti e bassi) degli episodi precedenti. Perché alla fine gli sceneggiatori nonostante i difetti del prodotto hanno colto ugualmente nel segno e hanno dato allo spettatore quello che voleva sin dalle prime news uscite tempo fa sulla serie: Kenobi contro Vader.
Obi-Wan Kenobi non è solo Forza vs. Lato Oscuro, ma anche un viaggio di redenzione del maestro Jedi che termina con la consapevolezza che il suo operato come insegnante di Anakin non è stato il completo fallimento che pensava e che ha portato alla ‘morte‘ del suo padawan, ma semplicemente è stata una scelta individuale di colui che per Obi-Wan dalla fine della serie in poi sarà solo più Vader. Soprattutto cresce la cognizione di Kenobi di essere un punto di riferimento e di essere ancora in grado di imprimere Nuova Speranza negli altri, in primis alla principessa Leia.
Ah! C’è spazio anche per un giovanissimo Luke Skywalker e un paio di cameo che tutti gli amanti del fan service non potranno non apprezzare (soprattutto il secondo in ordine di apparizione).
I sei episodi che compongono Obi-Wan Kenobi sono comunque un ottimo prodotto di intrattenimento targato Star Wars che hanno come difetto quello di raccontare poco in tanti minuti a disposizione. Molto probabilmente se fosse stata una pellicola o una miniserie in due parti avrebbe funzionato molto di più e staremmo parlando forse di uno dei migliori show di Guerre Stellari.
Il grande problema, come spesso capita quando ci sono di mezzo le grandi major è un altro. Pare (ancora non confermato) che Obi-Wan Kenobi possa avere una seconda stagione visto il successo della prima dalla sua uscita sulla piattaforma Disney e che questa sarebbe una decisione maturata in corsa. A mio parere sarebbe un grave errore perché a questo punto e visto il finale di stagione, un Obi-Wan Kenobi Vol. 2 avrebbe poco senso di esistere avendo esaurito tutti gli argomenti di rilievo sul personaggio, con il rischio di avere nuovi episodi qualitativamente meno interessanti.
In ogni caso Obi-Wan Kenobi deve essere vista da ogni fan di Star Wars che si rispetti indipendentemente dalle recensioni e dalle aspettative… perché come dice Zerocalcare: ‘Perchè è Star Wars e quindi Sticazzi de tutto‘.
Obi-Wan Kenobi - Finale
Ewan McGregor: Obi-Wan Kenobi
Rupert Friend: Grande Inquisitore
Sung Kang: Quinto Fratello
Moses Ingram: Terza Sorella
Benny Safdie: Nari
Joel Edgerton: Owen Lars
Bonnie Piesse: Beru Lars
Simone Kessell: Breha Organa
Vivien Lyra Blair: Leia Organa
Flea: Vect Nokru
Jimmy Smits: Bail Organa
Kumail Nanjiani: Haja Estree
Rya Kihlstedt: Quarta Sorella
Hayden Christensen: Anakin Skywalker/Darth Vader
Grant Feely: Luke Skywalker
Indira Varma: Tala Durith